Il videogioco
Nasce un gioco realistico e accurato proprio come uno strumento didattico, ma al tempo stesso appassionante, dotato di una trama giocabile articolata in varie sfide da affrontare e superare.
Indossando il visore il giocatore si trova proiettato all’interno di una baracca allestita come un piccolo museo, con quadri e foto storiche, oggetti creati a partire da scansioni di elementi reali: per una maggiore accuratezza storica ci si è rivolti alle raccolte ufficiali dedicate alla Grande Guerra e al fronte dolomitico, come il Museo Nazionale Storico degli Alpini di Trento, che ha collaborato al progetto grazie all’appoggio del Comando Truppe Alpine di Bolzano, il Museo storico della Grande Guerra di Rovereto e il Museo della Battaglia di Vittorio Venero. Compaiono due mani, azionate dai joystick, che permettono di interagire con l’ambiente, aprire schede descrittive, ammirare una mappa in 3D del fronte, tra Lagazuoi, Sasso di Stria e Valparola, e scegliere il livello di gioco, spostandosi agevolmente grazie al teletrasporto.
Gallerie, baraccamenti e aree di gioco riproducono fedelmente ciò che esiste realmente dentro il monte Lagazuoi, restaurato dagli Alpini e scansionato. In questo contesto, dove ogni singolo oggetto può essere toccato ed esaminato virtualmente in modo interattivo, il giocatore ascolta le storie degli Alpini, legge le lettere che hanno lasciato alle famiglie, ma soprattutto è spinto a prendere parte attiva, compiendo varie missioni. Il telefono a manovella, la teleferica, il martello pneumatico, le gallerie da scavare a colpi di dinamite, l’assalto al cannone: si è immersi costantemente in un flusso sonoro e visivo che racconta la vita quotidiana, ma anche fatti storici precisi.
In poco tempo, e senza alcuna forma di promozione, il gioco in versione “beta” è stato scaricato da ben duemila giocatori, sviluppatori e programmatori alla ricerca di bug da segnalare prima del lancio ufficiale. I loro commenti sono molto positivi.
Un museo, tre modalità di scoperta
Nel corso della Grande Guerra i soldati italiani e austro - ungarici scavarono dentro il Lagazuoi ricoveri per uomini e armi, trasformandolo in una fortezza. In seguito all’immane opera di restauro portata avanti dagli Alpini è possibile visitare gallerie, trincee e postazioni di cannoni e mitragliatrici restaurate del Museo all'Aperto della Grande Guerra, imparando i retroscena della prima guerra in alta quota della storia dell’uomo.
Dall’estate 2023 la visita è ancora più coinvolgente: gli Alpini dell’ANA hanno posizionato lungo tutto i sentieri e le gallerie 130 targhe inox, indistruttibili, associate a un codice numerico e ad una App che consente, attraverso i codici riportati lungo i percorsi, di scaricare testi, immagini, registrazioni audio e video che offrono uno spaccato degli aspetti meno noti della Grande Guerra. Contenuti che sono accessibili anche in modalità offline, ad esempio mentre si cammina dentro la montagna, dove il segnale di rete è assente.
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