Giovedì 9 gennaio alle 20.30 presso la sala consiliare del Comune di Majano verrà presentato il Lunari 2020, realizzato dall’Ecomuseo delle Acque e dedicato ai geositi del Gemonese. Interverranno Maurizio Tondolo, coordinatore dell'Ecomuseo, e Graziano Soravito,
autore delle foto del calendario. L’incontro, promosso dall’Assessorato
alla cultura, offrirà l’occasione per approfondire origine e
caratteristiche dei siti di interesse geologico-geomorfologico più rilevanti del Campo di Osoppo-Gemona, la pianura alluvionale formatasi dai depositi del Tagliamento.
Nel lunario vengono descritti 12 geositi,
uno per mese: da sud a nord la Torbiera di Casasola, la Cascata
dell’Acqua Caduta, il Fiume Tagliamento, la polla del Rio Gelato, il
Colle di Osoppo, il Torrente Orvenco, il conoide del Vegliato, il Clap
da l’Agnel, la Sella di Sant’Agnese, il Monte Cumieli, il Lago di
Ospedaletto, la frana di Braulins. Le immagini di Soravito, che per
alcuni mesi si è fatto fotografo “a chilometro zero” documentando luoghi
a breve distanza da Gemona dove risiede, sono già di per sé
esplicative, necessitando solo di poche note di commento.
Il libro “Geositi del Friuli Venezia Giulia”, edito dalla Regione nel 2009, descrive nel dettaglio 184 geositi
distribuiti sul territorio regionale. Scrive Corrado Venturini, geologo
di fama internazionale, nell’introduzione: «I geositi sono parte
integrante del patrimonio culturale e naturalistico regionale. La
ragione di questa alta concentrazione di geositi in Friuli Venezia
Giulia va cercata nelle particolarità geologiche che caratterizzano la
Regione. Prima fra tutte la sua varia e multiforme successione rocciosa:
una pila di strati sedimentari, e in minima parte vulcanici, che si è
accumulata durante gli ultimi 460 milioni di anni».
I geositi descritti nell’edizione 2020 del lunari
sono solo in parte inseriti nella pubblicazione della Regione. Ne sono
stati aggiunti altri attingendo dalle informazioni contenute nelle guide
per escursionisti che l’Ecomuseo ha realizzato nei suoi 20 anni di
attività, grazie al contributo del geologo Federico Sgobino, bravissimo divulgatore scientifico, a cui il calendario è dedicato.
Graziano Soravito,
fotografo professionista, da tempo rivolge i suoi scatti ai paesaggi e
alle persone del suo territorio, ma ha pure documentato il terremoto e
le varie fasi della ricostruzione. È autore di libri (“Invito a Gemona”,
“Vito d’Asio e la Val d’Arzino”, “Paesaggi della memoria”) e mostre
fotografiche (l’ultima ha riguardato i muri in pietra a secco del
Gemonese). Collabora con l’Ecomuseo di cui cura annualmente i “lunari”,
affrontando temi diversi: le acque, le case tradizionali, le uccellande,
gli opifici idraulici, i muri in pietra…
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