La Scuola di specializzazione in beni demoetnoantropologici dell’Università “La Sapienza”, in collaborazione con l’Ecomuseo delle Acque, organizza un secondo seminario online dedicato al documentario “Latte nostro” del regista Michele Trentini e al progetto ecomuseale di cui il film fa parte, finalizzato a far conoscere e a sostenere le latterie turnarie. L’incontro, in programma lunedì 23 maggio dalle 15 alle 19, è aperto a tutti e si terrà sulla piattaforma Meet al link https://uniroma1.zoom.us/j/81214503064, non è necessaria l’iscrizione. Le latterie turnarie erano un tempo diffuse in tutto l’arco alpino. Le caratterizzava una modalità di gestione del latte semplice ed economica, il modello ricalcava e formalizzava l’usanza antica di mettere insieme il latte di più famiglie e caseificare collettivamente, con lo stesso principio della panificazione in comune.
Con il webinar organizzato dalla Scuola di specializzazione, le latterie turnarie, ancora attive in Friuli, Veneto e Trentino pur se in ristrettissimo numero, diventano un caso studio. Come in passato i caseifici di queste filiere non acquistano il latte ma effettuano un servizio di lavorazione per conto dei soci. Ogni allevatore dispone di un libretto dove quotidianamente viene annotato il latte conferito e il credito (o il debito) di latte nei confronti della latteria. Tutto il latte portato dagli allevatori in una giornata viene trasformato per conto di un unico socio: i prodotti ottenuti in quella giornata sono di proprietà del socio, che normalmente li ritira per commercializzarli in proprio o li può vendere allo spaccio della latteria quando questo è attivo. L’Ecomuseo sta dimostrando che non si tratta affatto di un modello superato ma ancora attuale, perché sostenibile e praticabilissimo.
Il documentario “Latte Nostro” si inserisce nel progetto che ha messo in rete le latterie turnarie dell’arco alpino aderenti alla “Carta dei princìpi” promossa dall’Ecomuseo delle Acque. Pone in primo piano allevatori, pastori e casari, anche molto giovani, che contribuiscono alla realizzazione di straordinari formaggi a latte crudo senza l’utilizzo di fermenti industriali, il Formaggio di turnaria della Latteria Turnaria di Campolessi (Friuli) e il Casolét del Caseificio Turnario di Peio (Trentino), entrambi Presìdi Slow Food. Il film è stato presentato alla comunità di Campolessi nel 2019 in occasione della seconda edizione del festival “Sguardi sui territori. Antropologia visuale ed ecomusei”, riscuotendo notevoli consensi.
«I dieci princìpi (della Carta dei valori delle latterie turnarie) sono i seguenti: il valore razionale e valoriale di cooperazione; l’alimentazione naturale degli animali (foraggi freschi o secchi con l’aggiunta di sfarinati e crusche, banditi insilati, fasciati e alimenti di origine animale); il benessere degli animali (pascolano sui prati dell’azienda o in alpeggio); il controllo della qualità del latte; la lavorazione del latte crudo fresco di due mungiture; la coltivazione diretta di foraggi; la conduzione familiare delle aziende; la creazione di un’economia di relazione tra produttori e consumatori; l’equità e la trasparenza del prezzo; la vendita diretta presso gli spacci o i mercati; la condivisione di buone pratiche e conoscenze tra caseifici». (“Atlante gastronomico del Presìdi Slow Food”, Bra 2021)
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