martedì 8 novembre 2022

TAKE 1# - VINO (OSSERVATORIO UIV/VINITALY): INDICATORI DEL SETTORE IN FRENATA: -16% I FATTURATI NEL 2023

 

L’ANALISI: COSTI E RECESSIONE PESANO, MA ANCHE CRISI DI CRESCITA

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DANESE: OSSERVAZIONE SCENARI FONDAMENTALE PER VINITALY AL SERVIZIO DELLE IMPRESE

(Verona, 7 novembre 2022). Voci di costo lievitate e vendite in flessione, crollo della redditività, ansia da recessione. Per il vino italiano, reduce da anni di crescita importante sui mercati mondiali, il grande freddo è già arrivato, e si farà sentire per tutto il 2023. Lo dice l’indagine congiunturale dell’Osservatorio Uiv/Vinitaly, presentata oggi al wine2wine di Veronafiere, nel corso del convegno di filiera che ha aperto l’evento dedicato al vino.
Secondo lo studio, il surplus di costi registrato quest’anno dalle imprese italiane - 1,5 miliardi, l’83% in più, derivanti dai soli aumenti dei prezzi energetici e delle materie prime secche, come tappi, vetro e carta - complicherà i bilanci 2022 delle imprese. A partire dal Margine operativo lordo, previsto quest’anno al 10%, in discesa rispetto al 25% del 2021 e peggiore anche dell’annus horribilis 2020, quando l’indicatore di redditività riscontrato era al 17%. Ma la vera doccia fredda sarà nel 2023: in uno scenario recessivo il Mol andrà in caduta libera (4%), con un fatturato, a -16%, che in molti casi non riuscirà a coprire costi in decremento (-11%) ma comunque relativamente alti. In termini monetari, la riduzione del Mol attesa per l’anno prossimo è di circa 900 milioni di euro, attestandosi così a 530 milioni di euro contro il miliardo e 400 milioni del 2022 e i 3,4 miliardi del 2021.

Relativamente al mercato, l’Osservatorio di Unione italiana vini e Vinitaly prevede per il 2022 una chiusura d’anno con vendite generali in calo dell’1% a volume (41,4 milioni di ettolitri), per un valore in aumento, grazie all’horeca e alla vendita diretta, del 6%, a 14,3 miliardi. Molto meglio l’estero sulla dinamica valoriale (+10% contro +1% del mercato italiano), mentre i volumi sono attesi stabili in Italia e in leggera contrazione sui mercati internazionali, in particolare Usa, Germania, ma anche Cina e ovviamente Russia. Il dato del valore – rileva l’analisi - non deve però trarre in inganno: l’incremento, del tutto inflattivo, del 7% sul prezzo medio non basta a coprire i costi, come dimostrato dalle richieste delle imprese alla distribuzione di aumentare i listini mediamente del 12%.

TAKE 2# - VINITALY 2023 DÀ RISPOSTE CONCRETE ALLA CRISI

Un incoming mirato esclusivamente ai Top buyer e ai professionisti del canale ho.re.ca con presentazioni sui mercati USA, UK, Germania, Paesi Scandinavi e Finlandia, Est Europa e ampliamento della iniziativa “tailor made” per invitare gli operatori in collaborazione con gli espositori. Ripartita anche l’attività in Sud America e Asia, mentre dal 10 al 14 novembre il Vinitaly China Road Show sarà nelle città di Shanghai, Nanning e Shenzhen.
Ampliamenti e conferme per l’edizione a Verona del prossimo anno e costi energetici invariati per le aziende clienti.
 
Verona, 7 novembre 2022.  Prosegue a pieno ritmo il piano di sviluppo di Vinitaly con il potenziamento del business in fiera, la selezione degli operatori e l’incremento della quota estera. Direttrici di lavoro che stanno impegnando fortemente Veronafiere in previsione della 55ª edizione della rassegna internazionale (Verona, 2-5 aprile 2023), con un calendario di eventi promozionali sui mercati di USA, UK, Germania, Paesi Scandinavi e Finlandia, Est Europa, Sud America e Asia rivolti esclusivamente all’incoming mirato di Top buyer e professionisti del canale horeca. Al contempo, è stata ampliata l’iniziativa “tailor made” di operatori selezionati direttamente dai produttori e invitati dalla fiera.
A fine settembre Veronafiere con le proprie società estere ha intercettato inoltre la ripresa su due aree geoeconomiche di grande influenza e importanza quali Sud America e Asia dove, in collaborazione di Ice-Agenzia, ha organizzato rispettivamente la terza edizione di Wine South America (a Bento Goncalves) e l’edizione speciale di Wine to Asia (a Guangzhou), mentre dal 10 al 14 novembre col Vinitaly China Road Show sarà nelle città di Shanghai, Nanning e Shenzhen. Si tratta di iniziative che promuovono congiuntamente le produzioni vinicole del made in Italy e l’incoming a Vinitaly 2023 di operatori da mercati a forte potenzialità di crescita. A questo, si aggiunge lo strumento digitale Vinitaly Plus dedicato al business e alla relazione con la community lungo tutto l’anno e dove sono presenti più di 17 mila etichette e si dialoga in 10 lingue.
 

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