Il gruppo FRoSTA presenta il nuovo Bilancio di responsabilità sociale e ambientale d’impresa 2020 con cui apre una nuova stagione di obiettivi per migliorare ulteriormente
il proprio impatto ambientale, dopo il -7,2% di CO2 già raggiunto dal 2018 a oggi.
Felix Ahlers, CEO del gruppo FRoSTA: “La tutela della natura è parte della responsabilità di ogni azienda. Le persone sono davanti ad una scelta: se stare dalla parte di chi il nostro pianeta lo vuole distruggere o di chi lo vuole salvare.”
-7,2% di
C02 prodotta, azioni concrete e 25 nuovi obiettivi per il futuro. Parla chiaro
il Bilancio di responsabilità sociale d’impresa di FRoSTA presentato
oggi a Roma da Felix Ahlers, CEO del gruppo internazionale di prodotti
surgelati FRoSTA presente in Italia anche con il marchio La Valle degli Orti.
La presentazione si è svolta nel quadro del terzo Forum di
Agroecologia circolare promosso da Legambiente, di cui FRoSTA è partner, e
segna l’apertura di una nuova fase in cui la Società
presenta i risultati raggiunti finora e lancia 25 nuovi obiettivi sociali
e ambientali per il futuro , come per esempio un’ulteriore
riduzione della CO2 del 6% entro il 2023, risparmio idrico del 5%, progetto di
impianto a “emissioni zero”, utilizzo di carta riciclata per le confezioni
esterne dei prodotti, lotta agli sprechi alimentari, flotta aziendale con mezzi
a bassa emissione, creazione di habitat per la biodiversità, sviluppo del
progetto sociale avviato in Ecuador di formazione dei giovani e sostegno alle
piccole imprese locali, parità di genere nell’azienda. Sono solo alcuni degli
esempi dei traguardi che il team vuole raggiungere e che nel Bilancio si
trovano nero su bianco.
L’attenzione
di FRoSTA per l’ambiente parte da lontano :
nel 2003 la società ha deciso di stare dalla parte delle persone e del pianeta,
introducendo il Purity Command (una visione aziendale, inderogabile, improntata
alla naturalezza, genuinità, trasparenza e tracciabilità dei prodotti come
valori fondamentali e portanti del modo di fare business) e avviando la
misurazione dell’impronta di carbonio delle proprie produzioni. Da qui il passo
alla definizione dei primi obiettivi è stato breve e oggi
FRoSTA può affermare di aver raggiunto importanti traguardi, come la
diminuzione delle emissioni di CO2 del 7,2%, la riduzione del consumo di acqua
del 5,2%, il 51% in più di energia autoprodotta, la riduzione dei rifiuti del
26% e l’introduzione in Italia della EcoBag, la prima busta per
surgelati riciclabile nella carta, che ha permesso di ridurre del 70% la
plastica e di circa il 20% di CO2 prodotta rispetto alle confezioni precedenti. Risultati
misurabili e concreti , che il Bilancio di sostenibilità
racconta in maniera chiara e accessibile a tutti.
“La
crisi climatica è anche crisi alimentare. Le scelte alimentari incidono sul
clima e il cambiamento climatico incide sulla produzione alimentare ”
sottolinea Felix
Ahlers, CEO di FRoSTA “ Per noi sostenibilità e
trasparenza massima non sono solo parole d’ordine, ma una preoccupazione vera e
sincera che guida tutte le nostre scelte. Siamo prima di tutto coltivatori dei
nostri prodotti, non possiamo rimanere indifferenti ai problemi ambientali.
Vogliamo produrre vero cambiamento e non sprecare i nostri soldi in spettacoli
a buon mercato. Per questo abbiamo deciso di rendere tutte le nostre azioni
misurabili, agendo in maniera diretta, su cosa e come produciamo, con azioni
puntuali su tutti gli aspetti del processo ”.
Il Bilancio, presentato per la prima volta in Italia e disponibile
sul sito www.frosta.it racconta anche di più,
andando oltre i risultati. Per esempio spiega come mai alcuni prodotti non
saranno più disponibili (perché non 100% naturali), o analizza la scelta di
utilizzare ingredienti di qualità per produrre i cibi. Ma il documento dà voce
a FRoSTA e ad alcune importanti battaglie riguardanti l’intero settore
alimentare. Per esempio quella sulla corretta etichettatura degli additivi
aromatizzanti, o quella dell’indicazione della CO2 prodotta sulle confezioni,
che permetterebbe ai consumatori di valutare più facilmente l’impatto delle
proprie scelte sul clima.
Proprio ai consumatori è riservato un ringraziamento speciale
nella prima pagina del documento: la sfida continua che permette a FRoSTA di
restare in guardia e porsi sempre nuovi obiettivi, senza mai dimenticare di
essere fedele al proprio motto “Il cibo come deve essere”. Un principio che si
è fatto sentire in modo positivo in questo periodo di pandemia, confermando
l’approccio di FRoSTA di scegliere con cura e rispetto i migliori ingredienti e
lavorarli con la stessa attenzione che avrebbero i consumatori.
Le 79 pagine del Bilancio di Sostenibilità di FRoSTA sono ricche
di curiosità e informazioni sull’impatto ambientale delle nostre azioni
quotidiane (lo sapevate che la maggior parte delle emissioni viene generata
durante la coltivazione degli ingredienti?) e raccontano l’impegno
dell’Azienda in Italia a fianco di Legambiente con due
progetti in particolare: Save The Queen, dedicato alla biodiversità che ha
permesso di introdurre 800.000 nuove api nell’ecosistema nei primi due anni di
attiità, e La Carovana dei Ghiacciai, un progetto dedicato alla salvaguardia
del freddo e alla salvaguardia dei ghiacciai, elemento fondamentale per
l’equilibrio del pianeta.
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