Dopo un anno di lavoro, il centro di ricerca sulle pratiche performative di Dro presenta un programma che attraversa ogni ambito della scena performativa mostrando in anteprima alcune delle tendenze emergenti contemporanee.
18 luglio - 20 settembre 2025 Undomesticated Ground group show + live performance & workshop
OPENING + performance | giovedì 17 luglio
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18 – 20 luglio LIVE WORKS SUMMIT
23 luglio WITCHES BRAND NEW SELF feat FANDANGO LIBRI
24 – 27 luglio RADICAL LOVE
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Dal 17 al 27 luglio 2025, Centrale Fies — centro di ricerca sulle pratiche performative contemporanee — apre al pubblico il frutto di un anno intero di lavoro, con dieci giorni consecutivi di programmazione che restituiscono gli esiti dei progetti annuali e i principali assi di ricerca sviluppati. Centrale Fies articola la sua programmazione con LIVE WORKS SUMMIT + Agitu Ideo Gudeta Fellowship (18 - 20 luglio); WITCHES BRAND NEW SELF feat FANDANGO LIBRI (23 luglio); Radical Love (24 - 27 luglio), e Undomesticated Ground - Group Show e Live Program (18 luglio - 20 settembre) che aprirà al pubblico giovedì 17 luglio.
Durante il primo weekend di programmazione, dal 18 al 20 luglio, per LIVE WORKS SUMMIT, Centrale Fies presenta le performance finali dell’edizione 2024 di Live Works, uno dei bandi italiani più longevi con un approccio curatoriale decoloniale, e il progetto selezionato nell'ambito di Agitu Ideo Gudeta Fellowship, una borsa di ricerca alla sua IV edizione, pensata per artiste e artisti razzializzati con cittadinanza italiana. Un’intera serata, quella del 23 luglio, è dedicata al progetto WITCHES / Brand New Self, che torna, dopo il suo consueto appuntamento invernale, in una versione estiva con una collaborazione fruttuosa e attiva con Fandango Libri: qui letteratura, immaginari e riflessioni su tematiche urgenti dialogano per dare voce a nuove soggettività, esplorando pratiche di scrittura, desiderio e autodeterminazione che restano essenziali per immaginare futuri più liberi e plurali. Il week end di chiusura della programmazione dell’estate di Centrale Fies è dedicato a Radical Love: un momento che restituisce una lunga storia di alleanze, emozioni, sentimenti, relazioni e attrazioni. Il progetto presenta o ripresenta al pubblico estivo, i lavori di compagnie amati da pubblico e critica e di artisti e artiste che hanno coltivato con Fies relazioni profonde nel corso degli anni. « Alla base c’è un progetto preciso di sostegno all’arte contemporanea performativa italiana - afferma Dino Sommadossi, Presidente di Centrale Fies - fondato sulla cura, sull’accompagnamento e sulla creazione di spazi radicali di libertà, dove possano nascere anche incontri inaspettati o apparentemente impossibili».
La programmazione estiva di Centrale Fies nasce da un percorso sempre più condiviso, lungo e coerente: anni di lavoro sui femminismi e sulla decolonialità hanno portato a interrogarsi su come non tradire le istanze politiche dei progetti artistici sostenuti. Con questa consapevolezza, il centro ha scelto di trasformarsi in un vero spazio di confine, intrecciando pratiche artistiche, pubblici e territori, dentro e fuori i linguaggi dell’arte. Ne sono nati momenti diffusi di confronto, performance, workshop, co-learning. Per presentare questa ampia panoramica sul contemporaneo, la board curatoriale composta da Barbara Boninsegna e Simone Frangi con Mackda Ghebremariam Tesfau’ e Justin Randolph Thompson si è arricchita, quest’anno, del contributo di altre professioniste che da anni lavorano a Centrale Fies. Sono le ideatrici di WITCHES / brand new self, Elisa Di Liberato e Virginia Sommadossi, il cui lavoro, nato all’interno del team di comunicazione, ha dato vita negli anni a dispositivi che attivano immaginari, spostano prospettive e costruiscono nuove alleanze sul territorio: una pratica che diventa scrittura di un sempre più chiaro posizionamento del centro di ricerca. «Quello di Centrale Fies è da sempre un margine, territoriale e artistico, che non vogliamo solo evocare, attraversare o abitare — afferma Barbara Boninsegna, co-founder del centro — ma praticare attivamente. È uno spazio mobile dove si dà forma a un pensiero in continua trasformazione, capace di far emergere linee culturali e politiche culturali profonde, anche quando non immediatamente visibili. Questo significa lavorare non solo su ciò che si mostra ma anche su ciò che resta sommerso: i processi, le relazioni, gli scarti, le genealogie. È lì che si costruisce il valore aggiunto di un soggetto culturale come Centrale Fies, che non si limita a ospitare arte, ma si trasforma nel tempo insieme al suo posizionamento e ai mondi che sceglie di sostenere».
La programmazione apre giovedì 17 luglio con l’opening di Undomesticated Ground (18 luglio - 20 settembre) Group Show e Live program con Giulia Crispiani e Golrokh Nafisi, Elizabeth A. Povinelli, Théophile Peris, Marcos Kueh, Adam Christensen con Tom Wheatley e David Aird a cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna con la curatela esecutiva di Maria Chemello. Il Group Show è accompagnato da un Live program con Giulia Crispiani e Golrokh Nafisi che presenteranno la performance The city we imagine durante l’opening di giovedì 17 luglio, e un workshop di textile art dal titolo green, red and black tenuto dalle artiste il 19 e 20 luglio. Elizabeth A. Povinelli presenta il film The Inheritance, proiettato dal 17 al 20 luglio. Parte del live program sono anche le performance/concerto di Adam Christensen con Tom Wheatley e David Aird. Infine Théophile Peris presente con un workshop sul “wool waulking” antica lavorazione celtica della lana.
