Venerdì sera, migliaia di persone hanno assistito al grande evento di apertura del festival: SYLPHES, uno spettacolo di teatro acrobatico e balletto aereo presentato dalla compagnia Sylphes Aerial Ballet – per la prima volta a Milano. Immersi in un’atmosfera onirica, scandita dalle note de “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi, in tanti hanno rivolto il naso all’insù per assistere alla poetica performance messa in scena da alcune ballerine sospese a più di 30 metri da terra. Una creazione ricca di allegorie e simboli che ha incantato e affascinato tutti i presenti. Il festival ha saputo poi coniugare la meraviglia e lo stupore con una riflessione profonda sulla condizione umana e i grandi temi della contemporaneità. Tra gli spettacoli più significativi in questo senso spicca Peregrinus della compagnia KTO Theatre, un’opera profonda e suggestiva che, senza l’uso delle parole, ha raccontato la solitudine e la disumanizzazione di un uomo del XXI secolo, immerso in una realtà dominata dal consumismo e dalla tecnologia. Indossando grandi maschere uguali tra loro e adottando movimenti meccanici e ripetitivi, i performer hanno portato l’attenzione sul rischio di perdere la propria identità e unicità in un sistema che tende a omologare e limitare le espressioni personali. |
BAM Circus 2025, KTO Theatre, "Peregrinus". Archivio Fotografico BAM_AVilla |
Un altro momento che ha segnato questa edizione è stata la performance installativa partecipata C’est pas là, c’est par là (Non è là, è oltre) della compagnia Galmae – per la prima volta in Italia – che venerdì e sabato sera ha coinvolto centinaia di spettatori in una grande azione collettiva unica nel suo genere: districare una sorprendente struttura artistica di corda, intrecciata in tante direzioni e per diversi metri, simile alla rete di un ragno gigante. Un’attività altamente simbolica che ha messo in luce il valore del legame e della connessione tra le persone, un principio fondante per BAM, da sempre spazio di relazione, partecipazione e inclusione. La quarta edizione di BAM Circus ha dato ampio spazio ai giovani talenti delle discipline del circo contemporaneo e del teatro di strada con l'esibizione dal vivo di Angelica Caforio, Alina Cellai, Salvatore Stassi e la compagnia Liberi Di – composta da Davide Boi, Erika Marchesi e Noemi Soffritti –, i quattro finalisti del BAM Community talent. Novità di quest’anno, il contest è promosso da Fondazione Riccardo Catella e Fondazione di Comunità Milano per valorizzare la creatività di giovani artisti tra i 14 e i 30 anni della città di Milano e dell’area metropolitana, offrendo loro un’occasione concreta di visibilità, crescita e confronto. I quattro finalisti hanno ricevuto delle premialità da investire come contributo alla loro crescita professionale. |
BAM Circus 2025, Aainjaa e Mademoiselle Paillette, "AAINJAA DICE HOLA". Archivio Fotografico BAM_AVilla |
Nel corso della tre giorni si sono susseguiti spettacoli di diversa scala e intensità: dalle piccole e suggestive “scatole magiche” del teatro Lambe Lambe, che hanno offerto esperienze individuali intime e affascinanti, fino alle grandi performance scenografiche sui prati del parco. Tra queste, C’est la Wheel di V.O.S.A. Theatre, con coreografie acrobatiche all’interno di una ruota alta 5 metri, ed EXIT di Circumstances, spettacolo di circo contemporaneo sviluppato intorno a un imponente muro girevole con porte fluttuanti. A chiudere, la grande parata finale AAINJAA DICE HOLA: un’esplosione di energia e colori con danza, musica e percussioni che ha risuonato in tutto il parco coinvolgendo migliaia di persone insieme ad acrobati e trampolieri delle compagnie Aainjaa e Mademoiselle Pailettes. |
BAM Circus 2025, Aainjaa e Mademoiselle Paillette, "AAINJAA DICE HOLA". Archivio Fotografico BAM_DAndonova |
Un pubblico numeroso ha poi gremito il Volvo Studio Milano per il consueto #BAMoff, applaudendo lo spettacolo DUE TASTI di Lucas Zileri e Silvia Giliberto, realizzato in collaborazione con Quattrox4. Lui giocoliere professionista e lei pianista, hanno saputo fondere le loro arti in un’incantevole coreografia di bastoni, tastiere suonate con guantoni da boxe e palline da ping-pong, accompagnata da suggestive melodie chopiniane. Un’esibizione che con un tocco surreale ha incantato spettatori di ogni età. Non solo spettacoli: anche momenti di riflessione e dialogo hanno arricchito l’esperienza di BAM Circus offrendo al pubblico l’occasione di approfondire i temi portanti del festival. Il tradizionale BAM Talk: Pillole di Meraviglia ha visto tra i protagonisti alcune voci autorevoli provenienti da ambiti diversi, chiamate a confrontarsi sul significato e sul ruolo della meraviglia, valore a cui BAM ha dedicato un Manifesto in 11 punti già sottoscritto da oltre 2.000 persone. Sono intervenuti: Giancarlo Bosetti, Presidente di ResetDoc, Monsignor Luca Bressan, sacerdote, teologo e vicario episcopale per la cultura, la carità, la missione e l'azione sociale della Diocesi di Milano, Francesca Colombo, Direttore Generale Culturale di BAM, Fondazione Riccardo Catella, Gabriella Greison, fisica e narratrice di meccanica quantistica, e Massimiliano Tarantino, Direttore di Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Attraverso le loro prospettive – dalla scienza alla spiritualità e alla cultura – hanno offerto uno sguardo ampio e stimolante su cosa rappresenti oggi la meraviglia, esplorandone il potenziale come motore di conoscenza, relazione e trasformazione sociale. Nel corso del festival, il pubblico ha avuto l’opportunità di gustare una pizza nel parco grazie ai picnic organizzati con la collaborazione di PizzAut, l’innovativo progetto di inclusione sociale fondato da Nico Acampora nel 2017 e nato con l’obiettivo di offrire a ragazzi autistici un percorso verso l’autonomia e la dignità. Un semplice pasto è stato così trasformato in un momento di autentica solidarietà e condivisione. Per tutto il weekend, BAM Circus ha animato il parco con un ricco susseguirsi da mattina a sera di spettacoli, performance e incursioni artistiche: dai suggestivi interventi di teatro fisico e pantomima dei Dekru e lo spettacolo trompe l'oeil itinerante Les Dodos di Cie Ekart, alle colorate parate sui trampoli e le esibizioni di clownerie di Andrea Farnetani e Milano Clown Festival, che con la loro energia e spontaneità hanno conquistato grandi e piccoli. Il teatro di figura ha avuto poi un ruolo centrale con le delicate e coinvolgenti performance di Di Filippo Marionette e di Nina Theatre, mentre i laboratori di circo di QuattroX4 e i giochi di Guixot de 8 realizzati con materiali di recupero hanno stimolato la creatività e la partecipazione attiva del pubblico di tutte le età. |
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