Torna anche quest’anno a Sutrio, in Carnia, la tradizionale manifestazione “Fasjn la mede”, ovvero “Facciamo i covoni di fieno”. L’appuntamento è sui prati del monte Zoncolan domenica 29 luglio.
L’inconsueta festa è nata per ricordare, e soprattutto far conoscere
alle ultime generazioni ed ai turisti, uno dei più diffusi fra gli
antichi lavori della montagna carnica, ovvero la fienagione in montagna,
dalla falciatura dell’erba alla composizione di grandi covoni di fieno.
Un compito che era appannaggio principalmente del mondo femminile e che
verrà riproposto da gruppi di donne di Sutrio vestite con gli abiti
tradizionali, affiancate da uomini e bambini, pure in costume. Dalla
mattina alle 9.30 fino al pomeriggio nei prati dello Zoncolan (tappa
ormai mitica del Giro d’Italia) si susseguiranno le varie fasi della
fienagione: gli uomini che finiscono di falciare l’erba; le donne che
sparpagliano il fieno e poi, a mezzogiorno, si siedono all’ombra degli
alberi per rifocillarsi con la cjacule (il rustico pranzo al
sacco, racchiuso in un grande fazzoletto di tela a mo’ di sacchetto); e
poi ancora le donne che raccolgono il fieno in altissimi covoni.
A fare da contorno a “Fasjn la mede”
passeggiate naturalistiche alla scoperta delle erbe di montagna,
biciclettate, musiche e balli tradizionali attorno ai covoni, giochi e
esibizione di gruppi di bambini che giocheranno con il fieno e un
originale percorso gastronomico-naturalistico negli stavoli (le
caratteristiche baite col tetto a spiovente della Carnia) dello
Zoncolan. In ciascuno di essi si degusterà un piatto tradizionale,
preparato seguendo le ricette dell’indimenticabile chef Gianni Cosetti:
aperitivo con frittatine e salam, frico con polenta e cjapus cu las frices, selvaggina polente e fagioli, i
classici orzo e fagioli, orzotto, luanie fumade, vari tipi di dolci, lo
sciroppo di sambuco e frutti di bosco e un particolare the alle erbe
carniche. Nel corso della giornata passeggiate a cavallo a animazione
per i bimbi a cavallo, massaggi sull’erba con il fieno, shopping goloso
nel mercatino agro alimentare ed artigianale allestito nel piazzale
dello Zoncolan.
Per vivere a pieno la festa, si può alloggiare a Sutrio a Borgo Soandri,
l’albergo diffuso con le stanze (o meglio mini appartamenti con cucina
arredati di tutto punto) ricavate dalla ristrutturazione di antiche case
del paese. Pacchetti turistici su richiesta all’Albergo Diffuso Borgo
Soandri: www.albergodiffuso.org.
Vacanze in Carnia
Monti
incontaminati, natura selvaggia e silenziosa, un patrimonio d’arte e
storia che ben poche zone di montagna possono vantare, tradizioni
antiche e prodotti genuini: questo, e molto altro ancora, è la Carnia,
terra di boschi, rocce e vallate fra le più belle del Friuli Venezia
Giulia, a due passi dal confine con l’Austria. La Carnia ha mantenuto
intatti nei secoli i dialetti e le tradizioni della sua gente,
sviluppando un turismo a dimensione d’uomo, ecocompatibile, non
affollato, tanto che del rispetto ambientale ne ha fatto un
portabandiera. Trascorrere una vacanza in Carnia significa, dunque,
immergersi in un mondo fatto di autenticità e genuinità, essere accolti
in strutture ben attrezzate, di qualità e a prezzi accessibili, siano
esse piccoli hotel a conduzione familiare o alberghi diffusi, ricavati
dalla ristrutturazione di antiche case di caratteristici paesi. Gli
amanti dello sport possono sbizzarrirsi tra mountain-bike, cicloturismo,
passeggiate, arrampicate, trekking fra i rifugi, equitazione,
free-climbing, trekking a cavallo, parapendio, canoa. Non solo vacanze
attive: tutta da scoprire la particolarissima gastronomia della Carnia e
i prodotti tipici delle sue malghe, la sua storia antica che ha origini
celtiche e l’ha vista come protagonista nel periodo romano (come
testimoniano il Foro, l’area archeologica e il Museo di Zuglio, l’antico
Iulium Carnicum), l’arte, il folclore e l’artigianato, tutti segni di un passato custodito con orgoglio e riproposto con passione.
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