Corrado Spadaro,nume
tutelare di Pane e Bontà 1921 a Villotta di Chions
(Pasticceria,Caffetteria
e Panificio con piccola cucina),è stato invitato dai
giornalisti e dai
comunicatori di Borghi d’Europa a partecipare al percorso
del gusto che
porterà,in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale,
alla rassegna
internazionale dall’1 al 5 settembre nei colli di Conegliano.
Sono ben quattro gli
appuntamenti/stage che si svolgono a Pane e Bontà,
per degustare in
anteprima le eccellenze di territori diversi,tutti interpretati
dal geniaccio di
Corrado.
Il primo ha dato
spazio alla Sicilia (terra di nascita del Nostro), con i pomodori
di Pachino, alle
Marche con la Pasta di Aldo ( Monte San Giusto), ad un
tagliere di salumi e
mozzarella di bufala ( dalla Valtellina!), al Veneto con i
vini di Col Saliz di
Refrontolo.
E, a dire il vero,
la specialissima selezione di Corrado ha convinto tutti.
“La Pasta di
Aldo-racconta Corrado-, nasce a Monte San Giusto, ridente cittadina
dell’entroterra marchigiano che si trova a cavallo tra il mare
Adriatico e i monti Sibillini.Racchiusa nella sua sfoglia c’è il
giallo dorato dei campi di grano che in estate ricoprono le colline,
la giusta rugosità che piacevolmente solletica le papille gustative,
il sapore autentico e genuino di un tempo, quando le nonne
"spannellavano" cantando, quasi a voler immettere nella
massa, armonia e piacevolezza.
La prima curiosità
scaturisce dal nome ALDO: acronimo formato dalle sillabe iniziali dei
cognomi di Maria ALzapiedi e Luigi DOnnari, gli ideatori e i
compitori di questa vera opera culinaria.
La pasta nasce dall’
unione dei loro cuori appassionati del buono e del bello, nasce dalle
loro menti, da una saggezza antica e dall’estrema competenza
maturata notti su notti, quando Luigi e Maria incorporavano le semole
con le uova alla ricerca dell’equilibrio perfetto , essiccavano e
calcolavano i tempi giusti per una consistenza ottimale, per una
sfoglia che garantisse qualità e praticità.”
E poi i pomodori di
Pachino.
Forse non tutti
sanno che l'IGP classifica e tutela ben quattro tipologie diverse di
pomodoro, tutte con peculiarità diverse, e destinate a diversi
segmenti di mercato.
Il Pomodoro
Ciliegino
Caratteristico per
l'aspetto "a ciliegia" su un grappolo a spina di pesce con
frutti tondi, piccoli, dal colore eccellente .
Il Pomodoro
Costoluto
Frutto di grandi
dimensioni, dalle coste marcate, di colore verde molto scuro e
brillante, trova il suo habitat naturale nei terreni ad alta
salinità.
Il Pomodoro Tondo
Liscio
Piccolo e rotondo,
di colore verde scuro, inconfondibile per il gusto molto marcato. E'
molto apprezzato dai consumatori d'oltralpe. I suoi frutti sono di
consistenza ineguagliabile.
Il Pomodoro a
Grappolo
A grappolo o
snocciolato, può essere verde o rosso. Tondo, liscio, dal colore
brillante e attraente, con il colletto verde molto scuro.Il suo peso
varia in base allasalinità del terreno di coltivazione.
(Per ulteriori
informazioni visita il sito: www.igppachino.it)
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