venerdì 21 ottobre 2016

Predappio,Borgo del Gusto


Predappio (La Pré o Dvia in romagnolo) è un comune italiano di 6.419 abitanti della provincia di Forlì-Cesena, circa a 15 km a sud del capoluogo, Forlì. Dal 18 luglio 2006, con decreto del presidente della Repubblica, si fregia del titolo di città.

Predappio, Predappio Nuova, Predappio Alta e Dovia

A partire dalle sue origini, probabilmente romane, fino ai primi anni venti, Predappio era un paese di modeste dimensioni che sorgeva sulle colline dell'Appennino forlivese e che, cresciuto attorno al castello medioevale, guardava dall'alto della propria fortificazione la sottostante valle del Rabbi lungo la quale si trovavano piccoli nuclei abitati, frazioni e case isolate che costituivano il contado della comunità di Predappio. Lungo la valle, a circa 2 km da Predappio, era la località nota con il nome di Dovia (probabile toponimo romano, Duo Via) che verso la seconda metà dell'Ottocento era costituita da poche case sparse di contadini, mezzadri e qualche artigiano. Unici centri di aggregazione della località, erano una scuola e l'osteria, quest'ultima ancora esistente. Fu in una abitazione di Dovia che nacque Benito Mussolini il quale, negli anni venti, decise l'edificazione di un nuovo centro abitato. Cogliendo anche l'occasione fornita da una frana che aveva colpito Predappio e aveva lasciato numerosi abitanti senza tetto, si decise la fondazione, in Dovia e nelle aree circostanti, di un nuovo paese che fosse costruito seguendo i nuovi dettami architettonici del nascente regime. Predappio, insieme alla vicina Forlì, divenne la "Città del Duce", meta di "pellegrinaggi" dei fascisti.
Il nuovo centro abitato prendeva il nome di Predappio Nuova (e che di fatto inglobava, facendola sparire, la località Dovia), mentre con Predappio si continuava ad indicare il vecchio abitato sulle colline. Con il passare degli anni, i nomi alle due comunità vennero cambiati, identificando con Predappio solamente la Predappio Nuova (che nel frattempo era aumentata sia in termini di popolazione che di importanza) mentre l'abitato antico, sulle colline, assumeva il nome di Predappio Alta (la Pré in romagnolo).

Storia

Predappio e Fiumana

La storia di Predappio inizia sin dall'epoca dei Romani. In quegli anni infatti Augusto divise l'Italia in undici province. Predappio era parte della sesta provincia. Si narra che il nome derivi dall'insediamento in queste località di una antica famiglia romana: gli Appi. La località venne così denominata Praesidium Domini Appi e abbreviata con Pre.D.i.Appi. Nella frazione di Fiumana, a conferma di ciò, sono state trovate, pochi anni fa, le rovine di una antica villa romana.
Sino al 1927 l'odierna frazione di Predappio Alta era anche capoluogo. Dopo il 1927, con il podestà Pietro Baccanelli, esso fu spostato nella frazione Dovia ed è oggi l'attuale Predappio capoluogo (o anche Predappio Bassa, anche se il suo nome originale è Predappio Nuova). Due anni prima, nel 1925, il comune di Fiumana si era unito a quello di Predappio divenendone una frazione.
Fiumana conta una popolazione di circa 1950 abitanti e sorge sulle rive del fiume Rabbi, lungo la strada statale 9 ter che unisce Forlì, a circa 10 km, e Predappio, a circa 5 km. Fiumana rimase comune fino al 1925, anno nel quale le autorità fasciste ne decisero l'incorporamento nel comune di Predappio.
Sono presenti le rovine di un castello, una antica chiesa e i resti di una villa romana del I secolo d.C.
Si hanno rinvenimenti archeologici che attestano la presenza di insediamenti umani fin dall'età del bronzo e, di epoca romana, rimangono i resti di una villa scoperta nel 1960 da Bernad Montanari. Probabilmente l'edificio appartenne a ricchi possidenti terrieri e rimase abitato dal I al IV secolo d.C.
Con la caduta dell'Impero romano d'Occidente e in seguito alle invasioni barbariche si perde notizia di Fiumana fino all'XI secolo. Nel 1045 si ha la prima notizia di un monastero benedettino e, del 1068, se ne conosce anche il nome dell'abate: Ego Bonizio. Il monastero assume sempre maggiore importanza, per decadere però verso il XV secolo.
Nel 1304 fu posseduta dal marchese degli Argugliosi.
Nel giugno del 1424 le truppe di Pandolfo III cingono d'assedio il castello di Fiumana che in breve capitola. Nel 1434 Antonio Ordelaffi riceve da papa Eugenio IV il riconoscimento della signoria forlivese ricevendo in possesso anche i territori di Fiumana.

La fondazione di Predappio Nuova

Lavori e materiali per la fondazione di Predappio Nuova in una fotografia risalente al dicembre 1925
Cerimonia ufficiale per la fondazione di Predappio Nuova
Una frana avvenuta nell'inverno a cavallo fra il 1923 ed il 1924 rese indispensabile, per mettere in sicurezza la popolazione e fornire un tetto a chi lo aveva perduto, lo spostamento dell'abitato di Predappio in una posizione più sicura.
Per la ricostruzione dell'abitato si scelse, per diverse ragioni, la località di Dovia: la zona era infatti più sicura, sul piano geologico, rispetto a Predappio: sorgeva lungo la valle, lontano da potenziali eventi franosi. Era ben collocata, al contrario di Predappio che era arroccata sulle colline, rispetto al tracciato della strada provinciale che congiungeva Forlì a Premilcuore e era la località che aveva dato i natali a Mussolini.
Il 30 agosto 1925, accompagnato da Italo Balbo, giunse in Romagna il segretario del partito fascista Roberto Farinacci con il mandato di fondare Predappio Nuova. Il momento culminante della visita furono l'inaugurazione di una targa celebrativa in bronzo sulla facciata della casa natale di Mussolini e la posa della prima pietra sia delle case popolari sia della chiesa di Santa Rosa da Lima (oggi Sant'Antonio da Padova), che diverrà poi nota per la celebre Madonna del fascio.
Sebbene non si fosse presentato alla cerimonia di inaugurazione della fondazione di Predappio Nuova, Mussolini non si terrà a lungo lontano dai cantieri. Nel maggio del 1926, vi si recò per valutare lo stato dei lavori.
Fu durante tale vista che il "duce" visitò la propria casa natia, ordinando la rimozione della lapide di bronzo che l'anno prima Farinacci aveva fatto apporre, in quanto contrastava con l'intenzione che Mussolini aveva di mantenere nelle condizioni più umili possibili i propri luoghi dell'infanzia.

Da Predappio a Predappio Nuova

Il 17 febbraio 1927 venne promulgato un regio decreto legge con il quale si stabiliva il trasloco della sede municipale da Predappio (quella che attualmente è chiamata Predappio Alta) al nuovo centro abitato denominato Predappio Nuova. Al nuovo comune venivano così assegnate competenze territoriali ampie e rilevanti, dovuto anche al fatto che dal 1925 era stata inglobata anche l'area territoriale del comune soppresso di Fiumana.

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