L’Italia del
Gusto si è recata a Bologna a visitare la prima edizione della manifestazione
internazionale Slow Wine Fair (ideata da Slow Food e organizzata da BolognaFiere), svoltasi
dal 27 al 29 Marzo u.s. , che ha riunito tutti gli attori della filiera
vitivinicola, dai vignaioli e vignerons,al popolo degli enonauti e naturalmente
gli operatori del settore.
Una manifestazione molto importante, che
ha cercato di portare alla luce un’idea di vino giusto, sano e pulito
concettualmente, che va ben oltre il semplice calice e che non prevede l’uso di
agenti chimici, per rispettare e onorare al massimo i territori vocati.
Un’idea assolutamente condivisibile
dall’Italia del Gusto, che da anni si prodiga per comunicare efficacemente le
eccellenze vitivinicole italiane e non, grazie al Percorso Internazionale
Eurovinun, I Paesaggi della Vite e del Vino.
Alla Slow Wine Fair, sono state provate
etichette di pregio provenienti da varie regioni, come il Veneto, il Friuli
Venezia Giulia, la Lombardia, il Piemonte, la Toscana e l’Abruzzo, tutte unite
dal fil rouge di presentare vini sani, puliti e giusti per l’appunto.
Per il Veneto sono stati assaggiati i
frizzanti col fondo delle aziende agricole Malibran di Susegana (Tv), di
Bresolin Bio di Maser (Tv) e de l’Antica Quercia di Conegliano.
Nel polo dedicato al Friuli invece sono
stati provati gli ottimi bianchi del Collio di Korsic e il pregiato
Schioppettino di Prepotto di Valerio Marinig, mentre per la Lombardia ,
precisamente dall’Oltrepò Pavese, le strepitose bollicine da uva Pinot Nero di
Alessio Brandolini di San Damiano al Colle, gli ancestrali significativi di
Castello di Stefanago di Borgo Priolo, i Pinot Grigio Doc di Cordero San
Giorgio di Santa Giuletta e poi i rossi d’autore di Frecciarossa di Casteggio,
della Tenuta Mazzolino di Corvino San Quirico e di Conte Vistarino di Rocca de
Giorgi.
Per il Piemonte, l’Italia del Gusto si è
focalizzata prima sul grande bianco Timorasso
dei Colli Tortonesi, trovando ottimi quelli di Giovanni Daglio di Costa
Vescovato e di Oltretorrente di Paderna (Al.) e poi alcuni risso tipici
Langaroli di Domenico Clerico di Monforte d’Alba (Cn).
In Toscana invece particolarmente
apprezzati i Brunello dell’Azienda Agraria Lisini di Montalcino (Si) e le
etichette della Maremma Toscana di Poggio Cagnano di Manciano (Gr).
Infine, un salto in Abruzzo ad Ortona,
nel Chietino, a provare i rappresentativi Pecorino Igp e la Passerina igp della
famiglia Di Carlo, viticoltori dal 1830.
In alto i calici!
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