giovedì 22 maggio 2025

IL FOJA ZICOLÀ 2024 DA VITI A PIEDE FRANCO DI ALBINO ARMANI CONQUISTA IL PREMIO BEST ROSÉ WINE AI BEST WINE STARS AWARDS 2025

 



Albino Armani – Nel Vino dal 1607 è tra i vincitori dei Best Wine Stars Awards 2025. Domenica 18 maggio, durante l’attesa cerimonia di premiazione tenutasi a Palazzo del Ghiaccio, il Foja Zicolà 2024 da viti a piede franco di Albino Armani ha infatti trionfato nella categoria Best Rosé Wine

 

Unico vino rosato premiato tra le oltre 200 cantine espositrici e in gara agli Awards della sesta edizione di Best Wine Stars – la manifestazione meneghina che celebra l’eccellenza enogastronomica italiana – Foja Zicolà 2024 è stato selezionato dalla giornalista Stefania Vinciguerra, caporedattore di DoctorWine e della Guida Essenziale ai Vini d’Italia, che ne ha motivato così la scelta: "Nella Vallagarina, in Trentino, un vitigno semisconosciuto qual è il Lambrusco a Foglia Frastagliata, preservato dalla fillossera (la malattia che distrusse quasi tutti i vigneti europei oltre un secolo fa), dà vita a questa sorta di ‘vino reliquia’. Un vino che però è moderno nel proporsi profumato, fruttato, molto saporito e accattivante". 

 

Un riconoscimento importante per questo vino in grado di unire il passato al presente, parlando il linguaggio delle nuove generazioni. Foja Zicolà nasce da un vigneto di poco più di un ettaro e mezzo sulle rive dell’Adige - impiantato alla fine dell’Ottocento su terreni sabbiosi e limosi, franco di piede, sopravvissuto alla fillossera e al passare del tempo – e porta con sé l’eredità autentica di una delle varietà più storiche della Valdadige: il Lambrusco a Foglia Frastagliata. Il nome “Foja Zicolà” significa proprio foglia frastagliata ed è un omaggio diretto al dialetto locale e alla natura stessa dell’uva da cui nasce. Perché questo vino – parte della linea Conservatoria, la collezione di etichette dedicata al recupero delle varietà autoctone e ancestrali – nasce proprio dall’idea di non dimenticare. Ma non solo: è un vino intergenerazionale, che ha origine da un vigneto centenario per trasformarsi in un prodotto contemporaneo, fresco, sapido, con una struttura sottile ma di carattere e un grado alcolico contenuto. La vinificazione – interamente in acciaio, con una breve macerazione a freddo per esaltare i profumi e il colore varietale – lascia spazio alla naturale espressività dell’uva, senza sovrastrutture. Ne nasce un vino versatile: ideale al calice, perfetto a tavola, capace di dialogare con i piatti della tradizione veneta e trentina ma sorprendentemente adatto anche a una cucina più esotica e speziata, dove acidità e sapidità possono trovare un nuovo campo di gioco.

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