I
giornalisti e i comunicatori della rete internazionale Borghi
d’Europa
stanno
sviluppando in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale
una
iniziativa di informazione che racconterà la Valtellina, attraverso
le
testimonianze
dei protagonisti della filiera agroalimentare e turistica.
Uno
dei temi enogastronomici è sicuramente quello dei pesci d’acqua
dolce.
“Amate
la pesca sportiva? Non c’è meta migliore della Valtellina. Qui i
pescatori non hanno tempo di annoiarsi tra le sponde dell’Adda e
della Mera, la miriade di torrenti delle valli laterali e i laghetti
di montagna. L’acqua è un elemento importante in Valtellina: la
sua purezza è confermata dalla presenza del nobile Temolo, ma fra le
specie che potete pescare ci sono anche la trota Fario, la Marmorata
e il Salmerino di Fonte. Pescare in Valtellina è un divertimento per
tutta la famiglia: scegliete tra i numerosi laghetti artificiali
oppure organizzate una gita fuori porta in una delle tante aree
attrezzate lungo il Sentiero Valtellina, in riva al fiume Adda. Una
pedalata e una giornata di pesca tra panorami che regalano sempre
grandi emozioni.”
Vi
suggeriamo una sosta gustosa al ristorante Trippi a Montagna in
Valtellina, dove Gianluca ed Elena vi invitano a riscoprire gli
ingredienti e le ricette preparate ‘come una volta’, attraverso
una scrupolosa ricerca delle materie prime di qualità e dei migliori
ingredienti di stagione.
Proprio
qui abbiamo degustato una Tartare di Trota Fario della Valmalenco e
Ricotta mantecata.
La
presentazione è ineccepibile.
Le
trote fresche e affumicate sono sempre presenti, soprattutto nel menù
del sabato.
“
La materia prima proviene da una piscicultura della Valmalenco, di
Roberto Nani – osservano
Gianluca
ed Elena-. Consigliamo di accompagnare il piatto con il Rosso di
Valtellina di Arpepe.”.
Già,Arpepe.
Una
famiglia di viticoltori che da oltre 150 anni si dedica con passione
alla coltivazione del Nebbiolo, un vitigno raro che ha saputo nei
secoli adattarsi alla Valtellina: un territorio unico dove tutto
viene ancora fatto a mano. Da 5 generazioni “il giusto tempo di
attesa” scandisce i ritmi delle scelte ed è così che Arpepe si
propone umilmente di fare un vino che sia l’espressione più pura e
sincera della terra e degli uomini che con dedizione la coltivano.
Già
nel settembre del 2017, i giornalisti dell’unità d’informazione
di Milano di Borghi d’Europa
avevano
segnalato con entusiasmo i vini dell’azienda di Sondrio,degustati
in occasione del
Valtellina
Wine Festival.
Ma
vi sono tanti altri piatti che il Trippi propone : in questi giorni
come non ricordare i ravioli
con
ripieno di trota salmonata…., ma questa è un’altra storia che
racconteremo con una visita
della
redazione multimediale di Borghi d’Europa a fine luglio.
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