martedì 8 luglio 2025

MATTIA VEZZOLA OSPITE D’ONORE IN PROVENZA AL CONVEGNO “MATINÉE TECHNIQUE 2025”

 


Il Museo Vincenzo Vela presenta due nuove mostre

 swissceramics. Uno sguardo sulla ceramica svizzera contemporanea, a cura di Hanspeter Dähler

Valentina Pini. Calibrando l’occhio, a cura di Raphael Gygax

 

22 giugno 2025 – 11 gennaio 2026

 



 

 

Fino all’11 gennaio 2026, Il Museo Vincenzo Vela di Ligornetto presenta due nuove mostre: swissceramics. Uno sguardo sulla ceramica svizzera contemporaneaa cura di Hanspeter Dähler, e Valentina Pini. Calibrando l’occhiocurata da Raphael Gygax. La scelta di presentare parallelamente una mostra collettiva di artiste e artisti appartenenti a un’associazione nazionale e un focus dedicato a una figura d’artista ticinese basata a Zurigo, conferma l’importanza e la vitalità degli scambi artistici al di là dei confini regionali. Le due esposizioni, nella loro complementarità, presentano aspetti dell’attuale creazione artistica in Svizzera, ponendo un particolare accento sulla capacità di metamorfosi e di narrazione della materia, e intessendo un interessante dialogo con la collezione del Museo e le peculiarità della tecnica scultorea.

 

 

swissceramics. Uno sguardo sulla ceramica svizzera contemporanea

 

In collaborazione con l’associazione swissceramics, il Museo propone una mostra che raccoglie le

opere di 25 ceramiste e ceramisti attivi in Svizzera, selezionati tra 64 candidature da una giuria

composta da cinque membri: Hanspeter Dähler, curatore della mostra, Claire Fitzgerald,

conservatrice en chef del Musée Ariana di Ginevra, Adrian Knüsel, membro dell’associazione

swissceramics, Antonia Nessi, direttrice del Museo Vincenzo Vela, e Simone Soldini, già direttore

del Museo d’arte Mendrisio.

 

L’esposizione propone un viaggio visivo che attraversa paesaggi interiori ma anche le fragilità del

mondo, mettendo in luce la ricchezza espressiva della ceramica come linguaggio artistico. Le opere

esposte – sculture, creazioni plastiche, installazioni – riflettono le attuali tendenze della ceramica

contemporanea: dalla rilettura di forme archetipiche alla sperimentazione formale, fino alla

sostenibilità e al rapporto con la natura. Suddiviso in sette sezioni tematiche, il percorso espositivo

presenta opere di Valérie Alonso (*1974), Doris Althaus (*1970), Christine Aschwanden (*1976),

Suzy Balkert (*1952), Simona Bellini (*1973), Piera Buchli (*1995), Angela Burkhardt-Guallini

(*1953), Margareta Daepp (*1959), Sonja Décaillet (*1965), Rita De Nigris (*1964), Esther

Dietwiler (*1962), Erika Fankhauser Schürch (*1969), Estelle Gassmann (*1981), Lea Georg

(*1963), Laure Gonthier (*1983), Noémi Handrick (*1986), Sophie Honegger (*1961), Timothée

Maire (*1991), Sibylle Meier (*1972), Stefanie Montagna (*1962), Marie-Blanche Nordmann

(*1949), Anja Ripoll (*1995), Laurin Schaub (*1984), Maude Schneider (*1980) e Michela

Torricelli (*1972).

 

Valentina Pini. Calibrando l’occhio

 

Il progetto espositivo si pone in dialogo con la collezione permanente del Museo. Con opere inedite

e lavori recenti, Valentina Pini (*1982) esplora i confini tra oggetto e soggetto, tra familiare e

“perturbante”, attraverso un uso alchemico e sperimentale di materiali come silicone, cera,

pigmenti e sostanze organiche. Si svela in tal modo un universo creativo dove l’oggetto quotidiano

si carica di una suggestiva ambiguità. Le sculture, fotografie e (video)installazioni di Pini, create

in parte espressamente per la mostra, intrecciano con la collezione storica un dialogo inatteso. Fra

queste, un’opera in particolare instaura un confronto diretto con la celebre statua equestre di Carlo

II di Brunswick eseguita da Vincenzo Vela, suscitando una riflessione sulla relazione tra potere e

immagini, memoria e caducità. Accompagna il progetto una pubblicazione curata da Antonia Nessi,

con un testo di Raphael Gygax.

 

 

 

• Agenda eventi e attività di mediazione.

Per tutta la durata delle mostre sono previsti appuntamenti di mediazione ed eventi culturali.

