Il Consorzio Tutela Vini Montecucco sarà di nuovo protagonista al ProWein, il salone internazionale del vino di Düsseldorf che dopo ben quattro anni torna in scena nelle sue date storiche, più precisamente dal 19 al 21 marzo, in un periodo tradizionalmente legato a importanti momenti di incontro e trattative commerciali tra produttori e buyer del settore, subito dopo l’appuntamento con le Anteprime Toscane.
Presso il suo spazio espositivo (Pad. 16 stand B71) - ancora una volta in condivisione con i due consorzi di tutela DOC Maremma e DOCG Morellino di Scansano - la Dop amiatina andrà a presentare ai visitatori i suoi nuovi millesimi con una selezione al banco d’assaggio di 25 etichette tra le tipologie Montecucco Vermentino DOC, Rosso DOC, Rosso Riserva DOC, Sangiovese DOCG e Sangiovese Riserva DOCG; tipologie che insieme, nel 2022, sono valse al Montecucco un +35% di imbottigliato nonché il primo posto sul podio delle Denominazioni più performanti della Toscana.
La Germania è il quarto mercato al mondo per consumi di vino e la seconda destinazione dell’export italiano. Qui la consumer base del vino è molto ampia ma price-driven e, parlando di vini italiani, le caratteristiche che il consumatore tedesco ricerca ed apprezza sono principalmente qualità, tradizione ed eleganza. Un profilo che ben si sposa con i valori da sempre garantiti dalla Denominazione d’Origine del Montecucco e promossi a livello internazionale dal Consorzio di tutela, di pari passo alla sostenibilità. I mercati di riferimento della DO sono nell’ordine Nord America, Nord Europa, Germania, Paesi Bassi e Svizzera, che insieme assorbono gran parte del 60% totale di export lasciando poca marginalità ad altri paesi come Francia, Polonia e Giappone, ma le prospettive di sviluppo in Germania in particolare sono importanti, soprattutto perché molte delle aziende socie stanno iniziando ad approcciare questo mercato solo negli ultimi anni.
Commenta Giovan Battista Basile alla guida del Consorzio di Tutela: “La Germania è un mercato fondamentale per il vino toscano, come dimostrano le ottime performance qui registrate da DOC per così dire ‘blasonate’ quali Chianti e Brunello, ma il potenziale di crescita in questo paese per denominazioni portavoce di una Toscana ‘altra’ come il Montecucco è enorme. ll consumatore tedesco ama non solo i grandi rossi toscani ma anche il nostro territorio, molto spesso meta delle sue vacanze enoturistiche. È un consumatore più giovane – che siamo pronti ad approcciare grazie al grande lavoro di modernizzazione avviato sulle nostre strategie di comunicazione – e che ricerca prodotti sempre più premium e di alto livello qualitativo, oltre che di nicchia e poco conosciuti, senza mai tralasciare l’attenzione verso il tema della sostenibilità”.
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