Lazise, 11 aprile 2022_Oggi il gruppo di cantine con produzioni in Veneto e Puglia presenta la prima edizione del Bilancio di Sostenibilità 2021, il documento che rappresenta lo strumento più efficace e coerente per rendicontare il presente e il futuro prossimo di un’azienda che abbraccia un modello di crescita economica sostenibile nei confronti dell’ambiente, delle persone e della comunità in cui opera. Il Bilancio di Sostenibilità mostra i risultati raggiunti nell’esercizio 2021 (dal 1 gennaio al 31 dicembre) e sarà redatto con periodicità annuale in conformità ai “Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards” definiti nel 2016 dal GRI-Global Reporting Initiative, con l’obiettivo di illustrare le strategie di sostenibilità dell’azienda, racchiuse nella “Tinazzi (R)evolution", progetto che parte con la presentazione del Bilancio e unisce tutte le iniziative di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale d’impresa. La Tinazzi (R)evolution trae il suo nome dalla necessità sempre più sentita in azienda di evoluzione, cambiamento, rivoluzione e impegno per il futuro. “Il 2021, sebbene ancora segnato dalla pandemia da Covid-19, si è confermato come l’anno in cui la coscienza collettiva è diventata consapevole dell’importanza della sostenibilità ambientale – afferma Francesca Tinazzi, socia di Tinazzi srl, alla guida della Tinazzi (R)evolution –. Per la famiglia Tinazzi sostenibilità significa impegnarsi su più fronti: ambientale, economico e sociale. Affinché il nostro gruppo di cantine si sviluppi assicurando il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Il percorso di sostenibilità di Tinazzi ha inizio negli anni 2000, con una gestione impiantistica all’avanguardia, sistemi di tracciabilità di filiera e l’uniformazione a certificazioni di legge che hanno permesso di realizzare la linea produttiva biologica. Nell’ottica di abbracciare la sostenibilità a 360° con il passare degli anni il gruppo si è impegnato su più fronti, come nel proseguimento del percorso di conversione biologica di tutti i vigneti – 90 ettari tra Bardolino Classico, Valpolicella, Custoza, Puglia e i recenti di 5,5 ettari in Toscana e nel Chianti Classico di Pian del Gallo – e la conseguente produzione della nuova linea di vini biologici. Gli investimenti in sostenibilità nell’ultimo biennio ammontano complessivamente a 171.618 €, suddivisi in strategia di sostenibilità, conformità delle norme e rispetto per l’ambiente, eco-progettazione e qualità, sicurezza e tracciabilità del prodotto. L’impegno ambientale dell’azienda è testimoniato dal continuo miglioramento delle risorse energetiche, elemento cruciale per una gestione sostenibile. L’utilizzo di energia elettrica autoprodotta dagli impianti fotovoltaici garantisce la copertura necessaria alla linea di imbottigliamento e all’impianto di refrigerazione. L’azienda ha installato impianti fotovoltaici sul sito di Lazise nel mese di giugno 2019 e sul sito di Campopian, producendo al 31 dicembre 2021 274.870 kWh ed evitando 119.073 kg di CO2. Inoltre, sul fronte degli investimenti che hanno interessato la sede principale di Lazise, è stato implementato – con un investimento di 118.000 € – il nuovo impianto di depurazione dei reflui attraverso un sistema a membrane, che consente una notevole resa depurativa e una portata di refluo giornaliera più ampia. Grande attenzione è riservata all’ambito del benessere aziendale, con particolare rispetto di tutte le normative sulla sicurezza sul lavoro, e investimenti nella formazione dei dipendenti. Trasparenza e condivisione di buone pratiche di lavoro sono parte irrinunciabile nella supply chain: per Tinazzi una catena di fornitura responsabile prende origine da una gestione degli acquisti centralizzata che permette il rispetto degli step e l’efficacia nel controllo lungo tutta la filiera. Mediante questionario di Valutazione Fornitori, vengono selezionati i fornitori conformi ai requisiti in materia di sicurezza, legalità e qualità. I prodotti sono identificati lungo tutte le fasi della realizzazione: data l’importanza della rintracciabilità, l’azienda registra l’identificazione univoca del prodotto, dei semilavorati, delle materie prime e dei materiali di confezionamento. Lo stesso vale per i servizi di trasporto, sia della materia prima che del prodotto finito o semilavorato. Infine il concetto del “restituire” al territorio è di fondamentale importanza per Tinazzi, che realizza numerose attività di sostegno sociale come il progetto Piana degli Orti e il riciclo delle barrique della Tettoia Pinardi. Altri progetti sostenuti negli anni sono il progetto sulla conoscenza dei disturbi neurologici funzionali del Dipartimento Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell’Università di Verona e la realizzazione dell’Archeopark di San Giorgio in Puglia. |
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