Fondazione Sabe per l’arte Via Giovanni Pascoli 31, Ravenna |
![]() |
Sabato 1 marzo 2025 alle ore 18, la Fondazione Sabe per l’arte presenta la conferenza Vitalità dell’ornamento di Pierluca Nardoni e Giorgia Salerno, in ricordo di Gian Luca Tusini.
Superate le idee moderniste che vedevano l’ornamento come un “delitto” per il gusto e persino per la società, nel corso del Novecento artisti, critici e filosofi sono tornati a considerare la decoratività come un diritto, fino a farne un fattore chiave della cultura visiva postmoderna. Partendo da questi presupposti, Pierluca Nardoni e Giorgia Salerno illustreranno esperienze artistiche tra le più significative della contemporaneità che hanno adottato le logiche, le strutture e il potere seduttivo dell’ornamento. L’occasione nasce dalla volontà di ricordare Gian Luca Tusini, docente universitario e membro del comitato scientifico della Fondazione Sabe, a pochi mesi dalla sua prematura scomparsa, con un dialogo tra due studiosi che hanno collaborato con lui su un tema centrale nei suoi interessi di ricerca.
L’evento, patrocinato dal Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura, dal Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e dal Dipartimento di Beni Culturali, Campus di Ravenna, e realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, si svolge nell'ambito della mostra Alex Corno. Costruire il cielo, a cura di Pierluca Nardoni (visitabile presso la Fondazione Sabe per l'arte fino al 6 aprile).
L’incontro sarà trasmesso anche in streaming tramite il canale YouTube della Fondazione.
Pierluca Nardoni è docente a contratto di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e borsista presso il corso di Dottorato in “Cultural Heritage” all’Università “G. D’Annunzio” di Chieti e Pescara. Le sue ricerche riguardano principalmente le avanguardie storiche, il tema dell’ornamento nelle arti e il rapporto tra arte contemporanea e archeologia del cinema, ai quali ha dedicato vari saggi. Ha curato mostre e cataloghi dedicati ad artisti ed eventi culturali del Novecento (tra cui, Ejzenštejn. La rivoluzione delle immagini, Gallerie degli Uffizi di Firenze, insieme a Marzia Faietti e a Eike D. Schmidt; What a wonderful world. La lunga storia dell’ornamento tra arte e natura, Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia, insieme a Claudio Franzoni).
Giorgia Salerno è storica dell’arte e curatrice. Dal 2019 al 2021 ha svolto il ruolo di vicedirettore del MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna di cui attualmente è conservatrice e curatrice. Formatasi tra Palermo e Roma, ha lavorato nel settore dell’organizzazione di mostre e come registrar per la galleria d’arte contemporanea internazionale Lorcan O’Neill. Ha curato mostre personali e collettive, tra cui: Dreaming the Island. “Sicily” – Francesca Pasquali, Diving in the green, Domenico Pellegrino, Iconic Rosalia, Diego Miguel Mirabella, Espejo, Sol LeWitt, Wall Drawing 570, Nudes Corpi in movimento (Yuri Ancarani, Alex Majoli, Dino Pedriali, Paolo Roversi), Sacral, Edoardo Tresoldi, Dante. Un’Epopea Pop (opere tra le altre di Letizia Battaglia, Tomaso Binga, Irma Blank, Adelaide Cioni, Rä di Martino, Richard Long, Kiki Smith). Fa parte dell’elenco nazionale dei professionisti riconosciuti dal Ministero della Cultura nel ruolo di storico dell’arte e del gruppo di lavoro sulla Conservazione di ICOM Italia.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Alex Corno Costruire il cielo A cura di Pierluca Nardoni
|
Nessun commento:
Posta un commento