I
giornalisti e i comunicatori di Borghi d'Europa hanno invitato il
pastificio Borgoverde di Silea (TV), alle manifestazioni del progetto
'L'Europa delle Scienze e della Cultura',patrocinato dalla IAI
(Iniziativa Adriatico Jonica- Forum Intergovernativo per la
cooperazione regionale nella Regione Adriatico Jonica), che si
sviluppa per tutto il
2020 in
oltre dieci Paesi europei.
Tradizionalmente nella settimana che
precede il Natale, i giornalisti e i comunicatori della
rete Borghi d'Europa promuovono un viaggio del gusto 'Di qua e di là del Piave', con visite,
interviste,incontri con Persone e Aziende che hanno segnato le storie dei mesi appena
trascorsi e che promettono di continuare a raccontarne di nuove.
Così è nato il percorso di Qualità Vo' Cercando, almeno quindici anni orsono.
Da lunedì 16 fino a lunedì 23 dicembre, si rinnova il viaggio, che quest'anno ha dei convinti
sostenitori nell'azienda Linda,Impresa di Servizi di Conegliano, nel Bio Birrificio Ca' Barley
di Sernaglia della Battaglia e in Laura Panizutti, Consulente Finanziario di Conegliano.
rete Borghi d'Europa promuovono un viaggio del gusto 'Di qua e di là del Piave', con visite,
interviste,incontri con Persone e Aziende che hanno segnato le storie dei mesi appena
trascorsi e che promettono di continuare a raccontarne di nuove.
Così è nato il percorso di Qualità Vo' Cercando, almeno quindici anni orsono.
Da lunedì 16 fino a lunedì 23 dicembre, si rinnova il viaggio, che quest'anno ha dei convinti
sostenitori nell'azienda Linda,Impresa di Servizi di Conegliano, nel Bio Birrificio Ca' Barley
di Sernaglia della Battaglia e in Laura Panizutti, Consulente Finanziario di Conegliano.
Nicola
artigiano della pasta fresca fatta a mano (pastificio Borgoverde a
Silea TV )– osserva
Gianfranco Leonardi,direttore di Degusta Magazine-, ha preparato e
fatto assaggiare una tagliatella diversa dalla bolognese, che non è
nemmeno veneta, perché la semola si percepisce molto… quindi la
ricetta originale potrebbe essere più da “centro Italia”. Il
titolare è passato dalla cucina del ristorante al laboratorio di
casa sua per produrre, col mattarello, acqua, farina e uova (uno in
più rispetto a quanti mangiano) e vendere in bottega tagliatelle,
tagliolini, lasagne, pappardelle, ravioli, tortellini, tortelloni,
anolini, cappelletti, cappellacci, nonché gnocchi, orecchiette,
strascinate, trenette e pure spaghetti, spaghettoni quadrati e
bigoli. Nella sfoglia non ci mette olio, nemmeno sale; fa il ragù,
con un trito composto da 30% vitello, 30% manzo e 30% maiale, odori
sedano, carota, cipolla, no vino e per finire tutto a sobbillire… a
lungo!
Da poco fa anche pasta ripiena, con ricotta e erbette, con lo spinacio appena sbollentato e coste ripassate in padella, così, quando si morde, si ha subito la dolcezza dello spinacio, poi arriva la forza della costa. Da poco usa anche il radicchio locale.
Da poco fa anche pasta ripiena, con ricotta e erbette, con lo spinacio appena sbollentato e coste ripassate in padella, così, quando si morde, si ha subito la dolcezza dello spinacio, poi arriva la forza della costa. Da poco usa anche il radicchio locale.
“Pastificio
Borgoverde-conclude Nicola-, è un progetto che nasce dall’esperienza
culinaria, dalla curiosità verso gli ingredienti e dalla ricerca
dell’artigianalità.Pastificio Borgoverde è soprattutto una
famiglia, un gruppo di persone convinte che si possa creare un
prodotto buono, riconoscibile e soprattutto accessibile a tutti.”
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