Susini Group: "Possibile anche ricorso a cassa integrazione per 40,5 milioni di ore annue e aggravio di 239 milioni per Inps"
Firenze, 11 novembre 2024 - I dazi USA metterebbero a rischio lo 0,2% del nostro Pil nazionale, circa 4,2 miliardi di euro, e quasi 45mila posti di lavoro. Questa è la stima di Susini Group S.t.P., studio fiorentino leader nella consulenza del lavoro, che parla anche di un eventuale ricorso alla cassa integrazione da parte di diverse aziende per un totale annuo di 40,5 milioni di ore con un aggravio di costi per l'Inps di 239 milioni di euro.
«Trump è stato appena eletto per la seconda volta Presidente degli Stati Uniti e già in Europa si pensa a quelle che potrebbero essere le conseguenze di eventuali introduzioni di dazi sulle importazioni, tra il 10% e il 20%, con l'obiettivo di incrementare le entrate, difendere le industrie nazionali e accrescere i posti di lavoro negli Stati Uniti. I dazi potrebbero riguardare i prodotti alimentari, quelli chimici, quelli di lusso e gli autoveicoli. Se quanto promesso in campagna elettorale fosse mantenuto, sicuramente ci sarebbero delle ripercussioni economiche negative in molti Paesi europei. Anche l'Italia ne soffrirebbe in termini di PIL e di occupazione. L'export italiano verso gli Stati Uniti vale oltre 50 miliardi di euro l'anno, pari al 2,5% dell'intero PIL», commenta Sandro Susini, consulente del lavoro e fondatore di Susini Group S.t.P..
«Trump è stato appena eletto per la seconda volta Presidente degli Stati Uniti e già in Europa si pensa a quelle che potrebbero essere le conseguenze di eventuali introduzioni di dazi sulle importazioni, tra il 10% e il 20%, con l'obiettivo di incrementare le entrate, difendere le industrie nazionali e accrescere i posti di lavoro negli Stati Uniti. I dazi potrebbero riguardare i prodotti alimentari, quelli chimici, quelli di lusso e gli autoveicoli. Se quanto promesso in campagna elettorale fosse mantenuto, sicuramente ci sarebbero delle ripercussioni economiche negative in molti Paesi europei. Anche l'Italia ne soffrirebbe in termini di PIL e di occupazione. L'export italiano verso gli Stati Uniti vale oltre 50 miliardi di euro l'anno, pari al 2,5% dell'intero PIL», commenta Sandro Susini, consulente del lavoro e fondatore di Susini Group S.t.P..
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