È possibile visionare il programma al link: https://www.museo-vela.ch/vela/it/home/attivita-

culturali/calendario.html

 

 

Museo Vincenzo Vela
Via Lorenzo Vela 6
6853 Ligornetto – Svizzera

https://www.museo-vela.ch/

 

 

 

 

 

 



lunedì 7 luglio 2025

Estate 2025: freschezza, eleganza e biodiversità nei calici di Annalisa Zorzettig

 

La coltivazione di funghi europei punta alla sostenibilità e all’economia circolare

 

I funghi coltivati oltre ad essere buoni per l’organismo e versatili in cucina sono un esempio di sostenibilità che si applica innanzitutto al metodo di produzione e all'imballaggio.


Ricerca e sviluppo
In tutta Europa produttori, agenzie indipendenti cofinanziate da enti pubblici e università stanno attualmente svolgendo diversi studi per migliorare la sostenibilità e la produttività del settore dei funghi coltivati. Tra questi, figurano nuove sperimentazioni per ridurre gli sprechi, combattere le malattie e cercare materiali alternativi per la produzione, come ad esempio, per quanto riguarda il pleurotus, si stanno sperimentando substrati di coltivazione alternativi, a base di cotone, miscanto ed arundo, per essere pronti a sostituire la paglia di grano duro di qualità per la produzione del compost. Altre ricerche si concentrano sul riciclo dei residui di funghi in nutrienti farmaceutici o sul miglioramento della gestione dei rifiuti plastici generati.


La produzione oggi
Oltre all’innovazione e alla ricerca, già il processo produttivo odierno, dimostra impegno per l’ambiente e attenzione per le risorse. Partendo dal terreno di coltivazione, questo si crea prevalentemente mediante una miscela di paglia, gesso e altre sostanze organiche, che vengono fatte fermentare, prima di essere pastorizzate. Viene quindi inoculato con una cultura pura di micelio, la parte vegetativa del fungo, prima di essere trasferito in un’atmosfera a temperatura e umidità controllate per l’incubazione. Una volta che il compost è stato ricoperto con un sottile involucro costituito da torba e calce per preservarne l’umidità, i funghi crescono in volate e vengono raccolti nell'arco di 4 settimane.
Questo metodo di produzione è particolarmente sostenibile, per vari motivi. Innanzitutto, richiede un terreno di coltivazione preparato con derivati agricoli che altrimenti sarebbero difficili da riutilizzare, inoltre impiega una quantità minima di acqua e di energia, con una bassa impronta di carbonio. Infine, offre un ulteriore vantaggio ecologico in quanto richiede un’area agricola ridotta grazie al rendimento elevato: da 25 a 30 kg per m2 (fonti: GEPC).


Il settore cura anche l’aspetto sociale e occupazionale, infatti la fungicoltura conta circa 2.900 produttori europei che forniscono oltre 40.000 posti di lavoro diretti, principalmente nelle zone rurali dell'Europa. E la buona notizia è che, nonostante le crisi, il prezzo di acquisto da parte dei rivenditori e dei ristoranti è rimasto stabile, intorno ai 3 euro al kg.


Imballaggi utilizzati
Anche l’imballaggio svolge un ruolo significativo nella sostenibilità del settore dei funghi coltivati. Attualmente, il 70% dei funghi freschi è venduto a esercizi al dettaglio. I vassoi utilizzati per la vendita dei funghi coltivati europei sono spesso realizzati in materiali riciclati, oltre ad essere alleati per la conservabilità dei funghi coltivati, possono essere, a loro volta, riciclati. La plastica rimane uno dei materiali maggiormente utilizzati per i funghi poiché permette di mantenere più a lungo la qualità e la freschezza dei prodotti.


Consumo
La sostenibilità contribuisce ad aumentare il consumo medio annuo che nel 2020 nei nove Paesi target di questa campagna si attestava attorno a 1,3 kg pro capite. In primis, per quanto riguarda la coltivazione dell’Agaricus bisporus, comunemente fungo prataiolo o champignon, in termini di consumo idrico ed energetico e per l’impronta di carbonio e riciclo, questo risponde perfettamente alle attuali aspettative dei consumatori.
Poi ci sono tutti gli aspetti legati ai valori nutrizionali dei funghi, ricchi di vitamine, antiossidanti e sali minerali e alla loro versatilità in cucina. Si tratta di iniziative di sostenibilità e innovazione che messe insieme e nel lungo termine potrebbero persino triplicare il consumo di questi prodotti.


Per approfondimenti in merito alla campagna visita il sito della campagna e la pagina instagram @europeanmushrooms.
Foto link

LAGO FILM FEST: IL FESTIVAL INDIPENDENTE DI CINEMA ARRIVA ALLA SUA 21ESIMA EDIZIONE CHE POTREBBE ESSERE L’ULTIMA