Escher incanta Asti: oltre 62.000 visitatori per un viaggio nell’impossibile.
Un successo straordinario firmato Arthemisia: quando l’arte incontra la meraviglia, anche le piccole città diventano capitali.
Asti, 13 maggio 2025 – 62.623 volte stupore. È questo il numero – e la misura – del successo della mostra “Escher”, ospitata a Palazzo Mazzetti di Asti e prodotta in collaborazione con Arthemisia, che ha portato migliaia di persone a esplorare l’universo visionario del maestro dell’illusione.
Un risultato che non è solo record per la città di Asti, ma anche simbolo di qualcosa di più grande: la forza di un’idea, la potenza dell’arte, la possibilità concreta di trasformare un piccolo centro in un crocevia di cultura internazionale.
La mostra, dedicata a Maurits Cornelis Escher, artista senza tempo capace di sfidare la logica con le sue architetture impossibili e le sue geometrie visionarie, ha saputo parlare a tutti: appassionati, famiglie, studenti, viaggiatori curiosi. E lo ha fatto con una chiarezza e una profondità che solo l’arte vera sa offrire.
Dal sodalizio con Arthemisia, sinonimo di eccellenza nel panorama espositivo italiano, si è potuto trasformare Palazzo Mazzetti in una porta verso l’infinito: un percorso immersivo, coinvolgente, in perfetto equilibrio tra rigore scientifico e suggestione artistica.
“Un esito da cui trarre spunto” - dichiara Iole Siena, Presidente di Arthemisia, con orgoglio - “perché dimostra che la bellezza non ha bisogno di metropoli per emergere: basta crederci, progettare con cura e offrire esperienze autentiche. In un’epoca in cui si parla tanto di “democratizzazione della cultura”, questa mostra ne è stata la prova concreta: l’Arte è per tutti, e nei luoghi dove meno te lo aspetti può accadere qualcosa di straordinario. Con questi numeri e questa energia, Asti alza la voce e si prende la scena, pronta a ospitare nuove sfide culturali. E mentre le luci si spengono sulla mostra di Escher, resta accesa una certezza: quando si creano le condizioni giuste, l’arte accade. Ovunque.”
La mostra ESCHER, con il contributo concesso dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, è stata realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Arthemisia, la M.C. Escher Foundation e Maurits, con il patrocinio della Provincia di Asti.
Ha visto come sponsor il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti ed è stata curata da Federico Giudiceandrea, uno dei più importanti esperti al mondo dell’artista.
Un risultato che non è solo record per la città di Asti, ma anche simbolo di qualcosa di più grande: la forza di un’idea, la potenza dell’arte, la possibilità concreta di trasformare un piccolo centro in un crocevia di cultura internazionale.
La mostra, dedicata a Maurits Cornelis Escher, artista senza tempo capace di sfidare la logica con le sue architetture impossibili e le sue geometrie visionarie, ha saputo parlare a tutti: appassionati, famiglie, studenti, viaggiatori curiosi. E lo ha fatto con una chiarezza e una profondità che solo l’arte vera sa offrire.
Dal sodalizio con Arthemisia, sinonimo di eccellenza nel panorama espositivo italiano, si è potuto trasformare Palazzo Mazzetti in una porta verso l’infinito: un percorso immersivo, coinvolgente, in perfetto equilibrio tra rigore scientifico e suggestione artistica.
“Un esito da cui trarre spunto” - dichiara Iole Siena, Presidente di Arthemisia, con orgoglio - “perché dimostra che la bellezza non ha bisogno di metropoli per emergere: basta crederci, progettare con cura e offrire esperienze autentiche. In un’epoca in cui si parla tanto di “democratizzazione della cultura”, questa mostra ne è stata la prova concreta: l’Arte è per tutti, e nei luoghi dove meno te lo aspetti può accadere qualcosa di straordinario. Con questi numeri e questa energia, Asti alza la voce e si prende la scena, pronta a ospitare nuove sfide culturali. E mentre le luci si spengono sulla mostra di Escher, resta accesa una certezza: quando si creano le condizioni giuste, l’arte accade. Ovunque.”
La mostra ESCHER, con il contributo concesso dalla Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, è stata realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Arthemisia, la M.C. Escher Foundation e Maurits, con il patrocinio della Provincia di Asti.
Ha visto come sponsor il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti ed è stata curata da Federico Giudiceandrea, uno dei più importanti esperti al mondo dell’artista.
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