Disegni milanesi di Leonardo da Vinci e Francesco Melzi
con la supervisione scientifica di Martin Kemp,
Professore emerito della Oxford University
A undici anni dalla sua apertura, il museo di Piazza Scala a Milano espone per la prima volta tre disegni originali, in prestito dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, che celebrano il sinergico legame tra il Maestro, i suoi eredi e la città.
Fino al 15 febbraio 2025
ph. Giulia Marangoni
Museo Leonardo3
Piazza della Scala, Milano
Un raffinato studio di cavallo per il monumento equestre a Francesco Sforza realizzato da Leonardo da Vinci nel 1490 c. (F 263 inf. 91) e un particolareggiato progetto per la realizzazione di un modello tridimensionale di mazzocchio (1510 c.; Codice Atlantico, f. 710 a-b), accanto a un ritratto di profilo del Maestro, raramente esposto al pubblico, realizzato tra il 1515 e il 1518 da Francesco Melzi (F 263 inf. 1 bis). Sono questi i disegni provenienti dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana, protagonisti fino al 15 febbraio 2025 di IL CAVALLO, IL MAZZOCCHIO E IL VOLTO DEL MAESTRO. Disegni milanesi di Leonardo da Vinci e Francesco Melzi, una preziosa mostra dossier del Museo Leonardo3, Museo e Centro Studi in Piazza della Scala a Milano attivo dal 2004 nello studio e nella divulgazione scientifica dell’opera di Leonardo da Vinci. A undici anni dalla sua apertura, il Museo espone per la prima volta disegni originali di Leonardo da Vinci accanto alle oltre 200 macchine interattive in 3D e ricostruzioni fisiche funzionanti – quasi tutte mai realizzate prima – ricreate dall’analisi dei manoscritti originali del Maestro toscano.
IL CAVALLO, IL MAZZOCCHIO E IL VOLTO DEL MAESTRO. Disegni milanesi di Leonardo da Vinci e Francesco Melzi – a cura del Centro Studi Leonardo3 con la supervisione di Martin Kemp, professore emerito della Oxford University e consulente scientifico del Museo e Centro Studi – si concentra su un piccolo nucleo di disegni che evidenzia lo stringente e sinergico legame tra Leonardo e la città di Milano: quello stesso legame che è parte fondamentale della missione del Museo.
La mostra è anche l’occasione per dedicare un focus al mazzocchio, una proiezione prospettica molto complessa, il cui disegno composto da 32 sezioni ottagonali è custodito nel Codice Atlantico: non un semplice esercizio su carta, perché nel foglio manoscritto Leonardo suggerisce anche un metodo per costruirne una versione in piombo calcolando il numero dei pezzinecessari, ben 512. Accanto al disegno originale di Leonardo, il Museo espone per la prima volta anche una versione in metallo dell’oggetto, realizzato dal team di studiosi del Centro Studi Leonardo3.
La mostra ha il Patrocinio della Nuova Fondazione Rossana e Carlo Pedretti.
In occasione della mostra, il Museo Leonardo3 arricchisce anche la sua collezione permanente, presentando alla stampa il 14 novembre anche la nuova parete interattiva I DISEGNI DI LEONARDO DA TORINO A MILANO. L’installazione digitale è dedicata a una selezione di disegni del Maestro e della sua bottega: grazie alla felice intesa con gli istituti di conservazione, infatti, il consistente corpus custodito alla Biblioteca Reale di Torino è integrato con una scelta di opere di Leonardo e dei leonardeschi nei nuclei collezionistici milanesi (due dal Civico Gabinetto dei Disegni in Castello Sforzesco, altrettanti dal Gabinetto dei Disegni della Pinacoteca di Brera), includendo anche cinque disegni della Veneranda Biblioteca Ambrosiana. L’installazione prevede l’interazione con le riproduzioni digitali in alta definizione dei disegni, secondo raggruppamenti tematici che ne suggeriscono le reciproche correlazioni. A selezione avvenuta sullo schermo principale, ciascuno può essere esplorato in dettaglio mediante la funzione di ingrandimento, così da apprezzarne visivamente, come mai prima d’ora, i peculiari dati materiali.
Con la mostra I DISEGNI DI LEONARDO E DEI LEONARDESCHI, DA TORINO A MILANO: LE TECNICHE, LE MATERIE, GLI STRUMENTI il Museo Leonardo3 si conferma punto di raccordo per l’approfondimento della figura di Leonardo anche per gli studiosi. Moderati da Marco Versiero del Museo Leonardo3, Alessia Alberti (Civico Gabinetto dei Disegni e Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”), Isabella Fiorentini (Responsabile Biblioteca Trivulziana, Castello Sforzesco), Martin Kemp (Professore emerito della Oxford University), Letizia Lodi (Responsabile Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, Pinacoteca di Brera), Marzia Pontone (Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Piemonte e della Val d’Aosta), Annalisa Rossi (Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia), Paola Salvi (Dipartimento di Arti Visive, Accademia di Belle Arti di Brera), Sara Taglialagamba (Direttrice Fondazione Rossana e Carlo Pedretti), Francesca Tasso (Direttrice Area Musei del Castello, Musei Archeologici e Museo del Risorgimento), hanno partecipato alla tavola rotonda sugli studi leonardeschi.
La mostra IL CAVALLO, IL MAZZOCCHIO E IL VOLTO DEL MAESTRO. Disegni milanesi di Leonardo da Vinci e Francesco Melzi sarà accompagnata da un catalogo bilingueedito dalla casa editrice Leonardo3, che include contributi di Martin Kemp, Gianluca Poldi, Benedetta Spadaccini, Sara Taglialagamba, Marco Versiero ed Edoardo Zanon.
La mostra IL CAVALLO, IL MAZZOCCHIO E IL VOLTO DEL MAESTRO è a cura di Massimiliano Lisa, direttore Leonardo3) ed Edoardo Zanon, direttore scientifico).