Giovedì 6 marzo 2025, l'Archiginnasio di Bologna ospita – nella Sala dello Stabat Mater – la presentazione della pubblicazione multimediale Così cantavano Rossini. Carlo Zucchelli e gli amici nella Bologna del primo Ottocento, a cura di Jadranka Bentini, con saggi di Alessandro Branchi, Maria Chiara Mazzi, Piero Mioli, Andrea Parisini (Pendragon, 2024).
La pubblicazione è stata ideata da Fondazione Zucchelli nell'ambito del progetto Carlo Zucchelli in chiave di basso di rossiniana memoria, i colleghi del tempo e i giovani talenti, per valorizzare la figura di Carlo Zucchelli (1796- 1879), capostipite della famiglia di artisti e musicisti e grande interprete dell’opera lirica italiana nella prima metà dell’Ottocento. Proprio alla sua figura si ispira la Fondazione Zucchelli, nata nel 1959 come Ente Morale da decreto del Presidente della Repubblica, a seguito del lascito testamentario dell'ultima erede Santina, e creata per sostenere giovani talenti dell'Accademia di Belle Arti e del Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini di Bologna nella loro avventura artistica.
Il progetto, realizzato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna per progetti di valorizzazione di “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” dell'anno 2024, intreccia il filone musicale e quello storiografico in una visione di restituzione moderna e contemporanea dei meriti di un protagonista del bel canto italiano che fu anche dedito alle arti figurative, costituendosi con ciò figura di artista a tutto campo senza limiti disciplinari.
Carlo Zucchelli fu, infatti, uno degli interpreti rossiniani più applauditi dell'Ottocento e partendo proprio dalla città felsinea, dove era giunto ad appena dieci anni nel 1803, arrivò ad avere successo a livello internazionale esibendosi tanto alla Scala di Milano quanto nei teatri di Roma, Londra, Parigi, Firenze. La pubblicazione ne racconta la vita scegliendo di illustrare anche il contesto cittadino che diede spinta e propulsione alla sua straordinaria carriera, e che tra l'altro lo vide nel 1842 tra gli interpreti dello Stabat Mater diretto da Gaetano Donizetti, proprio all'interno della storica sala decorata dell'Archiginnasio che da allora porta lo stesso nome della nota sequenza liturgica scritta da Gioachino Rossini.
Il volume cartaceo è accompagnato da un CD e un dispositivo USB, in cui una selezione di giovani cantanti e strumentisti del Conservatorio di Bologna, vincitori delle ultime edizioni del Concorso Zucchelli, si esibiscono in un repertorio musicale e canoro rossiniano, e dintorni, videoregistrato per l’occasione anche in costume d’epoca al Teatro settecentesco di Villa Mazzacorati con la collaborazione e la regia di 8cento APS. Il video della durata di 45 minuti sarà proposto durante l'evento.
Interverranno Jadranka Bentini (Presidente di Fondazione Zucchelli), Cristina Ambrosini (Dirigente responsabile del Settore Patrimonio Culturale della Regione Emilia-Romagna), Silvia Carrozzino (docente di Storia della Musica del Conservatorio di Bologna e membro del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Zucchelli), Andrea Parisini (docente di Storia della Musica del Conservatorio di Bologna e membro del Comitato Scientifico del progetto), Elena Musiani (docente di Storia Culture Civiltà presso Università di Bologna) e Alessandro Branchi (autore di un saggio in catalogo e in rappresentanza dei giovani cantanti coinvolti nel progetto).
L'intero progetto è stato coordinato da Jadranka Bentini, mentre la parte musicale è stata coordinata da Silvia Carrozzino.
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