Studio G7 inaugura la nuova stagione espositiva ospitando nei propri spazi la quarta mostra personale dell’artista inglese David Tremlett.
Dopo l’ultima esposizione del 2008 che aveva visto l’artista creare un grande wall drawing capace di coinvolgere e idealmente riunire tutte le pareti dello spazio espositivo, in questo nuovo progetto l’architettura della galleria si fa metafora del tempo.
In particolare, l’artista presenta opere inedite su carta realizzate tra il 2019 e il 2021. È proprio questo l’intervallo di tempo che vede il lavoro di Tremlett mutare, spostando il cosiddetto “spazio delle idee” dalla dimensione del viaggio a quella dello studio. Se prima infatti l’artista rintracciava nel mondo e nelle lunghe distanze nuove geometrie e architetture da formalizzare e presentare in spazi pubblici e privati, il nuovo modo di viaggiare ha visto lo studio d’artista e i luoghi d’Europa a Tremlett familiari diventare il centro del pensiero e del processo creativo.
Seguendo
questo nuovo approccio al lavoro, la galleria verrà divisa in tre
momenti, idealmente testimoni dei tre anni - 2019, 2020, 2021 - in cui
l’artista ha dovuto allontanare la propria idea di viaggio dal processo
creativo.
Le opere su carta sono il
risultato di una riflessione che attinge dal passato e, consapevole del
presente, rivolge lo sguardo al futuro.
David Tremlett (St.
Austell, Cornovaglia, 1945) studia scultura al Royal College of Art di
Londra. Alla fine degli anni ’70, durante i viaggi in Australia, Africa,
Iran, Afghanistan e India, entra in contatto con grandi superfici
policrome coperte a mano mediante pigmenti; scopre così le polveri
colorate, che risultano perfette per le sue esigenze di viaggiatore. Il
piccolo formato caratteristico dei primi lavori viene sostituto da
supporti di grande scala. Parallelamente alla grafite si affianca l’uso
del colore, dal verde al marrone, fino a colori caldi e cangianti. A
partire dagli anni ’80 la pratica del wall drawing diventa
progressivamente il principale mezzo espressivo dell’artista. Con il
tempo questa tecnica si evolve, ampliando sia lo spettro dei colori sia i
supporti su cui lavorare, in una pratica definita dallo stesso artista
“scultorea”, tesa alla definizione dello spazio e dell’intero volume. La
stesura dei pigmenti attraverso l’uso delle mani nude avviene, oltre
che sulle pareti degli spazi architettonici, sulla carta.
David Tremlett realizza wall
drawings in tutto il mondo: si ricordano gli interventi presso la
Cappella di Barolo, La Morra, insieme a Sol LeWitt; ambasciata
britannica, Berlino; British Council, Nairobi; Chiesa di S. Pietro e S.
Paolo, Villenauxe-la-Grande, Francia; Tate Britain e Bloomberg HQ,
Londra; Sinagoga di Zamosc; Chiesa di Coazzolo, Asti; Cappella del
Relais San Maurizio, Santo Stefano Belbo. L’artista partecipa a numerose
mostre personali e collettive, in Italia e all’estero; tra gli spazi in
cui espone si ricordano Museum of Modern Art, New York; Stedeljik
Museum, Amsterdam; Centre Pompidou, Parigi; Juan Miro Foundation,
Barcellona; alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea, Trento; Musée de
Grenoble, Francia; Centro d’Arte Contemporanea Pecci, Prato.
Immagine
David Tremlett, My Places #14, 2019, collage, grafite e pastello su carta, cm 59x84
DAVID TREMLETT
2019 2020 2021 lavori su carta
Con un testo critico di Marinella Paderni
Apertura mostra
venerdì 23 settembre ore 18.00 - 21.00
Date mostra
24.09 – 27.12.2022
Galleria Studio G7
via Val D'Aposa 4A, 40123 Bologna
Orari
da martedì a sabato, 15.30 - 19.30. Mattina, lunedì e festivi per appuntamento
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