16 - 24 novembre | Milano | Arcobaleno Film Center, Cineteca Milano Arlecchino, Cineteca Milano MiC
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Milano, 14 novembre 2024 – FILMMAKER FESTIVAL 2024 è in arrivo a Milano dal 16 al 24 novembre sugli schermi di Arcobaleno Film Center, Cineteca Milano Arlecchino e Cineteca Milano Mic. Nove giorni dedicati al documentario, alla ricerca audiovisiva, all’esplorazione dei confini tra cinema, teatro e arte, in dialogo con grandi maestri e giovani outsider.
Inaugurazione sabato 16 novembre alle 21.30 all’Arcobaleno Film Center con Allégorie Citadine di Alice Rohrwacher e JR e C’est pas moi di Leos Carax, due film che ben introducono lo spirito di ricerca che attraversa tutta la programmazione. Nel primo i due artisti entrano ciascuno nell’universo poetico dell’altro componendo una danza scanzonata sul potere della fantasia, nel secondo (in concorso in prima italiana e presto su IWonderFull) Leos Carax dichiara l'amore per Godard e per il cinema, sulle orme di Denis Lavant, flaneur lunare tra i ponti e le strade parigine, John Ford e Nick Ray.
Chiusura domenica 24 novembre alle 21.00 all’Arcobaleno Film Center con Sulla terra leggeri, l’opera prima di Sara Fgaier, presentata in concorso a Locarno e in uscita nelle sale con Luce Cinecittà, che si avventura nell'assoluto dei sentimenti sul filo della memoria perduta e ritrovata.
Otto le sezioni in programma: Concorso Internazionale, Concorso Prospettive, Fuori Concorso, Interferenze, Retrospettiva: Prometeo liberato – il “Nuovo Cinema” per Adriano Aprà, Filmmaker Expanded, Filmmaker Moderns, Teatro Sconfinato per un totale di 64 titoli di cui 40 prime mondiali e 11 prime italiane.
Il CONCORSO INTERNAZIONALE presenta undici titoli, tutti in anteprima italiana o mondiale, grandi nomi del documentario e innovatori al confine fra arte, cinema e sperimentazione. Attualissime le tematiche: ecologia, conflitti, decolonizzazione, cura e salute mentale, racconto del sé.
Ruth Beckermann (Favoriten) e Claire Simon (Apprendre) realizzano due film ambientati rispettivamente nel sistema scolastico austriaco e francese per parlare di seconde generazioni e ius scholae, del valore della democrazia e dell’educazione alla felicità. Khavn De La Cruz, artista filippino, ripercorre in Makamisa – Phantasm of Revenge la decolonizzazione e la liberazione dall’occupazione spagnola del suo Paese. Il tema del conflitto è il dispositivo utilizzato da Oksana Karpovych in Intercepted, che affronta la guerra fra Ucraina e Russia attraverso le conversazioni dei soldati russi intercettati dall’esercito ucraino. L'ambiente e il rapporto fra umano e mondo animale sono al centro di The Invisible Zoo di Romuald Karmakar, girato allo zoo di Ginevra. La natura è il punto di partenza anche per le sperimentazioni di Johann Lurf e Christina Jauernik in Revolving Rounds, un trip lisergico in pellicola 3D. L’io è al centro del lavoro di John Smith, maestro britannico del cinema d'avanguardia, che in Being John Smith realizza un film-saggio intorno a sé stesso e al nostro tempo.
Due i titoli italiani, entrambi in prima mondiale. Donatella di Cicco in Via Campegna 58, scala I, Interno 8, 80421, Napoli, riflette sui rapporti fra generazioni e sulla trasmissione della memoria. Massimo D'Anolfi e Martina Parenti con Un documento, girato all'interno della sezione di Etnopsichiatria dell'ospedale Niguarda di Milano, indagano invece le fratture del presente. Il tema della cura è anche il riferimento per Nicolas Philibert in Averroès e Rosa Parks (in Italia uscirà per I Wonder Pictures): una riflessione sull’oggi attraverso il microcosmo del Polo psichiatrico di Parigi.
Il CONCORSO PROSPETTIVE, laboratorio senza distinzioni di generi, lunghezze, formati, dedicato a autrici e autori fino a 35 anni, propone quindici opere, tutte in anteprima mondiale e nazionale, che esprimono una grande varietà di soggetti e di linguaggi per confrontarsi con identità di genere, uso dell'archivio, voci femminili, geografie contemporanee.
