Arriviamo alla
Macelleria da Loris a Ligugnana di San Vito al Tagliamento
verso le 7,30.
Il banco è già
bello e pronto.
A dire il vero,
tutti ci avevano decantato le capacità professionali della Ketti.
Si va dalla Ketti e
basta.
Perchè da queste
parti è sinonimo di eccellenza.
Le carni di
provenienza locale,ben conosciute e seguite fino al loro arrivo in
macelleria.
E poi entra in
funzione l’altra Ketti, quella che sa interpretare le carni secondo
uno stile
gastronomico fantasioso,capace di valorizzare anche le produzioni
stagionali delle
nostre terre, in un viaggio del gusto inimitabile.
I pronto e cuoci,lo
sappiamo, sono andati incontro alle esigenze delle donne
in carriera.
Ma qui siamo in un
altro pianeta.
Fatto di conoscenze,
passione, curiosità, voglia di sapere e di comunicare.
Scrive Jolanda
Ferrara :
“Raccontare il
prodotto carne ‘con arte’, facendo da intermediari tra
l’esperienza dell’allevatore consapevole e la richiesta di
sicurezza del consumatore. Più qualità, più sicurezza e, perché
no, nuove soluzioni gastronomiche, nuove modalità di consumo. È
quanto chiede il consumatore moderno al macellaio-gastronomo 2.0. Non
il semplice bottegaio del passato ma una figura evoluta, un maestro
macellaio/norcino al passo con i tempi. Capace di tenere testa a
crisi e allarmi intorno al prodotto fresco (estrogeni, mucca pazza,
polli alla diossina, influenza aviaria) con maggiore professionalità,
formazione, specializzazione, nuovi strumenti e tecnologie. Più
cultura, che si traduce con più capacità imprenditoriale.”
Mentre leggevamo, il
pensiero è corso a Ketti.
Una vita passata nel
mondo della carne, senza che la passione sia mai venuta a mancare.
Oggi è aiutata da
un altro genietto della gastronomia,Piero.
Insieme continuano
un percorso entusiasmante,faticoso,impegnativo.
Già, ma questi sono
dei veri artisti.
Non ce ne sono più.O
quasi.
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