Vincenzo
Martella è il nuovo Chef di Or Cucina d’Arte. Lo chef pugliese arriva nel borgo
piacentino, a Grintorto, dopo quattro anni passati a Borgo Pignano, per regalare
una cucina ricca di spunti e profonda nella sostanza i cui i protagonisti sono
la memoria, il territorio e la sua capacità tecnica, ambiti ricchi da cui
trarre ispirazione, da rispettare e da cui attingere. Una cucina nella quale
Vincenzo coniuga le suggestioni che arrivano dalle sue origini, dai luoghi dove
ha lavorato, e che ha come scopo la continua ricerca di piccoli produttori di
alta qualità che gli consentano la massima espressione della sua cucina.
Nel piccolo
borgo riscoperto e restaurato dall’Avvocato Rudi Reni, la storia e il presente
sono intimamente connessi e qui lo Chef Martella è pronto per affascinare gli
ospiti con una proposta che racchiude l’idea di una cucina circolare, impostata
con mano contemporanea, creativa, attenta alla sostenibilità e al non-spreco.
Ed ecco che
il nuovo menu si compone di antipasti, primi e secondi i cui protagonisti sono
piatti dai nomi talvolta ricchi di poesia che evocano emozioni, ricordi,
riflessioni, domande. Una carta tutta italiana in omaggio alla nostra grande
cultura gastronomica.
Essenza
d’autunno (funghi porcini, frolla salata
alla nocciola, crema di scorzonera e tartufo bianco), Pecora sarà lei!
(tartare di pecora, tartare di ostrica, maionese al sedano e capperi di
sambuco) Passione in rosso (carpaccio di cavallo marinato, riduzione di
pinot nero e fondo di cavallo serificazione di melograno) sono tre antipasti
che celebrano il territorio e le sue eccellenza, così come Meraviglia (tagliolino
solo tuorlo cotti in acqua di cardo, cardo in brunoise e in salsa, crema di
tuorlo d’uovo cotto a bassa temperatura, tartufo bianco) e Sogno o son
desto? (cappelletti al brasato di pecora e il suo brodo, ricotta stagionata
di pecora) due primi che impreziosiscono la tavola di profumi e sapori che
coccolano il palato. Tra i secondi Nel bosco (lombo di capriolo da
caccia, salsa civet aromatizzata al ribes fermentato, chutney di rosa canina) o
Territorio (agnello piacentino marinato allo yogurt e cotto alla brace,
perle di coratella, fondo di agnello alla verbena) passaggi obbligati per chi
ama la carne. Si chiude in dolcezza con piccola pasticceria dove le proposte
dello chef stupiscono con abbinamenti insoliti, come la sorprendente creme
brulée alla salvia, il bonbon alla zucca o il cannolo al caprino.
Il suo
signature dish è la Triglia 97% perché in questo piatto c’è la sua
famiglia, suo padre, sua madre e lui. Lo Chef la ama in tartare, cruda, ma
Grintorto la ripropone anche avvolta in una panure di taralli (omaggio alla sua
Puglia e alla croccantezza del fritto di mamma), con l’aggiunta di chips di
squame e lische. Queste ultime ricavate da scarti, coerentemente con la sua
filosofia del non spreco.
Ad
accompagnare e a esaltare i piatti una carta dei vini che vuole far conoscere
chicche territoriali, piccoli produttori e cantine da scoprire. Una ricerca
portata avanti con cura meticolosa che punta lo sguardo alle eccellenze locali
e nazionali, senza dimenticare quelle dal mondo. Una cantina che a oggi conta
circa 120 etichette di ricerca.
Dichiara
Vincenzo Martella: “Sono davvero onorato e felice di entrare a far parte
della famiglia di Or Cucina d’Arte: il progetto di Rudi e Paola Reni è sfidante
e coincide con quelle che sono le mie aspirazioni per il futuro, ovvero
valorizzare il gusto delle migliori produzioni del territorio piacentino, anche
attraverso la mia esperienza, in un’ottica di sostenibilità”
Per ulteriori
informazioni
Il Borgo e Or
cucina d’arte
Or
Cucina d’arte nasce all’interno del borgo di Grintorto (Agazzano, PC), uno
spazio acquistato e restaurato da Rudi Reni. Avvocato milanese di origini
emiliane e discendente del pittore Guido Reni (uno dei massimi esponenti del
classicismo seicentesco). Rudi è rimasto folgorato dalla bellezza del luogo che
fino agli anni’50 era terra di nessuno. Lentamente ha iniziato un lavoro di
recupero e restauro riportando alla luce affreschi ottocenteschi, riportando
gli esterni alla pristina bellezza e creando un giardino d’inverno all’inglese.
Al suo fianco la moglie Paola Pacinotti Reni ideatrice della sua apertura alla
vita esterna in nome dell’accoglienza. Il suo progetto di ristorazione nasce
dalla passione per la cucina, dalla volontà di offrire al pubblico un ambiente
dove la bellezza si unisce al benessere. Il ristorante si compone di tre sale
(per un totale di circa 50 coperti) ognuna con una sua anima che la rende
unica. La Sala Blu presenta affreschi che in trompe l’oeil riproducono motivi
damascati, la Sala della Caccia, richiama l’atmosfera di un casino di caccia e
infine la Sala del Camino. Tre luoghi a cui si aggiunge la sala dello Chef’s
table nella Cave d’Or, l’antica cantina che ospita fino a 10 persone.
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