L'eco dei fiori sommersi di Rosa Maietta scopre negli archivi di Napoli racconti di violenze che si proiettano nel presente. Camilla Salvatore compone in Il capitone il ritratto intimo di una ragazza trans. La gentrificazione di Milano è al centro di Esseri urbani di Mariasole Caio, Marco Occhionero, Camilla Parodi, Simone Pontini. Partono dalle immagini e dai materiali di archivio Noah Zoratti (Parlando ad un Ritratto), Veronica Orrù (Un modo di sorridere insolito), Hleb Papou (Lettera di un sicario), Silvia Cuconati – Passi (O quel che si ricorda). Giocano con irriverenza sui bordi della finzione Diego Fossati (Fratello documentario) e Castrense Scaturro e Federico Scrima (Auto-tune). È un coming of age Fermate il tempo di Davide Finocchiaro. È invece un documentario di osservazione Madelyn di Marco Trotta. Si confrontano con la cecità, fisica e spirituale, Tommaso Bellinzaghi con Fuori campo, sulla squadra di baseball di non vedenti Hurricane Cisv Varese, e Luca Pallaro che in Cieco riflette sulle possibilità della rappresentazione. È un viaggio in Giappone, sospeso fra dimensione onirica e reale, Sado di Davide Palella mentre esplora le possibilità del linguaggio e le sue invenzioni Vitaliy's Dream di Martino Santori. La stessa ricchezza si ritrova nelle proposte della sezione Fuori concorso che offre I sonnambuli di Luana Giardino, La maison Dieu di Alberto Baroni, Meditazioni per l'Apocalisse di Irene Dorigotti e Amerika di Saverio Corti.
Cinque le proposte FUORI CONCORSO, una pluralità di sguardi in cui la ricerca e la sperimentazione dialogano col racconto politico nel nostro tempo.
In anteprima italiana, in collaborazione con il Goethe-Institut Mailand, Filmmaker presenta Filmstunde_23 di Edgar Reitz. Il grande regista tedesco ritrova dopo oltre cinquant'anni la sua classe di un ginnasio femminile dove ha insegnato cinema nel 1968: una scommessa pedagogica che si fa narrazione nel tempo. Tardes de soledad è il nuovo film di Albert Serra che tramite il giovane e iconico torero Andrés Roca Rey costruisce un'indagine sul mito della corrida. Un ritratto è anche il nuovo film di Marie Losier. Peaches goes Bananas racconta da vicino Peaches, artista punk queer femminista, e restituisce in 16mm una traiettoria musicale che ha saputo farsi voce delle istanze Lgbtqi+. Le macerie dell'ex Istituto Marchiondi-Spagliardi progettato negli anni Cinquanta a Baggio da Vittoriano Viganò e le utopie fallite di Milano: a partire da qui Andrea Caccia in Né ombra né luce (prima mondiale) si avventura insieme agli studenti dell'Istituto Rosa Luxemburg nella storia della città. L'attualità e l'analisi storica e politica si intrecciano in No Other Land (che sarà distribuito da Wanted) di Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor, film collettivo sulla brutalità dell’occupazione israeliana in Cisgiordania.
Nella sezione INTERFERENZE il cinema incontra l’arte contemporanea in due programmi con Masbedo e Saodat Ismailova.
I luoghi diventano storia in Pantelleria, il cortometraggio dei Masbedo girato sull'isola siciliana, incrociando la guerra, il bombardamento da parte degli alleati, alla sua narrazione. Masbedo è anche la “guida” per un gruppo di giovani artiste e artisti nel progetto Perdersi nell'espanso, organizzato da Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti in collaborazione con Careof e Filmmaker. Dodici brevi film a partire dalla scommessa di espandere l'arte visiva nel cinema.
Fra le artiste contemporanee più innovative, attualmente in mostra all’Hangar Bicocca di Milano con A Seed Under Our Tongue, Saodat Ismailova presenta Bibi Shesanbe in cui segue diverse generazioni di donne uzbeke nelle loro attività quotidiane, provando a coglierne i gesti che racchiudono antiche tradizioni e saperi. L'artista sarà presente in sala e al termine della proiezione, organizzata in collaborazione con Careof per ArteVisione, terrà una conversazione con la curatrice della mostra, Roberta Tenconi.
