Comprendere il mercato da una prospettiva globale, con la capacità di sviluppare progetti vinicoli innovativi e trasversali alle diverse aree geografiche e affrontare la complessità dello scenario come un’opportunità, spinge Pasqua Vini a condurre indagini periodiche sui mercati chiave come Stati Uniti, Regno Unito e Italia.
Per questo Pasqua Vini ha commissionato alla società di ricerca Toluna un’indagine ad hoc per indagare gli stili di consumo e le attitudini di giovani in Italia, nel Regno Unito e negli Stati Uniti.
Il questionario è stato somministrato a 2.400 partecipanti, donne e uomini nati a cavallo tra il 1980 e il 2000, equamente divisi tra Italia, Regno Unito e Stati Uniti, che hanno consumato vino almeno una volta nell’ultimo mese.
Se l’aspetto di convivialità e di coinvolgimento emotivo (inteso come piacere associato all’esperienza di degustazione) è percepito in maniera simile da Millennial e Gen Z, i primi trovano in questo rituale anche una gratificazione personale (Italia 33%, UK 34%, USA 27%), mentre i secondi un modo per sentirsi più spensierati e predisposti verso gli altri (21% Italia, 28% UK, 26% USA).
Il vino rosso è in assoluto il preferito da tutto il campione preso in esame, e trova consensi in maniera trasversale sia tra Millennial che Gen Z (in Italia 42% e 43%, in UK 33% e 39%, in USA 42% e 39%).
Nel proprio tempo libero, le due generazioni sono concordi nel definire il pranzo o la cena fuori casa una delle loro attività preferite. Ecco perché, tra le voci che interessano di più Millennial e Gen Z in USA, e sulle quali si vanno a informare, il vino occupa un ruolo di primo piano (49% e 42% del campione).
Una parte rilevante degli intervistati dichiara di conoscere la denominazione Valpolicella (agevolata dall’Italian sounding), questo avviene siaper il panel italiano (62% dai Millennial e 44% Gen Z), che quello USA (46% dai Millennial e 41% Gen Z) e UK (26% dai Millennial e 31% Gen Z).
Gli intervistati oltreoceano si dicono anche molto interessati al mondo dell’arte e, quando si parla di approcci non convenzionali, vedono con favore il mondo del vino legarsi a quello dell’arte (con una media di 4,23 per i Millennial e di 4,16 per i Gen Z, in una scala di gradimento da 1 a 5), poiché entrambi condividono valori come creatività (56% Millennial, 53%, 53% Gen Z), attenzione alla qualità (45% e 46%) e capacità di innovazione (38% e 27%).
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