giovedì 10 giugno 2021

Quarantacinque anni dopo

 



In questi anni l’Ecomuseo delle Acque ha dedicato numerose iniziative alla ricostruzione post ‘76: ha allestito con il Comune di Gemona un laboratorio didattico dedicato al terremoto, ha prodotto pubblicazioni, ha approfondito con tecnici e geologi il tema della sismicità del territorio, ha riflettuto sulle modalità con cui i paesi sono stati ricostruiti, si è occupato del recupero dei beni culturali. Non sono mancati gli incontri di approfondimento con amministratori e progettisti. Insomma, ha confermato una propensione ad affrontare temi e contenuti che, solitamente, gli ecomusei non considerano.

Su questa linea si colloca la presentazione del libro “Il Terremoto in Friuli” di Giacomina Pellizzari, edito da Gaspari e fresco di stampa. L’incontro pubblico, promosso in collaborazione con il Comune di Artegna, avrà luogo sabato 19 giugno alle 18.30 sul Colle di San Martino. Giacomina Pellizzari, laureata in conservazione dei beni culturali, giornalista di punta del “Messaggero Veneto”, si è occupata della ricostruzione nei suoi molteplici aspetti, raccogliendo le testimonianze dei tanti protagonisti della rinascita e trasmettendo alle nuove generazioni una pagina di storia del Friuli.

 

«Il 6 maggio 1976 una forte scossa di terremoto provocò morte e distruzione nel Friuli ancora parzialmente immerso nella civiltà contadina. Il sisma cambiò le vite di chi c'era e di chi non c'era: quell'evento segnò un solco nella storia, tracciò un confine netto tra il prima e il dopo. Rileggere oggi le cronache di allora, mentre un altro terremoto come la pandemia sta nuovamente cambiando le nostre vite, significa ripercorrere quel solco per non dimenticare e per continuare a progettare mondi diversi. Quell'esperienza insegna a guardare avanti senza cancellare le tracce del passato, insegna a ripensare il futuro, ad ascoltare le comunità, a ricevere e a restituire la solidarietà, a cogliere l'anima dei luoghi».

 

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info 338 7187227

 

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