09.03.2025 – 27.04.2025
PAV - Parco Arte Vivente
Via Giordano Bruno 31, 10134 Torino, Italy
Sabato 8 Marzo 2025 alle ore 16, il PAV Parco Arte Vivente presenta la collettiva Theatre of Proof. Explorations between Arts and Sciences, a cura di Caterina Iaquinta, Course Leader del triennio in Pittura e Arti Visive e del biennio in Arti Visive e Studi Curatoriali del campus di Roma di NABA, Nuova Accademia di Belle Arti. La mostra promossa da NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, e in collaborazione con CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche di Montelibretti di Roma, è l'esito di un percorso di studio e ricerca che ha visto coinvolti studenti e studentesse del Biennio in Arti Visive e Studi Curatoriali e del Triennio in Pittura e Arti Visive del campus di Roma di NABA insieme agli Istituti di Sistemi Biologici, Inquinamento Atmosferico, Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri, Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR.
Con i/le docenti NABA: Gea Casolaro, Peter Thomas Lang, Matteo Nasini, Cesare Pietroiusti e con gli studenti e le studentesse NABA: Joana Amil Manso da Cruz, Milena Ayllon, Giorgia Borgogno, Theresa Brost, Maria Elena Capitanio, Collettivo Zolla (Valerio Gelsomini, Alice Giuntini, Eleonora Sacco, Francesca Senatore, Simone Trapani, Marco Scirè), Valentina D'Aprile, Sara De Luis, Majd el Roumi Baradie, Corinna Esposito, Giulia Fiore, Chiara Florido, Caterina Miari Fulcis, Michele Gerace, Dalija Kaukenaite, Teresa Lafuente Lumbreras, Sofia Martinoli, Davide Mingolla, Ivana Moriello, Giulia Pistoso, Carlota rel Lombart, Silvia Santoro, Nicolò Tacmeanu, Jiani “Luna”Yang. Theatre of Proof. Explorations between arts and sciences nasce dalla riflessione sulle possibili soluzioni ai disastri ecologici determinati dalle politiche estrattive sempre più aggressive, che portano a mettere in discussione le proprie scelte di vita come individui e come collettività. I gruppi di lavoro costituiti per Theatre of Proof si sono interrogati sugli elementi in comune tra artisti/e e scienziati/e, tra laboratori di ricerca e studi d’artista, trovando un comune denominatore in una pratica basata su esperimenti, prove, errori ed effetti inaspettati.
Il titolo della mostra richiama l’omonimo testo di Bruno Latour, Le théâtre de la preuve, pubblicato nel 1986, in cui l’antropologo francese osserva come la prova scientifica venga presentata attraverso una messa in scena drammatica. Latour invita a guardare alla scienza come a un teatro, dove esperimenti e dimostrazioni sono presentati attraverso una retorica delle rappresentazioni e delle performance atte a persuadere il pubblico sulle validità di una scoperta.
Questo approccio è stato adottato nella fase di avvio della ricerca artistica dei progetti presentati, svoltasi nei laboratori scientifici dislocati negli 11 istituti di ricerca presso la sede del CNR, in un’area di 87 ettari a 30 km dalla città di Roma, dove si è esplorata l’idea del laboratorio come spazio di ricerca e come luogo in cui la conoscenza può mettere al centro il processo, più che il risultato.
Il percorso di ricerca ha infatti visto gli artisti/e e docenti NABA Matteo Nasini, Peter Lang, Gea Casolaro e Cesare Pietroiusti accompagnare gli studenti e le studentesse all’interno dei laboratori del CNR, per selezionare dati numerici, documentazione visiva, elementi organici e residui di esperimenti. Da questa indagine, che si è svolta da marzo a giugno 2024, sono nati quattro progetti: Thin, del corso di Analisi e progettazione degli spazi sonori di Matteo Nasini, che si presenta come un’installazione sonora immersiva basata sui dati dell’inquinamento atmosferico trasformati in tracce sonore; CULT (ivate), del corso Displayed Archives di Peter Lang, che consiste in una performance pensata come momento di condivisione tra artisti/e e pubblico, per attivare strategie di sopravvivenza in relazione agli effetti climatici; Acque Psicogeografiche, realizzato dal corso di Fotografia di Gea Casolaro, che si struttura come un’installazione ambientale fotografica e che affronta il cambiamento climatico attraverso il ruolo dell’acqua; e Contaminazioni, del corso Visual Arts tenuto da Cesare Pietroiusti, che prende la forma di un piccolo archivio di piante e oggetti che contribuiscono a disintossicare l’ambiente.
Ogni docente inoltre presenta una sua opera che dialoga con le altre installazioni e rilancia le tematiche trattate attraverso nuovi input. La mostra si completa con il progetto grafico di Etaoin Shrudlu studio, che concepisce l’identità visiva della mostra a partire da un segno grafico che sintetizza in un gesto della mano il dialogo tra arte, scienza e messa in scena della prova.
Nell'ambito della mostra, a cura delle AEF/PAV (Attività Educazione Formazione), venerdì 28 e sabato 29 marzo è in programma il workshop condotto da Cesare Pietroiusti. L'attività, gratuita e su prenotazione, intende approfondire i contenuti di Theatre of Proof attraverso un approccio transdisciplinare e dialogico.
In ambito laboratoriale, Bio Jelly Pop è il programma rivolto alle scuole secondarie che impiega i materiali e gli strumenti in uso nel campo della microbiologia per realizzare micropaesaggi di cui osservare le continue trasformazioni. Per la Giornata Mondiale della Terra, mercoledì 23 aprile 2025 il PAV propone alle Scuole primarie e secondarie di primo grado il webinar-laboratorio nato dalle sperimentazioni artistiche che, attraverso un approccio ecologico, considerano l'ambiente un'urgenza imprescindibile per fornire proposte e suggestioni utili a un auspicabile reincanto con la natura. Dalle 10 alle 11:30, con collegamento online sulla piattaforma Agorà del Sapere.
La mostra è realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, della Fondazione CRT, della Regione Piemonte e della Città di Torino.
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