giovedì 27 maggio 2021

ANTONIO PAPPALARDO RIVOLUZIONA I CANONI DELLA PIZZERIA CON INEDITO: POCHI COPERTI, MENU ESSENZIALE, DESIGN E UNO STAFF STELLATO

 

Il pizzaiolo bresciano, già proprietario della Cascina dei Sapori, inaugurerà il 1° giugno il suo nuovo locale negli spazi che nel 1962 ospitarono la prima pizzeria di Brescia 
 

 
 
Nei locali che nel 1962 ospitarono la prima pizzeria di BresciaAntonio Pappalardo aprirà agli inizi di giugno Inedito. Il pizzaiolo bresciano di origini campane per questo nuovo progetto ha scelto di non replicare la Cascina dei Sapori, il locale con cui sta ottenendo importanti riconoscimenti nazionali, bensì ha voluto creare una pizzeria completamente diversa nel format, negli arredi e nell'offerta. Perfino la pizza proposta sarà "inedita" sia nei topping che nell'impasto, ma sempre frutto di grande ricerca e artigianalità.

Erano anni che stavo cercando con un socio un locale nel centro di Brescia - afferma Antonio Pappalardo – Volevamo aprire una pizzeria con pochi coperti, così da curare l’accoglienza, che per noi è imprescindibile, ma soprattutto per far vivere ai nostri clienti un’esperienza diversa legata alla degustazione della pizza. Così quando si è presentata l’occasione, durante la prima ondata, abbiamo deciso di non lasciarcela scappare. L’idea è quella di portare in città un format che al momento non c’è. Inedito per l’appunto.”
 
Un locale storico non solo perché lì aprì la prima pizzeria della città, ma soprattutto perché durante i lavori di restyling è stato rinvenuto un pozzo rinascimentale, che Antonio ha fatto recuperare dal suo architetto, nonché socio, cosicché i clienti possano ammirarlo attraverso due pedane in vetro.
Storico, dunque, dal punto di vista architettonico, ma moderno nel conceptnegli arredamenti nelle rifiniture in stile urban, che gli conferiscono un’impronta assolutamente internazionale. Sulle pareti si alternano mattoni a vista e le opere del giovane artista bresciano Luca Lombardi.

Saranno proposte solo le pizze tonde, caratterizzate dal cornicione ben sviluppato e dal gusto deciso dell’impasto. Infatti, per questo progetto, Antonio ha voluto realizzare una pizza che risultasse riconoscibile sin dalle base. Per quanto riguarda i topping Pappalardo ha lavorato su un duplice piano: da un lato si è concentrato sulla qualità delle materie prime, sfruttando questi mesi per scovare piccoli produttori artigianali; dall’altro sulla cura degli abbinamenti, per cui ha ridotto il numero di pizze, una quindicina in tutto, così da poter proporre topping originali e creativi, oltre alle classiche e alle signature.
 
 
 
Pizza al coregone, macadamia, asparagi e stracciatella
 
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Il tavolo realizzato con una pietra secolare del Rinascimento

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