lunedì 13 marzo 2023

Un progetto culturale

 



Il progetto ultradecennale che l’Ecomuseo sta portando avanti a difesa e sostegno della Latteria turnaria di Campolessi (e quindi a favore dei piccoli allevatori che ne fanno parte) potrebbe essere considerato alla stregua delle altre iniziative che promuove sul territorio (come il paniere, il gruppo di acquisto solidale, i mercati contadini…) per fare da supporto alle piccole aziende famigliari a rischio di chiusura. È un contributo forse modesto, che comunque rientra nel raggio di azione di una realtà che da oltre vent’anni opera nel Gemonese in modo trasversale, portatrice di una nuova idea di sviluppo, attenta alla dimensione sociale e ambientale, ispirata a un approccio integrato delle azioni di cui si fa promotrice.


Questo è il punto: il lavoro che sta dietro il progetto, fatto di piccoli passi graduali (la campagna “Amica mucca”, l’utilizzo dell’antropologia visuale per documentare filiere e relativi attori, la messa in rete delle latterie turnarie di Campolessi, Peio e Valmorel, l’apertura a modelli similari di caseificazione collettiva come quello sloveno, l’allestimento di una mostra itinerante) evidenzia l’importanza dell’azione dell’Ecomuseo a favore del patrimonio locale, a cui appartengono anche le filiere agroalimentari che sono parte dell’identità di una comunità. Per questo il progetto che sostiene il sistema turnario è un progetto culturale. Dunque, non è casuale l’attenzione che la rivista “Dialoghi Mediterranei” ha dedicato all’Ecomuseo: nell’ultimo numero viene descritto il “pacchetto” di attività riferito alle latterie turnarie di cui l’elaborazione del decalogo della “Carta dei princìpi” costituisce il passaggio cruciale.


“Dialoghi Mediterranei” è periodico bimestrale online che in questi giorni festeggia un importante compleanno: quello dei dieci anni e dei 60 numeri di vita, puntualmente in rete ogni due mesi. Edito dall’Istituto Euroarabo, vi vengono ospitati interventi relativi a documenti, riflessioni e progetti, a fronte di questioni sociali e culturali – dunque politiche – da capire, analizzare e rappresentare. La sezione “Il centro in periferia”, dove viene ospitato l’articolo sul progetto dell’Ecomuseo, è coordinata dall’antropologo Pietro Clemente e raccoglie contributi riguardanti i piccoli paesi, le aree interne e le loro prospettive di sviluppo.

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