“Il settore delle bevande spiritose è quello più penalizzato dalla revisione del piano contro il cancro “Beating Cancer Plan” su cui la Commissione Europea è al lavoro”. A lanciare il grido d’allarme è AssoDistil, l’associazione che da oltre 75 anni rappresenta e tutela le principali realtà del settore della distillazione italiana, dopo la pubblicazione di un Documento di lavoro della Commissione UE che minaccia aumenti delle accise sui prodotti alcolici e un’altra serie di misure con l’obiettivo di disincentivare l’abuso nel consumo di bevande alcoliche. “Non contestiamo la volontà di incentivare un consumo moderato e consapevole delle bevande alcoliche, cosa che rientra pienamente nei nostri valori e nello stile di vita italiano. Quello su cui vogliamo porre l’attenzione sono le misure che andrebbero ulteriormente a danneggiare un settore strategico per il nostro Paese: un eventuale innalzamento della tassazione sulle bevande spiritose– che ricordiamo già avere l’accisa di gran lunga più alta rispetto alle altre bevande alcoliche – graverebbe in maniera inesorabile su un comparto già in sofferenza e che rischia di scontare un drastico calo dei consumi a seguito del Decreto Salvini. Inoltre, si tratta di un provvedimento che, nel caso della Grappa e del Brandy italiano, graverebbe su due indicazioni geografiche protette dall’Unione Europea e per le quali la stessa Commissione Europea incentiva programmi di promozione in tutto il mondo. Un vero controsenso! A questo si aggiunge l’introduzione delle etichettature informative che – oltre a riportare i valori nutrizionali del prodotto – ci auguriamo non porti a un vero e proprio terrorismo psicologico dell’etichetta” – spiega il Direttore di AssoDistil, Sandro Cobror.
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