Si sono già spese moltissime parole sulla Langa (in
particolare nella zona del Barolo Docg), sulla bellezza dei suoi paesaggi e sulla bontà dei suoi vini e dei suoi piatti. Molti enonauti hanno
anche visitato Barolo, si sono soffermati sul
Belvedere di La Morra, sono saliti fino a
Monforte d’Alba.
Ma per viverla da un punto di vista diverso e artistico, in
cui si andranno a scoprire realtà uniche, nelle quali potersi immergere in un contesto medievale davvero ben conservato, occorre
spostarsi di qualche chilometro verso lìAlta
Langa.
Parliamo di quell’angolo di mondo al confine tra
Piemonte e Liguria, più selvatico e più
autentico.
C’è infatti una strada che la gente di Langa ha
sempre seguito per andare al mare
(evitando così il traffico dell’autostrada
Torino-Savona che passa per queste
impervie vallate), cominciando da Cortemilia:
qui si trova la Pieve di Santa
Maria, uno dei più significativi edifici
dell’Alta Langa, il cui stile architettonico
romanico colpisce per la compiuta bellezza.
Si
prosegue per Bergolo: un paese delizioso a 650 m
slm, il cui cimitero, posto sulla sommità di un’altura, comprende la Cappella
di San Sebastiano, dalle forme architettoniche
romaniche sobrie ed essenziali, dove risalta la qualità della pietra locale.
E’ uno degli edifici più significativi di tutte le Langhe. Con
una popolazione di circa 80 abitanti,
Bergolo è il più piccolo comune delle Langhe e
uno dei meno popolosi d’Italia.
E’ conosciuto come il “paese di pietra”, in virtù dell’uso
della pietra arenaria a vista nella quasi totalità delle
abitazioni.
A Prunetto, sullo sperone della collina, in
dialetto locale “sul bric”, sorgono due
gioielli architettonici: il Santuario della Madonna del Carmine, che conserva al suo interno un ciclo di affreschi del
XIV – XV secolo e l’imponente castello,
fatto innalzare dalla Famiglia Nobile dei Del Carretto.
E poi altri piccoli e suggestivi borghi come Gorzegno,
Monesilio, Gottasecca…il romanico è parte del Dna della cultura e della tradizione di Langa, come le preziose
bottiglie di
Barolo.
Bottiglie che si possono assaggiare assieme a dei prelibati
piatti locali al termine del giro in questi
stupendi luoghi a La Morra, presso la Cantina Agricola Marrone, realtà
consolidata della zona che vinifica le proprie uve (specialmente il Nebbiolo)
con passione, competenza ed innovazione.
In alto i calici!
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