La storica azienda agricola Pighin si trova nel cuore del Friuli-Venezia Giulia. Le tenute che ne fanno parte sono parte integranti di due grandissimi terroir D.O.C., su cui si estendono rispettivamente, a Risano, per 160 ettari e, a Capriva, per 30 ettari di vigneti in zone vinicole tra le più vocate d’Italia.
Si tratta di due cantine autonome con splendidi vigneti siti nelle zone Friuli Grave D.O.C. e nel Collio Goriziano in quella che si può senz’altro definire la più bella e soleggiata collina di questa eccellente zona di produzione.
L’anfiteatro naturale di Spessa di Capriva con i suoi terreni eocenici marnosi e i terreni di ciotoli e limo di Risano offrono nel primo caso vini bianchi consistenti, minerali e di grande eleganza mentre nelle Friuli Grave i vini vantano freschezza fruttata e immediatezza aromatica al palato.
Sin a partire dal 1963, la famiglia Pighin coltiva le sue vigne con passione e dedizione, con l’obiettivo di produrre (ciel permettendo) la massima qualità delle uve nei vigneti di proprietà che sono la base di partenza per l‘ottenimento di vini pregiati, forti del fatto che l’azienda investe nella sostenibilità ambientale e un rigoroso controllo dell’intera filiera produttiva a garanzia del prodotto e del consumatore.
Gli investimenti per un miglioramento continuo
Nel 2001 l’azienda ha aderito all’Agenda 2000 per la gestione integrata del vigneto per poi ottenere le certificazioni di sostenibilità ambientale Global – G.A.P. (nel 2007) e S.Q.U.N.P.I. (nel 2016). La valorizzazione del patrimonio agricolo aziendale passa attraverso investimenti finalizzati al potenziamento e sviluppo delle tecnologie cantina, al perfezionamento dell’ambito viticolo e all’ammodernamento della realtà nel suo complesso.
Nell’ultimo triennio 2020/2023 sono stati destinate varie risorse al miglioramento della campagna rinnovando, come di consueto, i vigneti con una media di 6ha l’anno. L’attuale rinnovamento ha privilegiato le varietà autoctone Ribolla Gialla, Friulano e Malvasia Istriana, il Sauvignon, oltre al Pinot Grigio che rappresenta oggi circa il 50% della nostra produzione.
Sono stati completati gli impianti di irrigazione di tutta la superfice vitata della azienda di Spessa di Capriva, dei quali il 50 % con il sistema a goccia e il 50% con subirrigazione che essendo sotterranea arriva alla radice della pianta con i relativi risparmi idrici ed energetici; a Risano nei 40ha vitati in zona Friuli Grave sono stati convertiti da sistema di irrigazione aerea a irrigazione a goccia. Inoltre, è stata raddoppiata la capacità di trattamento dei vigneti con il sistema a recupero della nebulizzazione in eccesso e potenziato la capacità di lavorazione sotto filare.
Sono stati inoltre realizzati due nuovi sistemi di depurazione dedicati, uno, alle acque di dilavaggio delle cantine di vinificazione e, l’altro, alle acque utilizzate per il lavaggio delle attrezzature agricole.
Sul fronte dell’energia prodotta per il fabbisogno della cantina e per lo svolgimento dell’attività produttiva, è in fase di completamento l’impianto fotovoltaico di 130 kw a copertura di circa un terzo dell’energia necessaria in media all’anno.
Nelle cantine di Risano e di Spessa di Capriva abbiamo rinnovato totalmente le stazioni di pigiatura: sostituite le pigiadiraspatrici, introdotte nuove presse (tecnologia Wilmess e Siprem sottovuoto) oltre ai sistemi di scarico delle vinacce pigiate.
Infine, abbiamo anche investito risorse per la sostituzione dell’intera linea di termo-condizionamento delle nostre cantine potenziandola e domotizzandola.
La recente vendemmia
L’annata 2023 è stata caratterizzata da forti precipitazioni ed eventi atmosferici avversi che hanno colpito soprattutto le regioni del Centro e del Nord Italia, al contrario della siccitosa annata 2022.
Per quanto riguarda le zone di interesse delle tenute dell’azienda Pighin, l’andamento stagionale della recente vendemmia 2023 il quadro è stato differente nelle due aree.
Nell’azienda in zona Friuli Grave l’andamento meteorologico è stato ricco di intense piogge che si sono abbattute nell’area nel periodo della fioritura sino a tutto l’arco temporale estivo. Questo andamento meteorologico ha comportato un ritardo della vendemmia (quasi 15 gg) che è iniziata durante la seconda settimana di settembre con temperature che si sono alzate, giornate ventose, e notti fresche. Il clima, se da un lato, ha consentito un importante recupero delle gradazioni zuccherine, dall’altro lato, ha provocato una considerevole contrazione delle rese in mosto delle uve pigiate. In conclusione, la qualità è più che positiva e sarà all’altezza delle aspettative dei clienti più esigenti.
Per quanto riguarda la produzione dell’azienda nel Collio goriziano, è stata una vendemmia ottimale con una produzione superiore dell’11% (rispetto alla vendemmia 2022). Nessun fenomeno atmosferico negativo si è verificato; le uve sono risultate sane ed i mosti a fine fermentazione lasciano presagire un’ottima annata. Attualmente i vini Friuli Grave D.O.C e Collio D.O.C. stanno riposando in lisi sui loro lieviti nobili, con l’ausilio solo di periodici battonage.
Andamento positivo del biennio 2022/2023
Dopo il difficile periodo contraddistinto dalla pandemia, il 2022 è stato un anno molto positivo per l’azienda Pighin grazie alla ripresa del settore HORECA (on trade) a livello nazionale ed internazionale, ambito che determina il 90% delle nostre vendite.
Sul fronte commerciale, l’azienda ha registrato un aumento delle vendite, rispetto all’ anno precedente, pari al 21% in Italia e al 25% dell’export nei 30 paesi nei quali siamo presenti, con l’introduzione dei vini Pighin anche in nuovi paesi dell’Asia ed Est Europa, in particolare in Vietnam, Taiwan e Bulgaria.
“Per quanto riguarda l’anno in corso, sono cautamente fiducioso in quanto ritengo, in base all’ andamento delle vendite, che l’azienda potrà chiudere positivamente l’anno in corso riconfermando il fatturato dello scorso anno”, afferma Roberto Pighin, contitolare dell’azienda.
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