La mostra “Tiliment. Il Fiume si racconta” ha riscosso un grande successo al Castello Savorgnan di Artegna, bissato nel secondo allestimento che ha trovato spazio nel Museo di storia naturale di Pordenone. Ora siamo giunti alla terza tappa: fino al 30 giugno la mostra fotografica di Eugenio Novajra viene ospitata nelle sale del Consiglio regionale a Trieste. È stata integrata con ulteriori immagini, per fornire un quadro il più possibile completo di un corso d’acqua straordinariamente bello ma altrettanto vulnerabile. In più questa esposizione si inserisce in un progetto di conoscenza e interpretazione del fiume, intitolato “Canali intrecciati sul Tagliamento” e finanziato dalla Regione, con capofila Legambiente FVG e di cui sono partner l’Ecomuseo delle Acque e il CeVI-Centro di Volontariato Internazionale. La mostra si inserisce dunque in una nuova cornice all’interno della quale svolge una funzione divulgativa, dove gli aspetti relativi alla geodiversità e alla biodiversità possono essere colti con maggiore efficacia.
Per chi non l’avesse visitata, la mostra si propone come una forma di narrazione fotografica e video suggellata dalla scelta, da parte dell’autore, di utilizzare il drone per riprendere dall’alto il Grande Fiume: la visione a “volo di uccello” è quella che documenta meglio l’ampio letto del Tagliamento, con le sue isole, le scarpate, i meandri. È considerato l’unico fiume dell’arco alpino e uno dei pochi in Europa ad aver conservato la morfologia a canali intrecciati. Le foto più significative della mostra sono state inserite in un catalogo, contenente i contributi del geologo Furio Finocchiaro (il testo è inedito) e dello storico Angelo Floramo. Il Consiglio regionale, in piazza Oberdan 6 a Trieste, ospiterà la mostra dal 25 maggio al 30 giugno: da lunedì a giovedì con orario 9.30-12.30 e 14.30-17.30, venerdì 9.30-12.30. Sono escluse le giornate in cui si svolgono le sedute del Consiglio regionale.
«Un fiume che racconta e che narra delle sue acque, delle ghiaie bianche e grigie, delle sue rive verdi. È un fiume dal nome antico, “Tagliamento”, “Tiliaventum”, “Tiliment” o più semplicemente l’aghe, l’aga. Non c’è storia, né testimonianza di vita, né tradizioni delle nostre genti che non facciano riferimento alla sua presenza, talvolta discreta, ma a volte irruente e imprevedibile. Un fiume carico di valori, non solo naturalistici, ma culturali, storici, simbolici di vita, di festa e di lavoro, per le genti che si sono affannate lungo le sue sponde e nelle terre strappate con duro lavoro alla forza imprevedibile delle sue acque». (Pier Mauro Zanin, Presidente del Consiglio regionale)
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