martedì 8 luglio 2025

Cristian Russomanno è il Miglior Sommelier della Lombardia 2025

 



Il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese (TN) presenta dal 19 luglio al 2 novembre 2025 Tre Atti. Pichler, Zhuka, Marinelli a cura di Elsa Barbieri

 

PINOT GRIGIO DOC DELLE VENEZIE: APPROVATE LE MISURE DI GESTIONE DELL’OFFERTA PER LA VENDEMMIA 2025

 


Gestione programmatica della produzione e tutela del valore del Pinot Grigio: la DOC Delle Venezie si conferma modello di equilibrio e leadership per il comparto

 

 

Verona, 8 luglio 2025 – A seguito della delibera dell’Assemblea ordinaria dei Soci del Consorzio DOC Delle Venezie dello scorso maggio, le Amministrazioni regionali (Regione del Veneto, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento) hanno approvato le misure di gestione delle produzioni, ai sensi della legge 12 dicembre 2016, n. 238, c.d Testo unico del vino, da applicare al prodotto che sarà ottenuto nella stagione produttiva 2025/2026. Come negli anni precedenti, sarà quindi attuato un pacchetto di interventi studiato ad hoc per garantire continuità al lavoro di stabilizzazione e valorizzazione della DOC Delle Venezie, oggi punto di riferimento del sistema Pinot Grigio nazionale.

 

Nel dettaglio, è stata deliberata la riduzione della resa massima di uva per ettaro, che passa da 180 a 170 quintali e confermata la misura dello stoccaggio amministrativo, già adottata negli ultimi anni come strumento per governare l’offerta e dare equilibrio al mercato: per la campagna 2025/2026, il prodotto libero potrà quindi raggiungere i 150 quintali di uva per ettaro, mentre fino a 20 quintali/ettaro potranno essere destinati a stoccaggio.

 

“In un contesto internazionale complesso rimane di fondamentale importanza l’applicazione delle misure di gestione dell’offerta – commenta Luca Rigotti, Presidente del Consorzio di tutela DOC Delle Venezie – con l’obiettivo di coordinare il potenziale produttivo, monitorare i volumi e favorire una crescita equilibrata della DOC Delle Venezie. Si tratta di scelte programmatiche che, pur nell’ambito di un quadro economico e geopolitico di notevole incertezza – prosegue il Presidente Rigotti – concorrono a mantenere una condizione di stabilità tra domanda e offerta di mercato, fattore che rappresenta un grande valore per i mercati internazionali di destinazione del Pinot Grigio DOC Delle Venezie, primo vino bianco fermo delle nostre esportazioni, icona del Made in Italy nel mondo e una grande ricchezza per il nostro sistema vitivinicolo”.

 

Le misure deliberate per la campagna vitivinicola 2025/2026 rappresentano un ulteriore passo in avanti verso una regolazione attenta del potenziale produttivo e della valorizzazione del Sistema Pinot Grigio del Nordest. Un modello di collegialità territoriale che, con circa 27 mila ettari vitati distribuiti tra Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Provincia Autonoma di Trento, riunisce gli operatori della filiera produttiva della denominazione più estesa a livello nazionale.

 

Per consultare le delibere delle Amministrazioni Regionali e Provinciale cliccare  QUI

 

Alla Loggia dei Vini di Villa Borghese apre la nuova fase di LAVINIA terzo gusto: mango e sesamo nero

 

MATTIA VEZZOLA OSPITE D’ONORE IN PROVENZA AL CONVEGNO “MATINÉE TECHNIQUE 2025”

 


Il Museo Vincenzo Vela presenta due nuove mostre

 swissceramics. Uno sguardo sulla ceramica svizzera contemporanea, a cura di Hanspeter Dähler

Valentina Pini. Calibrando l’occhio, a cura di Raphael Gygax

 

22 giugno 2025 – 11 gennaio 2026

 



 

 

Fino all’11 gennaio 2026, Il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto presenta due nuove mostre: swissceramics. Uno sguardo sulla ceramica svizzera contemporaneaa cura di Hanspeter Dähler, e Valentina Pini. Calibrando l’occhiocurata da Raphael Gygax. La scelta di presentare parallelamente una mostra collettiva di artiste e artisti appartenenti a un’associazione nazionale e un focus dedicato a una figura d’artista ticinese basata a Zurigo, conferma l’importanza e la vitalità degli scambi artistici al di là dei confini regionali. Le due esposizioni, nella loro complementarità, presentano aspetti dell’attuale creazione artistica in Svizzera, ponendo un particolare accento sulla capacità di metamorfosi e di narrazione della materia, e intessendo un interessante dialogo con la collezione del Museo e le peculiarità della tecnica scultorea.

