Torino, 02 agosto 2022
Conclusasi con successo la prima edizione della Vermouth di Torino Week,
che ha visto la partecipazione di quasi un centinaio di locali in tutta
Italia, dove i barman si sono anche cimentati nella sperimentazione di
inediti cocktail a base del più famoso vino aromatizzato italiano, il Vermouth di Torino IGP, il Consorzio del VDT lancia la campagna del secondo semestre 2022 che lo vedrà impegnato sui mercati internazionali di riferimento.
“Siamo particolarmente soddisfatti della risposta ottenuta da questa edizione pilota della Vermouth di Torino Week – commenta il Presidente del Consorzio Roberto Bava – abbiamo
voluto puntare sulla notorietà e trasversalità di un prodotto storico,
considerando la felice riscoperta di questa categoria nei trend del bere
miscelato. Ora si lavora già alla prossima edizione che avrà grande
respiro internazionale.”
E’ sempre l’ora del Vermouth,
questa infatti è solo la prima di una serie di azioni che il Consorzio
sta pianificando per la seconda parte dell’anno e che lo vedrà coinvolto
in numerosi progetti e manifestazioni in Italia e all’estero; dalla partecipazione al Salone del Gusto, alla realizzazione di incoming con operatori stranieri in Piemonte, alla presenza alle più importanti fiere del settore, dal Bar Convent di Berlino all’Athens Bar Show in Grecia.
Si inizierà inoltre a lavorare sul progetto dell’Aperitivo Mediterraneo con brevi video girati tra la Grecia e diverse regioni Italiane che avranno come focus gli ingredienti tipici del rito dell’Aperitivo in collaborazione con il Consorzio del Pecorino Toscano, i limoni della Cooperativa Produttori Costieragrumi (Amalfi) e le olive greche di Agrifood.
Il Vermouth di Torino
Il
Vermouth di Torino è il più famoso vino aromatizzato italiano, già
apprezzato alla corte reale dei Savoia. Il suo nome deriva dal termine
tedesco wermut che definisce l’Artemisia absinthium (assenzio maggiore), base aromatica principale nella sua preparazione.
Nell’Ottocento e Novecento il Vermouth di Torino, diventato ormai
famoso anche all’estero nelle sue due varianti bianco e rosso, vide
definire con un Regio decreto le sue caratteristiche. Proprio dal
capoluogo piemontese ha inizio lo sviluppo del Vermouth di Torino come
lo conosciamo oggi: una bevanda per un aperitivo conviviale. Nel corso
degli anni si è assistito all’evoluzione delle tecniche di lavorazione:
le nuove hanno affiancato le più antiche e la loro coesistenza continua
ancora oggi a preservare e valorizzare la tradizionale produzione di
questo prodotto.
Il Vermouth viene classificato in base al
colore (Bianco, Ambrato, Rosato o Rosso) e alla quantità di zucchero
impiegata nella sua preparazione. Il disciplinare prevede anche la
tipologia Vermouth Superiore che si riferisce a prodotti con un titolo
alcolometrico non inferiore a 17% vol., realizzati con almeno il 50% di
vini piemontesi e aromatizzati con erbe – diverse dall’assenzio –
coltivate o raccolte in Piemonte.
Consorzio del Vermouth di Torino
Il
Consorzio ha per scopo principale la tutela, la promozione, la
valorizzazione della denominazione, tutelandone l’informazione al
consumatore finale e fornendo assistenza tecnica e formazione
professionale alle aziende e ai produttori. Tra i principali compiti,
anche l’attività di vigilanza per garantire la corretta applicazione
della Indicazione Geografica Protetta ai prodotti consorziati. Tra gli
obiettivi c’è anche la collaborazione con istituti e scuole per
promuovere iniziative legate alla valorizzazione, all’educazione
alimentare e al consumo corretto e responsabile.
Il Consorzio si costituisce nel 2019 per volontà dei produttori di
Vermouth di Torino che, consapevoli della necessità di una
regolamentazione, hanno definito insieme un disciplinare di produzione
approvato dal Decreto del 22 marzo 2017 con cui il Ministero delle
Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha regolamentato l’indicazione
geografica Vermouth di Torino/Vermut di Torino.
Attualmente il Consorzio, presieduto da Roberto Bava, comprende 28
aziende storiche che producono e distribuiscono in tutto il mondo:
Antica Cantina di Calosso, Antica Distilleria Quaglia – Bèrto, Antica
Torino, Arudi, Cav. Pietro Bordiga, Calissano – Gruppo Italiano Vini,
Carlo Alberto, Carpano – Fratelli Branca Distillerie, Chazalettes,
Cinzano
– Davide Campari–Milano, Giulio Cocchi, Coop. Erbe Aromatiche Pancalieri,
D.co Ulrich,
Del Professore, Drapò – Turin Vermouth, Ducato, Franco Cavallero
Spirits, Gancia & C., La Canellese, Luigi Vico, Mainardi, Martini
& Rossi, Peliti’s, Sibona, Sperone, Starlino, Tosti1820, Vergnano.
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