Grazie al Fondo Pensioni Cariplo le due aziende agricole si affacciano sul mercato nazionale, con un occhio di riguardo per l’ospitalità
Le aziende agricole Pucciarella (Perugia) e Trequanda (Siena), realtà di riferimento per l’Umbria e per l’area tra la Val d’Orcia e la Val di Chiana in Toscana, ristrutturano la brand identity e presentano un progetto enologico destinato alla distribuzione Horeca su piano nazionale.
“Il piano di crescita continua e sostanziale del disegno imprenditoriale ad opera del Fondo Pensioni per il Personale Cariplo - dichiara Mauro Selva, direttore generale del Fondo - consolida l’investimento fondiario in due territori dall’elevata potenzialità agricola e ricettiva, che chiedono e meritano di essere esplorati e valorizzati. In particolare, il valore del patrimonio delle due aziende si attesta sui 12 milioni di euro per Pucciarella e sui 18 milioni per Trequanda".
Il vigneto di Pucciarella si estende per 85 ettari sui terreni collinari più vocati e meglio esposti tra Magione e Corciano, su un suolo composto principalmente da galestro, di natura argilloso-calcarea. Le vigne di Trequanda, invece, si sviluppano tra i 350 e i 450 m s.l.m. per 60 ettari, tra la Val di Chiana e la Val d’Asso, all’interno della DOCG Chianti, della DOC Orcia e dell’IGT Toscana, prevalentemente su limo e arenarie ricche di sale. Oltre alla viticoltura, Trequanda si distingue per l’eccellente allevamento di bovini di razza Chianina, con circa 290 capi di altissima qualità genetica.
A livello agronomico ed enologico, la produzione si concentra su varietà autoctone e internazionali interpretate in chiave territoriale, grazie a tecnologie e pratiche vitivinicole all’avanguardia. Nascono, così, due selezioni che uniscono la vocazione del luogo e i gusti del mercato odierno, in ottica di freschezza, agilità di beva e corrispondenza del territorio nel calice. In termini di volumi, la produzione di Pucciarella è di 120 mila bottiglie e di 100 mila bottiglie per Trequanda che verranno distribuite tramite shop aziendale, e-commerce e il canale Horeca in via di definizione.
Sotto il profilo estetico, i design di prodotto e istituzionale ricercano l’eleganza e la riconoscibilità attraverso forme morbide ed essenziali, illustrazioni evocative, cromie di gusto contemporaneo e una scelta accurata di materiali e finiture. La linea umbra si contraddistingue per la presenza delle “pucciarelle”, figure femminili che si rifanno alla mitologia locale, e del lago nell’autoctono Plèstina Trasimeno Gamay, simbolo della denominazione. Trequanda, invece, rimarca il legame simbiotico con il borgo da cui prende il nome, un luogo in cui la tradizione agricola si fonde con la storia medievale che custodisce.
Entrambe le aziende, inoltre, sono strutturate per offrire un’ospitalità curata ma al contempo semplice e sincera, da godere in un tempo lento. Pucciarella ha sede in un Castello in stile medievale costruito nel 1717 che, al suo interno, presenta 11 appartamenti affacciati su un giardino padronale con piscina riservata agli ospiti, insieme a due saloni destinati agli eventi. Trequanda, invece, gestisce due residenze turistiche, una all’interno del borgo medievale e un agriturismo a pochi chilometri.
“Il piano di crescita continua e sostanziale del disegno imprenditoriale ad opera del Fondo Pensioni per il Personale Cariplo - dichiara Mauro Selva, direttore generale del Fondo - consolida l’investimento fondiario in due territori dall’elevata potenzialità agricola e ricettiva, che chiedono e meritano di essere esplorati e valorizzati. In particolare, il valore del patrimonio delle due aziende si attesta sui 12 milioni di euro per Pucciarella e sui 18 milioni per Trequanda".
Il vigneto di Pucciarella si estende per 85 ettari sui terreni collinari più vocati e meglio esposti tra Magione e Corciano, su un suolo composto principalmente da galestro, di natura argilloso-calcarea. Le vigne di Trequanda, invece, si sviluppano tra i 350 e i 450 m s.l.m. per 60 ettari, tra la Val di Chiana e la Val d’Asso, all’interno della DOCG Chianti, della DOC Orcia e dell’IGT Toscana, prevalentemente su limo e arenarie ricche di sale. Oltre alla viticoltura, Trequanda si distingue per l’eccellente allevamento di bovini di razza Chianina, con circa 290 capi di altissima qualità genetica.
A livello agronomico ed enologico, la produzione si concentra su varietà autoctone e internazionali interpretate in chiave territoriale, grazie a tecnologie e pratiche vitivinicole all’avanguardia. Nascono, così, due selezioni che uniscono la vocazione del luogo e i gusti del mercato odierno, in ottica di freschezza, agilità di beva e corrispondenza del territorio nel calice. In termini di volumi, la produzione di Pucciarella è di 120 mila bottiglie e di 100 mila bottiglie per Trequanda che verranno distribuite tramite shop aziendale, e-commerce e il canale Horeca in via di definizione.
Sotto il profilo estetico, i design di prodotto e istituzionale ricercano l’eleganza e la riconoscibilità attraverso forme morbide ed essenziali, illustrazioni evocative, cromie di gusto contemporaneo e una scelta accurata di materiali e finiture. La linea umbra si contraddistingue per la presenza delle “pucciarelle”, figure femminili che si rifanno alla mitologia locale, e del lago nell’autoctono Plèstina Trasimeno Gamay, simbolo della denominazione. Trequanda, invece, rimarca il legame simbiotico con il borgo da cui prende il nome, un luogo in cui la tradizione agricola si fonde con la storia medievale che custodisce.
Entrambe le aziende, inoltre, sono strutturate per offrire un’ospitalità curata ma al contempo semplice e sincera, da godere in un tempo lento. Pucciarella ha sede in un Castello in stile medievale costruito nel 1717 che, al suo interno, presenta 11 appartamenti affacciati su un giardino padronale con piscina riservata agli ospiti, insieme a due saloni destinati agli eventi. Trequanda, invece, gestisce due residenze turistiche, una all’interno del borgo medievale e un agriturismo a pochi chilometri.
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