Accade
in Val di Sole: le navette Stelviobus portano gli escursionisti nella
Val di Rabbi chiusa al traffico, il Flixbus conduce i milanesi nella
valle, il Dolomiti Express trasporta le bici su rotaia lungo la
ciclabile, il Bike Bus accoglie i ciclisti e le loro due ruote.
Viaggio in un territorio pioniere che si sta convertendo al trasporto alternativo, lottando contro smog e traffico.
24 luglio 2018_La Val di Sole si sta affermando, tra le Alpi, come un laboratorio di idee sostenibili concrete, che non rimangono sulla carta. Lontano dalle mode passeggere e dalle operazioni “cosmetiche” che cavalcano l’onda green, in cerca di visibilità, qui, tra le Dolomiti, si disegna la montagna del futuro.
Si tratta di un cambiamento necessario e strutturale, che nasce in
comunità coese e pragmatiche come quella solandra. Dove una grande
varietà di soggetti si mette in rete per trasformare il nostro modo di
concepire la mobilità, un passo alla volta, consapevoli che da questo
dipende il nostro futuro.
Sono
diversi i progetti realizzati o in corso d’opera che raccontano questa
realtà: ognuno di loro può essere letto in relazione agli altri, come la
tessera di un mosaico. “Stiamo mettendo in cantiere numerose iniziative
al servizio di un traguardo più ampio che contiamo di raggiungere un domani: la vacanza senz’auto” spiega Fabio Sacco,
direttore generale dell’APT Val di Sole. “Il turista può venire in
treno, o con i propri mezzi, parcheggiare e poi scoprire il territorio,
fare sport, percorrere le valli e salire in quota grazie
all’integrazione dei vari servizi a sua disposizione”. A un turismo di
massa che eccede la “capacità di carico” ecologica, sociale e culturale
delle destinazioni turistiche, si oppone un turismo sostenibile, perché
bilanciato,
attento ai delicati equilibri del territorio. “La mobilità è la chiave
di volta di un’esperienza di vacanza in montagna, sia in estate che in inverno,
a maggior ragione in Val di Sole, terra di aree protette, tra i Parchi
naturali dello Stelvio e dell’Adamello Brenta, e la rete di riserve del
fiume Noce” conclude.
Lo Stelviobus in Val di Rabbi
La novità dell’estate 2018 è sicuramente il progetto che interessa la Val di Rabbi, diramazione della Val di Sole. Lo Stelviobus Rabbi è
un invito a mantenere l’aria pulita e silenziosa abbandonando l’auto
per raggiungere quest’angolo incontaminato nel cuore del Parco dello
Stelvio a piedi, in bici o con le navette. Alla base,
c’è la chiusura della valle alle auto. Dopo aver posteggiato nel
parcheggio gratuito a Plazze dei Forni, gli escursionisti possono
scegliere tra quattro linee ad alta frequenza – l’ultima solo la
domenica – che conducono ai principali punti di interesse: la Malga
Monte Sole, le cascate del Saent, tra le più belle del Trentino, la
Malga Stablasolo, le Terme di Rabbi, uno dei due stabilimenti della Val di Sole,
il ponte sospeso sopra le cascate del Rio Ragaiolo. Un
servizio disponibile ogni giorno, fino al 2 settembre, e poi nei
weekend, fino alla fine del mese (8-9, 15-16, 22-23 settembre).
Il direttore del Parco dello Stelvio Claudio Ferrari racconta
come è nata l’idea. “Negli ultimi anni, in estate, l’afflusso verso la
Val di Rabbi era aumentato notevolmente. I parcheggi erano insufficienti
e il traffico automobilistico aveva assunto proporzioni incompatibili
con la pace, il silenzio e l’aria pura che dovrebbero regnare in un
luogo come questo” spiega. “Bisognava invertire la rotta:
Amministrazione comunale e Parco hanno individuato nelle navette una
soluzione strategica per restituire alla valle la sua identità,
garantire l’accesso ai servizi da parte dei turisti e tutelare le
imprese della zona, la ristorazione, gli alberghi e tutto l’indotto”.
“È un progetto pilota” aggiunge il sindaco di Rabbi, Lorenzo Cicolini.
“Questo è il primo anno di attuazione, ci aiuterà a comprendere come
migliorare, aggiustare il tiro e tarare il servizio sulle necessità che
stanno emergendo. Siamo certi che sia un percorso virtuoso che
proseguirà nel tempo: per il momento va adattato, come un guanto, alla
realtà del nostro territorio. Andiamo avanti: il Parco non può
trasformarsi in un grande parcheggio”.
Le alternative all’auto in Val di Sole: Flixbus, Dolomiti Express e Bicibus
Al
di là della Val di Rabbi, è tutta la Val di Sole ad essere al centro di
un piano strategico che punta al trasporto sostenibile. Un altro
progetto riguarda Flixbus: in virtù di un accordo con Trentino
Marketing, tra le rotte dell’operatore tedesco della mobilità in autobus
figura, fino al 23 settembre, la 455, che unisce Milano a Norimberga passando per la Val di Sole. Una linea dal capoluogo lombardo “atterra” sul pianeta Val di Sole (Malé, Dimaro e Folgarida),
collegando la capitale economica d’Italia a una delle aree più belle
delle Alpi: a poca distanza da Val di Rabbi, Val di Peio e Passo del
Tonale, dalla pista ciclabile della Val di Sole, dai bike park e da
tutte le opportunità di sport, divertimento e
relax che offre l’area.
Oltre al trasporto su gomma c’è quello su rotaia: i ciclisti, tanto numerosi tra queste valli, possono usufruire della formula Bike Train “Dolomiti Express”,
spostandosi lungo i percorsi di MTB e sulla pista ciclabile che
costeggia il Noce, a bordo del treno appositamente attrezzato per il
trasporto di biciclette nella tratta Mostizzolo-Mezzana. E grazie alla “Val di Sole Opportunity - Trentino Guest Card” i turisti su due ruote possono salire gratuitamente sui Bike Bus,
i pullman con trasporto bici: tre linee che legano Mezzana a Peio,
Passo Tonale e Madonna di Campiglio-Carisolo, facendo da ponte con la
vicina Val Rendena attraverso i territori del Parco Naturale Adamello
Brenta.
“È la nostra grande scommessa, seguire un percorso verso la modernizzazione senza perdere la nostra identità, l’unicità del territorio, senza il quale non siamo nulla” conclude Marco Katzemberger,
presidente dell’Associazione Qualità del Parco Nazionale Adamello
Brenta e vicepresidente APT Val di Sole. “Per questo motivo il nostro
progetto si è dotato di una vision globale sulla mobilità, che
unisce treno, navette e trasporti a fune. Il nostro è un territorio
unico per varietà, dislivelli, caratteristiche naturali, dai 3000 metri
di Peio al Tonale, da Folgarida a Marilleva. Sicuramente proseguiremo su
questa strada”.
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