 

 

swissceramics. Uno sguardo sulla ceramica svizzera contemporanea

 

In collaborazione con l’associazione swissceramics, il Museo propone una mostra che raccoglie le

opere di 25 ceramiste e ceramisti attivi in Svizzera, selezionati tra 64 candidature da una giuria

composta da cinque membri: Hanspeter Dähler, curatore della mostra, Claire Fitzgerald,

conservatrice en chef del Musée Ariana di Ginevra, Adrian Knüsel, membro dell’associazione

swissceramics, Antonia Nessi, direttrice del Museo Vincenzo Vela, e Simone Soldini, già direttore

del Museo d’arte Mendrisio.

 

L’esposizione propone un viaggio visivo che attraversa paesaggi interiori ma anche le fragilità del

mondo, mettendo in luce la ricchezza espressiva della ceramica come linguaggio artistico. Le opere

esposte – sculture, creazioni plastiche, installazioni – riflettono le attuali tendenze della ceramica

contemporanea: dalla rilettura di forme archetipiche alla sperimentazione formale, fino alla

sostenibilità e al rapporto con la natura. Suddiviso in sette sezioni tematiche, il percorso espositivo

presenta opere di Valérie Alonso (*1974), Doris Althaus (*1970), Christine Aschwanden (*1976),

Suzy Balkert (*1952), Simona Bellini (*1973), Piera Buchli (*1995), Angela Burkhardt-Guallini

(*1953), Margareta Daepp (*1959), Sonja Décaillet (*1965), Rita De Nigris (*1964), Esther

Dietwiler (*1962), Erika Fankhauser Schürch (*1969), Estelle Gassmann (*1981), Lea Georg

(*1963), Laure Gonthier (*1983), Noémi Handrick (*1986), Sophie Honegger (*1961), Timothée

Maire (*1991), Sibylle Meier (*1972), Stefanie Montagna (*1962), Marie-Blanche Nordmann

(*1949), Anja Ripoll (*1995), Laurin Schaub (*1984), Maude Schneider (*1980) e Michela

Torricelli (*1972).

 

Valentina Pini. Calibrando l’occhio

 

Il progetto espositivo si pone in dialogo con la collezione permanente del Museo. Con opere inedite

e lavori recenti, Valentina Pini (*1982) esplora i confini tra oggetto e soggetto, tra familiare e

“perturbante”, attraverso un uso alchemico e sperimentale di materiali come silicone, cera,

pigmenti e sostanze organiche. Si svela in tal modo un universo creativo dove l’oggetto quotidiano

si carica di una suggestiva ambiguità. Le sculture, fotografie e (video)installazioni di Pini, create

in parte espressamente per la mostra, intrecciano con la collezione storica un dialogo inatteso. Fra

queste, un’opera in particolare instaura un confronto diretto con la celebre statua equestre di Carlo

II di Brunswick eseguita da Vincenzo Vela, suscitando una riflessione sulla relazione tra potere e

immagini, memoria e caducità. Accompagna il progetto una pubblicazione curata da Antonia Nessi,

con un testo di Raphael Gygax.

 

 

 

• Agenda eventi e attività di mediazione.

Per tutta la durata delle mostre sono previsti appuntamenti di mediazione ed eventi culturali.

È possibile visionare il programma al link: https://www.museo-vela.ch/vela/it/home/attivita-

culturali/calendario.html

 

 

Museo Vincenzo Vela
Via Lorenzo Vela 6
6853 Ligornetto – Svizzera

https://www.museo-vela.ch/