| Il LAB Terremoto nel centro storico di Gemona, sede dell’Ecomuseo dopo la separazione forzata dal Mulino Cocconi, è dedicato al sisma del 1976, al Gemonese e alla ricostruzione (o meglio, le ricostruzioni, facendo uso del plurale per indicare la diversità delle ricostruzioni “fisiche” dei paesi colpiti dal sisma). Idea, organizza, svolge attività che affrontano vari temi – comunque riconducibili a uno solo: il territorio – con occhi diversi, percorrendo strade non scontate e favorendo occasioni di riflessione e analisi. Consapevolmente, il LAB si apre a tutti e discute, collabora con realtà del luogo e di fuori (come l’associazione IoDeposito ETS, promotrice del progetto “Peripheral Memories”), perché condividere azioni e confrontarsi fa crescere e allarga gli orizzonti. |
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Il tema del cemento, a cui si sta dedicando Emily Mallia nella sua residenza artistica in Friuli con l’obiettivo di esplorare la duplice valenza del materiale, memoria della tragedia e simbolo di rinascita, e che l’Ecomuseo ospiterà per incontrare la comunità locale (l’evento è in programma venerdì 28 febbraio alle 18 proprio al LAB Terremoto), forse ha fatto storcere il naso a qualcuno. Però non esistono argomenti di cui non si possa discutere, e il cemento ha caratterizzato, profondamente e inevitabilmente, la ricostruzione: merita una riflessione. L’anno prossimo ricorrerà il cinquantenario del sisma del Friuli. Anche l’Ecomuseo se ne occuperà ragionandovi trasversalmente, da diversi punti di vista. Inizia a farlo ora, accompagnando lo sguardo originale di una giovane artista siciliana. |
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“Peripheral Memories” è un progetto che valorizza la memoria storica e le realtà culturali e produttive locali attraverso l’arte contemporanea. Promosso da IoDeposito ETS e sostenuto dalla Regione, punta a creare un dialogo tra territorio, imprenditoria e comunità. Nel progetto si inserisce la residenza artistica di Emily Mallia, che raccoglierà gli stimoli per creare un’opera che rifletta sulla resilienza e l’identità collettiva facendo uso del cemento. |
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Emily Rosaria Mallia (Agrigento, 1999) si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua pratica artistica si concentra sull’esplorazione delle fragilità emotive attraverso il dialogo tra mondo esteriore e interiore. Utilizzando materiali come il cemento, tipicamente percepito come resistente, Mallia ne mostra le fragilità tramite trattamenti con acidi, trasformando l'elemento edilizio in uno specchio dell'animo umano. |
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