Il quadro che lo ritrae è una immagine precisa della testa del cavallo di tre quarti.
Paolo Maggis conosciuto per lo più grazie ad una pittura espressionista e che sconfina i limiti dell'immagine, a volte al limite dell'astrazione tanto da renderne difficile la lettura, in quest'opera mostra un altro lato, quello più classico e raffinato.
Lo strumento pittorico si fa dolce e segue dettagliatamente i volumi ed i particolari che conformano la testa dell'animale, a volte a punta di pennello dalla commessura palpebrale alla narice. Anche dove la pittura si libera del soggetto la fa con pennellate astratte e precise che tornano ad esaltarne la forma.
Beatle per Paolo Maggis “è il sogno fatto realtà. La mia anima. O meglio la parte migliore di essa. Con Beatle ho vissuto emozioni e realizzati desideri che mai avevo sperimentato. É l'essere che mi ha salvato la vita in quanto ha dato senso ai miei desideri. Non solo realizzandoli, ma superandoli”.
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