Una sesta edizione di spessore per
ripartire e capire le diverse sfumature di Barolo, Barbaresco e Roero
Milano, 11
Aprile 2022- Dopo lo stop forzato del 2021 dovuto alla pandemia, è finalmente
tornata (e in presenza) la prestigiosa rassegna Grandilanghe, giunta alla sesta
edizione, che è stata accolta con entusiamo da parte degli operatori horeca,
media e da 50 buyers esteri accuratamente selezionati e provenienti da USA, Canada, UK e Scandinavia.
Grandilanghe,
promossa come sempre dal Consorzio
di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani insieme al Consorzio
Tutela Roero, ha visto protagoniste ben 226 realtà vitivinicole langarole, per
la prima volta a Torino, nell’ottima e spaziosa location degli Spazi Ogr
(Officine Grandi Riparazioni).
Un’altra novità di questa sesta edizione è stata di
aprire anche ai wine lovers, nella giornata di lunedì 4 Aprile c.m. , in
collaborazione con Ais Piemonte.
Borghi d’Europa ha partecipato con piacere a
Grandilanghe, cogliendo l’occasione di poter comprendere da vicino le diverse
sfumature di Barolo, Barbaresco e Roero e di tutte le denominazioni langarole
in generale, al fine di comunicarle poi all’interno delle iniziative del
percorso Eurovinum, i Paesaggi della Vite e del Vino.
Per la zona del Roero Docg Borghi d’Europa ha
assaggiato come unici bianchi il Roero Arneis Docg 2022 e quello Riserva 2018
di Careglio di Baldissero d’Alb, il Roero Arneis Docg Riserva “Sru” 2019 di
Antica Cascina dei Conti di Roero di Vezza d’Alba e ancora la Riserva Docg di
Arneis “Sant’Anna” 2019 e lo Spumante Soeli 2018 di Arneis Docg di Cascina
Lanzarotti di Monteu Roero.
Poi i rossi: interessanti i Roero Docg 2017 S.S.
Trinità e la Riserva Docg 2016 S.S. Trinità Testun di Ridaroca di San Damiano
d’Asti (At), il Roero Docg Riserva Canale 2016 dell’Azienda Agricola Pace di
Canale (Cn) ed infine, sempre dalla medesima località il Roero Docg Bric Volta
2018 di Malabaila di Canale.
Capitolo Barbaresco Docg: ottime espressioni il
Barbaresco Docg Serracapelli 2018 di Cecilia Monte di Neive, poi il Barbaresco
Docg Faset Duesoli 2018 e quello 2017 di Piercarlo Culasso, il Barbaresco Docg
Fratìn 2017 e la Riserva 2015 Vigna
Giaia di Piazzo Comm. Armando di Alba, ed infine il Barbaresco Docg La Fenice
2017 e la Riserva Docg 2007 Piccola Emma di Pier Paolo Grasso di Neive.
Last but not least il Barolo Docg: qui Borghi
d’Europa ha molto apprezzato il Barolo Docg Ravera 2017 e il Cannubi Docg 2018
di Rèva di Monforte d’Alba, poi il Barolo Docg 2017 del Comune di Barolo e
quello Sarmassa Docg 2016 di Marchesi di Barolo, il Barolo 2017 Docg Bricco San
Pietro di Anna Maria Abbona di Dogliani ed infine il Barolo Docg Pichemej 2017
e il Docg Bussia 2017 dell’Agricola Marrone, che ha presentato anche il nuovo e
conviviale Langhe Rosato Dolcevita (70% Nebbiolo e 30% Barbera).
Indubbiamente, anche questa sesta edizione di
Grandilanghe ha proposto eccellenze di Langhe e Roero, sia per le nuove annate,
che per etichette un po’ più evolute, riconfermandosi come uno degli
appuntamenti principe per l’enologia del Belpaese.
Evviva!
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