Borghi d’Europa ha partecipato a un
ottimo Tour alla scoperta dei vini e del territorio di Alice Bel Colle
Milano, 21
Luglio 2022- A 418 m s.l.m. ,nelle lussureggianti colline dell’Alto Monferrato
Acquese, sorge il piccolo borgo di Alice Bel Colle, che conta una popolazione
di circa 750 persone, un centinaio delle quali appartengono alla grande
famiglia di soci viticoltori della Cantina (che si chiama come lo stesso borgo)
nata nel 1955.
Borghi
d’Europa ha partecipato a un tour alla scoperta dei vini di Alice Bel Colle e
delle eccellenze del territorio, dove regnano sovrani tre vitigni come Barbera,
Moscato e Brachetto, rimanendo piacevolmente colpita sia dalla qualità delle
etichette degustate, che dalla voglia di valorizzare l’identità enologica locale, come spiegato dal Presidente della
Cantina Claudio Negrino, coadiuvato dal Vice Presidente Bruno Roffredo e dal
giovane Enologo Marco Nosenzo.
Alice Bel
Colle dispone di 350 ettari, di cui ben 200 coltivati a Moscato Bianco (la
varietà più pregiata), circa 60 a brachetto, 50 a Barbera e infine 40 suddivisi
tra Dolcetto, Cortese, Chardonnay e altri vitigni minori.
Un aspetto
fondamentale dei vini di Alice Bel Colle (specialmente il Moscato) sono
l’eleganza e l’intensità olfattiva che mostrano, oltre a una certa ecletticità
(nelle versioni secche di Brachetto e Moscato ad esempio) negli abbinamenti con
le pietanze tipiche del Basso Piemonte.
Alice Bel
Colle è in continua evoluzione (anche dal punto di vista tecnologico) per
cercare di raggiungere i massimi standard qualitativi nei vini prodotti in
maniera sostenibile, esaltando le peculiarità dei terreni che abbracciano a
360* la collina dov’è collocato il piccolo paese che ama definirsi “il borgo
delle meraviglie”.
Proprio 360 è
il nome di una delle collezioni di vini prodotti: racchiude il Barbera d’Asti
Docg Al Casò, rosso di buona struttura, poi il Dolcetto d’Acqui Doc Coste di
Muiran, elegante e con buona capacità evolutiva, il Piemonte Chardonnay Doc La
Fraschetta, armonico e vigoroso e il Piemonte Moscato Secco Doc Filarej,
giovane fresco ed aromatico.
Altra
Collezione degustata da Borghi d’Europa è stata i 3 Vertici, che include
l’Alix, Barbera d’Asti Superiore Docg, rosso bandiera di Alice Bel Colle, molto
equilibrato e potente, poi il Pajè, Moscato Secco Docg, raffinato e
persistente, degno rappresentante dei vini aromatici della zona e Brachetto
d’Acqui Docg secco Monteridolfo, vino con un naso pazzesco tra note floreali e
di frutti rossi.
Un’altra
Collezione molto interessante per comprendere bene il potenziale dei terreni di
Alice Bel Colle è indubbiamente le Casette di Alice, che comprende il Barbera
d’asti Docg, il Dolcetto d’Acqui Doc, il Cortese dell’Alto Monferrato Doc, il Brachetto
d’Acqui Docg e il Moscato d’Asti Docg.
Un capitolo a
parte lo merita il nuovissimo Altalanga Riserva Pas Dosè Cuvee Tresessanta, da
uve Chardonnay in purezza (presentato a Vinitaly 2022), una bolla di grande
finezza e complessità che descrive perfettamente la filosofia produttiva di
Alice Bel Colle.
Dal punto di
vista gastronomico invece, il tour nell’Alto Monferrato Acquese ha visto i
giornalisti scoprire la realtà del Caseificio di Castel Rocchero di Acqui
Terme, che lavora sapientemente il formaggio di capra per produrre diversi
prelibati formaggi come la ricotta, il primosale e le tome.
E ancora il
Ristorante Bo Russ, sempre ad Acqui Terme e la Bottega del Vino in piazza ad
Alice Bel Colle, due luoghi del gusto che hanno riscosso soddisfazione e
divertimento nell’abbinare i vini della Cantina Alice con piatti tipici come il
tonno di coniglio, la battuta di fassona a coltello, la guancia di vitello con
la polenta e i mitici ravioli del Plin.
Borghi
d’Europa ha apprezzato molto la voglia di comunicare il territorio e i tre
vitigni principe di Alice Bel Colle e lo spirito conviviale dei vari vignaioli
soci della Cantina e per questo continuerà a comunicare il piccolo borgo e i
vini all’interno del Percorso Eurovinum, paesaggi della Vite e del Vino.
Un
suggerimento per aumentare la valorizzazione della zona e dei vini può essere quello di coinvolgere maggiormente
ristoranti, enoteche e piccoli produttori dell’Acquese, visto che la Cantina
Alice Bel Colle ne ha tutti i requisiti.
Evviva!
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