Rosate e spumeggianti, fresche e profumate: le finissime bollicine del Caterina Rosè, piccolo e meditato capolavoro enoico di Podere Casanova di Montepulciano, sembrano create apposta per brindare alla Festa della Mamma. Di un intenso colore rosa corallo, perlage fine ed elegante, il Caterina Rosè porta in sé la struttura forte e decisa della bacca rossa del Sangiovese, che lo compone all’80% e viene ingentilita da un 20% di Chardonnay, Grechetto e Verdello. A renderlo etereo e bevibilissimo sono le bollicine ottenute con il Metodo Charmat. Versato nel calice, sprigiona una sottile e delicata nuance di sentori floreali (ad iniziare da delicate note di petalo rosa) e fruttati, come litchi e piccoli frutti rossi. Al palato risulta fresco, setoso, elegante, armonico e di buona persistenza. Il suo nome è un omaggio a Caterina, affascinante dama amata perdutamente da Giacomo Casanova, a cui è intitolato - per affinità elettiva - il Podere: veneti come lui, anche i proprietari Susanna e Isodoro Rebatto, sono infatti approdati a Montepulciano e ne sono stati irrimediabilmente ammaliati, proprio come accadde tre secoli fa al poliedrico e intrigante personaggio veneziano, re dei seduttori. |
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