All’interno della programmazione di LIVE WORKS SUMMIT (18 - 20 luglio) a cura di Barbara Boninsegna (direttrice artistica, curatrice e founder di Centrale Fies) e Simone Frangi (curatore, ricercatore, critico) con la curatela esecutiva di Maria Chemello, per il quarto anno Centrale Fies presenta la AGITU IDEO GUDETA fellowship - pensata come a una affirmative action e realizzata quest’anno in collaborazione con Palazzo Grassi–Pinault Collection Venezia e la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. La fellowship si fonda sulla convinzione che l'assenza di diversità nel panorama artistico sia legata a barriere materiali e simboliche concrete spesso nell’ambito della razzializzazione, e vede la sociologa e curatrice Mackda Ghebremariam Tesfaù e il curatore e attivista Justin Randolph Thompson affiancare la board curatoriale di Live Works Free School of Performance. Omar Gabriel è l’artista selezionato nel 2024 per l’affirmative action nominata ad Agitu Ideo Gudeta.
In questa nuova edizione di LIVE WORKS SUMMIT è possibile assistere ai progetti realizzati dai fellow 2024 nel corso di un anno di ricerca sviluppata per Live Works Free School of Performance, la piattaforma internazionale di Centrale Fies curata da Simone Frangi e Barbara Boninsegna e dedicata alla performance art contemporanea in tutte le sue forme più ibride, sperimentali e politiche. Come ogni anno i Fellow saranno accompagnati da Guest Artist del calibro di Deena Abdelwahed, Dengue Dengue Dengue, e Caterina Barbieri & Space Afrika che presentano Last Track (w/MFO and Ruben Spini). Al centro del programma i progetti di Adam Seid Tahir, Klara Kofen in collaborazione con Cameron Graham, Hot Bodies aka Gérald Arev Kurdian, Tewa Barnosa in collaborazione con Antonia Kattou, Chōri Collective, Omar Gabriel, selezionati attraverso una open call per la forza e l'urgenza delle loro linee di ricerca. A seguire il medesimo percorso di residenze artistiche e free school anche Noha Ramadan, il cui progetto è stato selezionato dal Consortium Commission Mophradat assieme alla commissione curatoriale di LIVE WORKS, dando così l’avvio a una collaborazione tra Centrale Fies e la piattaforma Mophradat nata per sostenere il “mondo arabo” negli ambiti delle arti contemporanee.
Durante il weekend si terranno incontri e lezioni aperte al pubblico a rinforzare le linee culturali e i processi sommersi che guidano la programmazione di Centrale Fies e che costituiscono parte del suo valore. Un momento di “espansione” attraverso co-learning, durational performance e talk, durante le quali il pubblico e l’istituzione stessa hanno occasione di apprendere nuovi saperi in modo critico. Ad attivare spazio e pensiero sono: Fatima Ouassak in conversazione con Mackda Ghebremariam Tesfau’ (venerdì 18); Elizabeth A. Povinelli in conversazione con Simone Frangi (sabato 19); Emma Dabiri in conversazione con Justin Randolph Thompson (domenica 20). Un obiettivo intrinseco nelle linee progettuali della programmazione, è quello di affrontare le disuguaglianze nelle arti performative contemporanee e non solo, utilizzando il corpo di pensiero consolidato dal termine “femminismo intersezionale”, che guarda alle interconnessioni tra diverse oppressioni, come quelle di genere, razza, classe, orientamento sessuale, disabilità. |
PROGRAMMA E PROTAGONISTI
undomesticated ground Group show + live performance 18 luglio - 20 settembre 2025 A cura di Simone Frangi e Barbara Boninsegna Giulia Crispiani e Golrokh Nafisi, Elizabeth A. Povinelli, Théophile Peris, Marcos Kueh, Adam Christensen con Tom Wheatley e David Aird
LIVE WORKS SUMMIT 18-19-20 luglio 2025 FELLOWS: Adam Seid Tahir, Klara Kofen in collaborazione con Cameron Graham, Hot Bodies aka Gérald Arev Kurdian, Tewa Barnosa in collaborazione con Antonia Kattou, Chōri Collective, Omar Gabriel (Agitu Ideo Gudeta Fellow), Noha Ramadan (Mophradat - Consortium Commissions) FREE SCHOOL OF PERFORMANCE: Fatima Ouassak, Elizabeth A. Povinelli, Emma Dabiri GUEST PERFORMERS: Dengue Dengue Dengue!, Deena Abdelwahed, Caterina Barbieri & Space Afrika
Witches / brand new self FEAT. Fandango Libri 23 luglio 2025 Marina Cuollo, Moshtari Hilal, musica di ÀO LÌ WǍ
RADICAL LOVE 24-25-26-27 luglio 2025 A cura di Centrale Fies Sotterraneo, Silvia Calderoni / Ilenia Caleo, Jacopo Jenna, Francesca Pennini / CollettivO CineticO, Marco D'Agostin, Genny Petrotta, DOM-, Giorgia Ohanesian Nardin, Genny Petrotta e Giorgiomaria Cornelio (GRANDI MAGAZZINI CRIMINALI) |
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