Il contributo di quest’anno è stato devoluto a Legambiente per il centro di conservazione delle tartarughe marine di Manfredonia inaugurato lunedì 25 luglio
FRoSTA ha deciso di destinare il 2% dei dividendi a organizzazioni ONG. Una buona pratica già attiva dal 2015 nella casa madre in Germania, e da quest’anno anche in Italia.
Questo impegno nasce dal bisogno di avere una chiara e trasparente strategia di impegno sociale. La somma dei dividendi è pubblica e dipende dai risultati finanziari dell’azienda.
“Abbiamo pensato che legare i nostri risultati a questo impegno fosse un segno di responsabilità sociale e di supporto alle realtà che necessitano di aiuto e finanziamenti”, dichiara Felix Aldhers, CEO FRoSTA Germania.
La scelta dell’organizzazione è fatta dai dipendenti che votano il progetto più in linea con i valori di FRoSTA.
E per il 2022, la somma è stata devoluta a Legambiente per l’inaugurazione del nuovo centro di recupero di Tartarughe di Manfredonia inaugurato lunedì 25 luglio proprio in coincidenza con l’arrivo al centro di un nuovo esemplare femmina di tartaruga.
Un’azione che si inserisce nel quadro della collaborazione pluriennale di FRoSTA con Legambiente, che ha portato alla realizzazione di numerose azioni congiunte, come la recente inaugurazione del Giardino dei Ghiacciai sul Gran Paradiso.
La scelta è caduta su questo progetto alla luce dell’impegno a favore della sostenibilità e della biodiversità, che sia terrestre o marina, che da sempre è uno dei punti centrali della produzione di FRoSTA. Un impegno concreto, che si snoda attraverso progettualità importanti che coinvolgono persone, mesi di lavoro, abbracciano tematiche diverse e che poi diventano tangibili in alcuni momenti specifici. Come questa inaugurazione, che trasforma in azione concreta una scelta di FRoSTA, da sempre è attenta al benessere dei mari e dei suoi abitanti.
L’impegno di Legambiente per la conservazione delle tartarughe marine si manifesta da sempre in tante modalità, dalla realizzazione di progetti LIFE, ai campi di volontariato per la salvaguardia dei siti di ovo-deposizione, alla partecipazione alla stesura del Piano di Azione per la Tutela della Tartaruga Marina (PATMA).
Una delle attività più rappresentative di questo impegno è l’intenso lavoro svolto quotidianamente dal Centro di Recupero Tartarughe Marine di Manfredonia, aperto nel gennaio 2007, nell’ambito del Progetto TARTANET LIFE, con l’obiettivo di recuperare e curare le tartarughe marine in difficoltà ritrovate in mare o spiaggiate lungo i litorali, andando a costituire un punto di eccellenza all’interno della rete che riunisce altri centri analoghi dislocati su tutto il territorio nazionale. Manfredonia ospita una delle più importanti Marinerie del Mediterraneo. Per questo motivo si è scelto di creare proprio qui questo centro, che fa da riferimento per i pescatori delle provincie di Campobasso, Foggia, Barletta-Andria-Trani.
Dalla sua apertura sono state recuperate circa 1300 Tartarughe Marine. Per questi esemplari il CRTM mette a disposizione una sala operatoria attrezzata, una sala per radiografie ed esami biologici, oltre ad una grande vasca dove gli animali trascorrono la loro convalescenza prima del rilascio e due vasche singole destinate alle tartarughe che necessitano di isolamento e di cure specifiche.
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