Durante l’evento, organizzato nell’ambito di Anteprima Merano Wine Festival - Naturae et Purae, l’enologo di fama internazionale presenterà i vini bio e biodinamici delle aziende con cui collabora
Milano, giugno 2021_ Ci sarà anche Luca D’Attoma tra gli enologi di fama internazionale protagonisti di Cult Oenologist, l’evento dedicato alle eccellenze enologiche organizzato nell’ambito di Anteprima Merano Wine Festival - Naturae et Purae, kermesse del vino incentrata sulla viticoltura sostenibile.
Venerdì 18 e sabato 19 giugno, al Kurhaus di Merano, Luca d’Attoma presenterà 11 vini di punta delle aziende biologiche e biodinamiche per cui presta consulenza, che spaziano dal Trentino alla Sicilia attraversando tutto lo stivale, raccontandone le peculiarità e gli aspetti che li rendono unici.
Luca D’Attoma parteciperà inoltre a Catwalk Rosé, in programma sabato 19 e domenica 20 giugno, appuntamento dedicato ai vini rosati e alle bollicine durante il quale presenterà i rosè di diverse aziende, tra cui Sì da uve Syrah in purezza della cantina biodinamica Duemani di Riparbella fondata nel 2000 da D’Attoma ed Elena Celli: 13 ettari di vigneti ad alta densità, con il mare della costa tirrenica all’orizzonte, dove l’enologo pratica la biodinamica senza compromessi per innovare e sperimentare.
Definito dalla stampa di settore “l’enologo dai riconoscimenti da record”, Luca D’Attoma è stato uno dei primi a praticare la viticoltura biologica, quando in Italia non era ancora nemmeno considerata. Riconosciuto come uno dei massimi esperti in materia, il suo approccio in vigna e in cantina è particolarmente apprezzato perché rigoroso ma al tempo stesso innovatore. “Ho sempre creduto nel bio – spiega D’Attoma - ed ero certo che prima o poi saremmo arrivati a parlarne così tanto. La biodinamica, poi, rappresenta un ulteriore passo in avanti, perché impari ad osservare la natura e a servirtene rispettando i suoi cicli”.
“Il mondo è cambiato, il clima è cambiato e dunque anche il modo di coltivare la vigna”, sottolinea D’Attoma. “Per fortuna, in Italia, finalmente c’è una grande attenzione per i metodi di coltivazione alternativi che sposano il biologico e la biodinamica. Buone pratiche che hanno un costo, certo, ma che ripagano nel lungo periodo. Tra l’altro, oggi nel bio si possono fare molte più cose rispetto agli anni ’90. Solo che a volte manca la volontà di approfondire, di sperimentare, rischiando così di perdere in qualità. Durante tante degustazioni alla cieca, spesso mi è capitato di scoprire che i vini migliori erano quelli provenienti da un’agricoltura corretta perché dimostravano di essere più completi. E questo non fa che confermare che certe scelte ripagano”.
Ecco la lista completa dei vini che verranno presentati dall’enologo Luca D’Attoma:
Cantina Toblino – Trentino Alto Adige – Foll 2019 – Trentino DOC – Chardonnay
Fonzone – Campania – Le mattine 2019 – Irpinia falanghina DOC – Falanghina
Antonella Corda – Sardegna – Ziru 2018 - Isola dei Nuraghi IGT 2018 – Vermentino
Rosset Terroir – Valle d’Aosta - Sopraquota 900 2019 – Petit Arvine
Duemani – Toscana – Duemani 2018 - Costa Toscana IGP – Cabernet Franc
Tolaini – Toscana - Chianti Classico Gran Selezione DOCG 2018 – Sangiovese (anteprima)
Poggio San Polo – Toscana - Brunello di Montalcino Podernovi DOCG 2016 - Sangiovese
Poggio al Tesoro – Toscana - Bolgheri Superiore Sondraia DOC 2016 – Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc
Tua Rita – Toscana – Redigaffi 2018 – IGT Toscana –Merlot
Tenuta di Podernovo – Toscana - Solenida 2016 – Costa Toscana IGT - Sangiovese
Le Sincette – Lombardia - Groppello 2020 - Groppello
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