Roma, 31 gennaio – Presso la Sala Livatino del Ministero della Giustizia è stato firmato ieri il protocollo d’intesa tra Giuffrè Francis Lefebvre, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) e l’associazione Antigone per dare il via a “Nessuno escluso”, programma nazionale nato con l’obiettivo di sensibilizzare tutta la comunità penitenziaria intorno alla cultura giuridica e costituzionale. La casa editrice Giuffrè Francis Lefebvre, da sempre fortemente impegnata nella promozione e diffusione del sapere giuridico come bene fondamentale di tutta la collettività, donerà una selezione di testi e altri contenuti dei propri prodotti editoriali alle biblioteche degli istituti penitenziari coinvolti nel progetto, all’interno dei quali saranno creati dei corner dedicati: veri e propri punti stabili di informazione, ma anche luoghi di promozione di istanze di diritti e di partecipazione attiva della popolazione carceraria. |
“Con orgoglio e riconoscenza abbiamo sottoscritto questo grande progetto con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia e la storica associazione Antigone. Come editore, consapevoli di quanto abbiamo costruito nei nostri quasi cento anni di vita, siamo pronti a dedicare tempo ed energie per contribuire fattivamente a processi di solidarietà ed inclusione attraverso la diffusione più ampia possibile della cultura giuridica in tutta la comunità penitenziaria”, dichiara Antonio Delfino, Direttore Comunicazione e Relazioni istituzionali di Giuffrè Francis Lefebvre.
“È importante costruire sui diritti un linguaggio condiviso tra tutti gli attori che si occupano di pena, nel pieno rispetto di quanto previsto nel nostro ordinamento giuridico. Questo progetto ha proprio questo importante obiettivo. Portare la Costituzione, anche materialmente, dentro gli istituti di pena", commenta Patrizio Gonnella, Presidente dell'Associazione Antigone.
Le prime sperimentazioni del progetto “Nessuno escluso” saranno attivate nel carcere di Roma Rebibbia femminile e nelle case circondariali di Bari e Torino, con l’obiettivo di coinvolgere gradualmente il maggior numero possibile di istituti penitenziari di tutta Italia. |
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