Dal 16 al 29 maggio 2022, la città di Fano (PU) ospita la residenza per artisti Lido La Fortuna, curata da Caterina Angelucci e Luca Zuccala, promossa dall’Associazione Culturale Lido Contemporaneo, in collaborazione con il Comune di Fano – Assessorato alla Cultura e Beni Culturali e Fabbrica Urbana.
Per la sua seconda edizione, Caterina Angelucci e Luca Zuccala hanno selezionato quattro tra i migliori talenti del panorama nazionale e internazionale che si sono distinti per la qualità del proprio linguaggio nell’ultimo decennio e che, attraverso la propria pratica e poetica, possano conferire quel qualcosa in più al territorio che solo una sensibilità artistica densa e trasversale può cogliere e restituire.
I curatori hanno voluto concentrarsi su due medium “tradizionali” come la pittura e la fotografia e per questo hanno coinvolto i pittori Andrea Martinucci e Davide Serpetti e i fotografi Nicolò Cecchella e Caterina Erica Shanta.
I temi di ampio respiro con i quali dovranno liberamente confrontarsi sono: il concetto di Ritorno; il Locale; il Periferico; il valore e la valorizzazione del Territorio (la matrice naturale e quella culturale); l’idea di Comunità; una riflessione sui propri linguaggi che possa portare e comportare una fertile Contaminazione tra pratiche, esperienze artistiche e personali, collettività e comunità locale.
Il risultato della residenza sarà presentato nel corso di tre esposizioni a partire da agosto 2022 che si terranno a Fano, a Pergola (PU) a Casa Sponge - luogo di incontro e sintesi di arte e natura - e a Milano, nella sede della casa d’aste Artcurial, in corso Venezia.
Sarà un dialogo che ha come primo obiettivo quello di arricchire una terra unica, come la città di Fano e tutto l’entroterra fanese, evidenziando la portata e il valore dei molteplici linguaggi dell’arte contemporanea. Inoltre, il progetto vedrà il coinvolgimento di personalità che appartengono a importanti realtà culturali e sociali del luogo, che contribuiranno a fornire gli strumenti d’indagine storico-culturali agli artisti, per una vasta e approfondita conoscenza del territorio. Il tutto avverrà attraverso tavole rotonde, confronti e contributi.
“Abbiamo deciso di confermare il nostro impegno verso questa residenza d’artista - chiosa il sindaco Seri - per gli effetti che ha prodotto e l’effervescenza che è riuscita a generare in occasione della prima edizione dello scorso anno. Grazie alla sensibilità di giovani, pittori e fotografi, verranno lette le nostre peculiarità e la nostra cultura in chiave contemporanea. Agganciare la tradizione a questa prospettiva, proietterà Fano in una dimensione europea stimolando la fruibilità di città cariche di memorie e tradizioni come è, appunto, Fano”.
L’obiettivo del progetto è, come racconta Luca Zuccala “filtrare la densità connotativa della terra marchigiana con un occhio sapiente e un taglio colto e “straniero” che possa conferire quel quid in più a quella marca solcata dalla Via Flaminia, la provincia di Pesaro e Urbino. La situazione emergenziale, pandemica, ha reso manifesta un’urgenza, già in nuce da anni: operare in maniera osmotica e sapiente sul territorio, quindi conoscerlo, valorizzarlo, comprenderlo e interpretarlo secondo le esigenze e le urgenze dei tempi che riflettono una contemporaneità fluida, ibrida e precaria, mediata nei ritmi lenti e stratificati della provincia marchigiana”.
“La pratica della residenzialità in ambito artistico è passata negli ultimi trent'anni da essere un'esperienza di tipo episodico a momento imprescindibile nel percorso di formazione di un artista.” – conclude Caterina Angelucci – “La sua peculiarità è la natura multiforme e libera, plasmabile sulla realtà del territorio che la accoglie. Dalla cultura contadina dell'entroterra a quella della marineria, dalle memorie storico-artistiche alle tradizioni popolari è stato costruito un percorso che potesse suggerire e accompagnare il lavoro dei quattro artisti invitati. Il nome, Lido Contemporaneo, esplicita il doppio valore di questo progetto di residenza: "lido" prima di tutto inteso come luogo di confine tra terra e mare, spazio di arrivo e di partenza, dove si sedimentano i materiali portati dall'acqua che a loro volta provengono da altri lidi. Uno scambio reciproco tra culture, identità e pratiche differenti. Da qui l'idea della contaminazione, del dialogo, dell'incontro”.
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