L'opera di Piero Cattaneo nelle immagini di Mario Cresci a cura di Marcella Cattaneo
L'ottava edizione di Officina della Scultura apre con questa mostra fotografica un ricco calendario di appuntamenti che comprende aperture straordinarie di sette studi d'artista: Piero Cattaneo, Marco Fabbri e Letizia Minotti, Umberto (Pipi) Carrara, Gianni Grimaldi, Federico De Leonardis, Giuseppe Spagnuolo e Mario Negri
23 ottobre 2025 - 6 gennaio 2026
Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi di Bergamo
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Bergamo, 30 settembre 2025. Per la prima volta con una mostra, Materia in trasformazione. L’opera di Piero Cattaneo nelle immagini di Mario Cresci, giovedì 23 ottobre inaugura il programma dell’ottava edizione di Officina della Scultura, la manifestazione che dal 2018 permette di conoscere la scultura del Novecento attraverso i luoghi creativi dei suoi protagonisti.
La mostra di Mario Cresci (Chiavari 1942) al Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi di Bergamo fino al 6 gennaio 2026, restituisce con immagini d’autore la ricerca dello scultore bergamasco Piero Cattaneo (1929–2003). La Fondazione Piero Cattaneo ha invitato il fotografo a immergersi nell’atmosfera, artistica, culturale ed evocativa dell'atelier dello scultore con l’intento di offrire una visione innovativa, indagando il rapporto tra materia, opera e identità dello spazio. Le fotografie di Cresci diventano strumento per far emergere la stratificazione del tempo, l’energia del processo creativo, e trasformano lo studio in uno spazio narrativo in cui ogni oggetto, attrezzo o frammento è traccia viva di un pensiero. Esplorando il dialogo tra fotografia e scultura, l’esposizione offre una riflessione sullo studio d’artista come luogo di creazione, memoria e ispirazione.
"La fotografia è un potente mezzo espressivo di alterazione della realtà, e agisce sul tempo e la memoria delle cose – dice Mario Cresci –. Nelle immagini che ho ottenuto nello studio/laboratorio di Piero Cattaneo, ci sono i segni di un incontro che ho avuto con la materia delle sue sculture viste attraverso “l’immaterialità” della fotografia. Un vero incontro avvenuto fuori dal tempo, fortemente inclusivo, che mi ha consentito di conoscere, di toccare e quindi di immaginare le sue sculture come se il tutto avvenisse con la sua improvvisa presenza. Se dovessi fotografarle in un secondo incontro, sono certo che non vi sarebbero ripetizioni, quanto piuttosto la creazione di altri sguardi per altre immagini. Come dire che l’arte del fare e l’arte del vedere, quando si incontrano, producono continui mutamenti di senso per un flusso continuo di immagini diverse".
Il Museo di Scienze Naturali “Enrico Caffi”, istituzione storica della città di Bergamo, è il luogo ideale per accogliere la mostra dedicata a uno dei più importanti scultori cittadini della seconda metà del XX secolo. La fotografia di Mario Cresci porta all’interno della sede museale una nuova riflessione sulle materie e sulle tecniche artistiche, in cui la componente immaginativa si integra con l’indagine scientifica.
L’attenzione di Piero Cattaneo per la selezione dei materiali e i processi creativi emerge chiarissima: dalla fusione in bronzo, con un recupero di una tradizione antica, rivisitata a cominciare dalle percentuali dei metalli della lega stessa (zinco, rame, piombo e stagno), alla predisposizione calcolata scientificamente di tutti i canali d’alimentazione e di sfogo della fusione a cera persa, fino all’uso della cera, medium privilegiato del suo fare artistico.
Cresci scompone l’indagine creativa e tecnica di Cattaneo e, attraverso una serie di scatti, coglie alcuni frammenti della sua ricerca, come i tableaux dedicati ai ceri, utilizzati per comporre il complesso sistema di alimentazione della fusione a cera persa, e al tempo stesso ceri di devozione; o ancora i “cassetti d’ impronte", dove sono stati depositati metalli di natura ed epoche diverse (XVII e XIX secolo) che nell’opera dell’artista sedimentano vissuti personali in composizioni stratigrafica.
Nello storico museo dedicato all’osservazione scientifica, l’opera di Cattaneo si rivela in tutta la sua forza: la scultura non solo come puro esito formale, ma come processo che coinvolge fisica, chimica, natura e memoria. L’intervento fotografico di Mario Cresci, immerso nell’atelier dell’artista, dialoga con l’identità dello spazio museale, dove ogni dettaglio – dai materiali alle fusioni, dai metalli alle cere – viene restituito come oggetto d’indagine e di contemplazione.
Fondazione Piero Cattaneo
Materia in trasformazione. L’opera di Piero Cattaneo nelle immagini di Mario Cresci a cura di Marcella Cattaneo dal 23 ottobre 2025 al 6 gennaio 2026. Museo di Scienze Naturali Enrico Caffi di Bergamo Piazza della Cittadella 10, 24129 Bergamo |
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