lunedì 24 febbraio 2025

Domeniche d’artista

 



Laboratorio artistico di Julia Artico a Gemona

Proseguono a ritmo serrato i laboratori creativi promossi dall’Ecomuseo presso la sede di Piazza Municipio 5 a Gemona, in collaborazione con il Comitato Borgate Centro Storico. Da marzo a ottobre, la prima domenica del mese, il LAB Terremoto ospiterà dei veri e propri atelier aperti al pubblico, condotti dall’artista Julia Artico. Finalità dichiarata: valorizzare e animare il centro storico con attività che coinvolgano i partecipanti ai laboratori e al tempo stesso richiamino l’attenzione di turisti e visitatori, attratti dalla ricostruzione della città e dal mercatino mensile. Tutto questo grazie al progetto “Rigenera LAB Gemona”, sostenuto dalla Regione. Ai corsi di cucito e cesteria, già avviati e partecipatissimi, si aggiungerà dunque questa nuova proposta. Il primo laboratorio, in programma domenica 2 marzo dalle 10 alle 13, sarà dedicato all’intreccio dei vimini, con un’uscita preliminare in campagna per la raccolta del materiale vegetale (posti limitati, per info e iscrizioni contattare l’Ecomuseo).

Julia Artico, esponente friulana della land art, è abilissima nel creare sculture – soprattutto animali e figure umane ma anche oggetti decorativi – con materiali naturali e di uso comune. Si tratta di composizioni di grande suggestione, fantasiose, poetiche, al confine tra realtà e fantasia. L’artista ritorna a Gemona dopo il successo di un primo laboratorio che ha dedicato al fieno, con l’obiettivo di (far) esplorare nuove strade e ricercare nuovi intrecci con tutto quello che la natura può offrire, come giunchi, legni, vimini, fili d’erba, liane, rovi ma anche ciottoli e sassi. Ogni laboratorio riguarderà uno di questi materiali, per scoprire che non ci sono né limiti né regole nel creare, con i partecipanti che si metteranno in gioco trovando nuove espressioni della loro creatività.

«Sono nata in Svizzera, ho vissuto la mia infanzia a Verona e poi in Friuli dove risiedo e lavoro. In realtà ho cominciato ad esserci a quarant’anni, quando ho iniziato ad esistere al di là dell’ovvio, quando mi sono accorta che dovevo qualcosa a me stessa. Dopo mille sconfitte e mille perdite ho scoperto che quello che veramente sono, è molto di più di quello che ho perso. Da autodidatta mi sono inventata tutto. Dare una forma a ciò che sentivo dentro è stata la mia conquista. L’ascolto è il mio stile: i miei lavori nascono dalla sintonia con il misterioso sussurrare della Natura» (Julia Artico).



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