L’edizione 2024 di Filmmaker è dedicata ad Adriano Aprà (1940-2024), nelle parole del direttore Luca Mosso «per noi un maestro vero, di quelli che ci hanno insegnato a vedere e a programmare, che ci hanno dedicato il loro tempo per disegnare un percorso attraverso il cinema-saggio, che ci hanno fatto scoprire Van der Keuken e capire Godard e Marker». La RETROSPETTIVA Prometeo liberato – il “Nuovo Cinema” per Adriano Aprà lo ricorda con un palinsesto (a cura di Tommaso Isabella) ispirato ai suoi interventi del 1969 sulla rivista Cinema & Film. In programma quindici lavori di autori rappresentativi dell’underground italiano degli anni Sessanta e Settanta, da CCI – Cooperativa Cinema Indipendente a Alberto Grifi, Anna Lajolo, Guido Lombardi, Adamo Vergine, Mario Schifano, Pia De Silvestris, Gianfranco Brebbia, Annabella Miscuglio, Tonino De Bernardi, Piero Bargellini, Silvio e Vittorio Loffredo, Paolo Gioli, Franco Angeli.
In TEATRO SCONFINATO tre lavori, tre registi che accettano la scommessa di un teatro fuori dal palcoscenico. Francesca Lolli e Bruno Bigoni lavorano coi detenuti all'interno del carcere milanese di Bollate, e le storie di vita vissuta incontrano la mitologia dei classici. Il risultato è Il pianto degli eroi. L'Iliade e le Troiane nel carcere di Bollate, in prima mondiale. Cosa viene “prima” del palcoscenico e dei riflettori? È su questa parte della messinscena che indaga Alessandro Rossetto in Studi per scene, il film realizzato nell’ambito del corso di specializzazione in recitazione cinematografica ideato da Nicoletta Maragno. In Hijos de Buddha, invece Rossetto allestisce una mise en espace sonora a partire da un testo di Nicolò Sordo.
FILMMAKER MODERNS si concentra quest’anno su Francesco Ballo, Tommaso Donati e Alessandro Rossetto. Ballo presenta un nuovo programma di sei film creduti perduti. La parola letteraria nel suo rapporto con l'immagine è invece la strada su cui si avventura Tommaso Donati in Poetenleben (prima mondiale), alla ricerca di una forma per ripercorrere la vita e l'universo poetico di Robert Walser. In ultimo, restaurato da Cinecittà Luce, torna sugli schermi Il Fuoco di Napoli (1997) di Alessandro Rossetto. La storia di un uomo e della sua passione per i fuochi di artificio, in quello che rimane una lezione di cinema del reale.
Confermata per il 2024 anche FILMMAKER EXPANDED, la sezione dedicata alla realtà virtuale e immersiva realizzata insieme ad AN-ICON con la collaborazione di Rai Cinema. L’iniziativa prevede la terza edizione del concorso Gradi di Libertà dedicato alle opere italiane (43° 43' 23.7972" / 7° 21' 32.3022 di Sara Tirelli, The Art of Change di Simone Fougnier e Vincent Rooijers, Cos Endins di Gianluca Abbate, Grosse di Giulia Brusco, Sweet End of the World! di Stefano Conca Bonizzoni, Temporal Failure di Emilia Gozzano e wwwhisper di Emanuele Dainotti). Filmmaker Expanded si svolgerà dal 17 al 21 novembre presso l’Arcobaleno Film Center. I premi verranno assegnati nella serata conclusiva del festival, domenica 24 novembre alle 21.00, sempre all’Arcobaleno Film Center.
La SIGLA del festival, dal titolo La Nuotatrice, è realizzata dall’artista e filmmaker Giulia Savorani che ha lavorato pittoricamente su un’acquatica sequenza video.
FILMMAKER è realizzato con il contributo di Ministero della Cultura – Direzione generale cinema, di Regione Lombardia e con il patrocinio del Comune di Milano. In collaborazione con AN-ICON-Università degli Studi di Milano, Forum austriaco di cultura di Milano, Goethe-Institut Mailand, Associazione Nicola Curzio, CSC Cineteca nazionale, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Cineteca di Milano, RaiCinema, Careof, Fuori orario, Start Milano, Zero, Filmtv, Taxidrivers.it, Civica scuola di Cinema L. Visconti, Naba, MFN.
ABBONAMENTI | BIGLIETTI | CATALOGO
Abbonamento Intero 35€ | Ridotto 30€ | Sostenitore 100€
Biglietto d’ingresso 8,50€
Catalogo 5€
Filmmaker Expanded | costo biglietti 4€ | ingresso gratuito per accreditati e abbonati di Filmmaker Festival 2024
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