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Supporto
all’innovazione, digitalizzazione, internazionalizzazione e export
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Nei primi sei mesi
del 2021 l’export di vino italiano ha superato i 3,3 miliardi, in crescita del
15,6% rispetto allo stesso periodo del 2020. Per la Lombardia la crescita è
stata dell’11,7%.
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Il distretto dei Vini
e distillati del bresciano è cresciuto del 28% dal 2008 al 2020.
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In Italia circa il
70% della produzione di vino è certificata DOP/IGP; in Lombardia la percentuale
supera il 90% contando 41 vini certificati DOP/IGP.
Pavia, 23 novembre 2021– La crescita sostenibile va stimolata e finanziata.
Nasce con questa filosofia il protocollo tra Ascovilo (Associazione dei
consorzi vitivinicoli lombardi) e Intesa Sanpaolo siglato durante il Vinitaly e
divenuto operativo. Un primo passo per il sostegno delle aziende attraverso il
supporto all'internazionalizzazione e allo sviluppo dell'export oltre alla
definizione di un tavolo di lavoro finalizzato allo studio e all'analisi della
filiera vitivinicola lombarda con approfondimenti sui principali andamenti
economici.
Nell’anno della pandemia da Coronavirus, questi accordi sono strategici per il
sostegno del sistema produttivo legato alle aziende vitivinicole lombarde. La
Direzione Agribusiness ha già messo a disposizione risorse e servizi per
sostenere un comparto fondamentale per l’economia reale del Paese proponendosi
come interlocutore qualificato per accompagnarne gli operatori in tutte le fasi
dello sviluppo, nonché sostenere investimenti finalizzati a promuovere nuovi
progetti imprenditoriali, con una particolare attenzione ai criteri della
sostenibilità e della circular economy.
L’accordo
prevede inoltre l’accesso delle aziende associate al “pegno rotativo sui vini
DOC”, la soluzione finanziaria di Intesa Sanpaolo che consente di effettuare
una valutazione puntuale delle scorte di vino da affinamento e di convertirle
in garanzie utili per ottenere nuove linee di credito.
Da
una ricerca della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo emerge che nel
2020 il sistema agroalimentare italiano ha generato un valore aggiunto di quasi
64 miliardi di euro e ha occupato oltre 1,4 milioni di persone, con un peso
sull’economia rispettivamente del 4,3% e del 5,7%. L’export di vino italiano ha
totalizzato circa 6,3 miliardi di euro nel 2020, in contrazione del 2,2%
rispetto al 2019. Le esportazioni di vino in Lombardia evidenziano una
contrazione nel 2020 del -11,7%. Nei primi sei mesi del 2021 l’export di vino
italiano ha superato i 3,3 miliardi, in crescita del 15,6% rispetto allo stesso
periodo del 2020. Per la Lombardia la crescita è stata dell’11,7%. Rispetto al
primo semestre del 2019, le esportazioni di vino della Lombardia non hanno
ancora recuperato i livelli pre-covid (-7,3%). La provincia di Pavia è tra le prime
venti province italiane per produzione di vino nel 2020 (20ma posizione),
Brescia si colloca al 33simo posto.
Il
distretto dei Vini e distillati del bresciano è cresciuto del 28% dal 2008 al
2020, passando da 102 a oltre 130 milioni di euro. Nel 2020 ha registrato una
parziale battuta d’arresto (-13,9% tendenziale). Nel primo semestre del 2021
l’evoluzione è ancora negativa (-2.2% vs. 1 sem del 2020; -15,8% vs. 1 sem
2019).
In
Italia circa il 70% della produzione di vino è certificata DOP/IGP; in Lombardia
la percentuale supera il 90% contando 41 vini certificati DOP/IGP. Nel 2019 il
valore imbottigliato del vino DOP/IGP nella regione ha raggiunto i 422 milioni
di euro (ottava regione per impatto, il 4,6% sul totale Italia). Nel 2020,
l’Associazione Italiana Sommelier ha assegnato il massimo riconoscimento delle
“Quattro Viti” a 43 etichette lombarde.
"Al centro mettiamo la
sostenibilità e l'economia circolare nella filiera vitivinicola lombarda - ha rimarcato Giovanna Prandini, presidente di Ascovilo - spingendo il supporto alla promozione e formazione in collaborazione
con il mondo universitario e gli istituti Tecnici superiori". Prosegue
Prandini "L’agroalimentare è
senz’altro un comparto strategico per la Lombardia, in grado di crescere anche
nei periodi di crisi grazie alle stesse caratteristiche strutturali che ne
hanno determinato il successo sui mercati mondiali - ha concluso il
presidente Prandini. - Il settore è,
infatti, sostenuto da produzioni di maggiore qualità che esprimono un elevato
valore aggiunto e ci spingono ai vertici nel ranking internazionale delle quote
di mercato nella fascia top di gamma”. In questo solco è nato l'accordo tra
Ascovilo e Intesa Sanpaolo che dovrà sostenere l'economia agricola con uno
sguardo attento all'internazionalizzazione.
Renzo Simonato, responsabile
Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo:
“Siamo molto soddisfatti di aver
intrapreso con l’Associazione Consorzi Tutela Vini Lombardi un percorso
condiviso a beneficio della filiera vitivinicola lombarda. Una collaborazione in cui mettiamo a
servizio delle imprese importanti competenze nell’ambito
dell’internazionalizzazione, della sostenibilità e dell’economia circolare,
oltre a servizi finanziari dedicati. Interventi coerenti con gli indirizzi del
PNRR e che abbiamo in questi mesi ampiamente implementato con numerose realtà
Consortili per supportare le diverse filiere del settore agroalimentare”.
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